Resegone mt. 1875

Il Resegone detto anche Monte Serrada, è una montagna delle Prealpi Lombarde. Il nome prende origine dal suo celebre profilo e dall’italianizzazione del termine lombardo resegón (grande sega), dato che, soprattutto se osservate dalla città di Lecco e dalla Brianza, le sue nove punte principali ricordano proprio la lama di una sega.

🏁 Punto di partenza:  Parcheggio funivia  per Piani d’Erna mt. 604

⚠️ Difficoltà:          Tutto E tranne sull’11A e in cresta che e` EE

Sviluppo:            15 Km

📈 Dislivello:            1400 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 5 ore 45 min.

📅 Data escursione:       04/12/2011

🚥 Periodi consigliati:     Da Maggio a Novembre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A7 fino a Milano, quindi, giunti alla barriera, bisogna seguire le indicazioni per la Tangenziale Est. Dopo circa 10 km si svolta a destra sull’ A1 seguendo sempre le indicazioni per la Tangenziale Est che va poi seguita su A51. Quindi si procede su A52 seguendo le indicazioni per Lecco, per poi uscire dalla tangenziale all’altezza di Cinisello Balsamo, seguendo ora per un breve tratto la SP5 e poi la SS36. Questa attraversa Monza e poi, usciti dall’abitato, diventa superstrada che porta a costeggiare il Lago d’Annone e, dopo una lunga galleria, anche il Lago di Garlate per poi approdare a Lecco. Qui si segue l’indicazione per i Piani d’Erna e la Val Sassina svoltando quindi a destra. Poco prima dell’inizio di una galleria si svolta ancora a destra seguendo l’indicazione per la Funivia per i Piani d’Erna, raggiungendo in breve un incrocio, dove bisogna svoltare a sinistra. Si segue questa strada che, dopo qualche tornantino, finisce nel parcheggio della Funivia, a pagamento. Se non si vuole pagare, poco prima di giungere al parcheggio vi sono alcuni spiazzi (ma proprio pochi) dove poter lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio della funivia per i Piani d’Erna mt. 604 si segue il sent.   1, che perde subito quota all’interno di un boschetto, andando poi ad incrociare una stradina, che in breve sbuca su asfalto. Qui si svolta a destra e si procede appunto su asfalto fin quando la strada termina in corrispondenza di un cancello. Ora su mulattiera, sempre riportante il segnavia   1, si prende quota in moderata ma costante salita, raggiungendo la località Costa, in 25 min. circa, dove si incontra un bivio. Si trascura il sent. 1, che piega a sinistra (arriveremo da qui al ritorno), e si continua dritti ora sull’ 1A, senza segnavia. Il sentiero attraversa un rado boschetto alternato a piccole distese prative, fino al raggiungimento, dopo altri 5 min. circa, di un nuovo bivio, dove bisogna trascurare la deviazione a destra sul 25A per il Magnodeno e procedere invece dritti sempre sull’1A. Mantenendosi sempre sul sentiero principale, trascurando le varie deviazioni, si attraversano altre distese prative che concedono qualche bella visuale sulle pareti del Resegone. Dopo circa 10 min. dal precedente bivio si attraversa un piccolo rio, che forma delle graziose cascatelle, superato il quale il sentiero inizia a prendere quota con parecchi tornanti all’interno di un fitto bosco, seguendo alcune indicazioni in legno per il Passo del Fo’. Dopo altri 15 min. il sent. 1A approda sul sent. 6, che bisogna ora seguire mantenendosi a destra. Si attraversa il greto di un torrente (in secca al momento del mio passaggio) tornando a salire all’interno del bosco, ora meno fitto e che pertanto offre qualche bel panorama verso il Lago di Como e sul Resegone. Raggiunto poi un ulteriore bivio, dopo circa 15 min. e 1 ora 10 min. totali, si perviene ad un nuovo bivio, dove si trascura la deviazione a sinistra, che conduce al Piano del Fieno, per seguire invece il sentiero 7 a destra, con indicazione per il Passo del Fo’. Ora sempre all’interno del bosco, su ampio e comodo sentiero, si raggiunge facilmente, in 15 min. circa ed 1 ora 25 min. totali, il Passo del Fo’ mt. 1284, dove sorge la graziosa Capanna Sociale Ghislandi. In corrispondenza della palina si piega verso Nord-Est, procedendo ora su prati puntando alla parete rocciosa soprastante (sent. 12 ), fino ad una successiva palina. Qui si svolta a destra seguendo l’indicazione per il Canale Valnegra e Rifugio Azzoni sul 11A (“Sentiero dei Solitari”), che su esile traccia rasenta perlopiù in piano le pareti della bastionata rocciosa, con modesti saliscendi. In 20 min. si raggiunge la base del Canalone Valnegra (bel canale roccioso con apprezzabili torrioni), e, proseguendo sempre dritti sul sentiero 11A, si raggiunge in breve il bivio col sent. 11, da trascurare. Sempre sull’11A si percorre un traverso in moderata salita, attraversando ora delle distese prative sormontate dalle imponenti pareti del Resegone. Segue un tratto disseminato di torrioni e pinnacoli, al termine dei quali, in 35 min. circa, la traccia piega a sinistra e si impenna puntando alle pareti soprastanti. Questa, con qualche tornantino, porta a rasentare le pareti e poi conduce ad una forcella sulla cresta del Resegone, chiamata Porta di Serrada Settentrionale, in altri 15 min. e 2 ore 35 min. totali. Si svolta ora a sinistra, sul 571 (“Sentiero delle Creste”) e, con frequenti tornantini in costante salita fra erba e roccette biancastre, si raggiunge la sommità del Pizzo Daina, una delle svariate cime del Resegone, dalla quale si può ammirare già la croce di vetta col sottostante Rifugio Azzoni. Ora si scende, seguendo sempre i segnavia e i frequenti , raggiungendo un intaglio erboso fra le vette, per poi ritornare a salire, in ambiente maggiormente roccioso, superando alcuni passaggi di I° grado, arrivando infine al Rifugio Azzoni mt. 1860, in 1 ora e 10 min. dalla forcella. Qui, con breve risalita su sentiero a tratti gradinato, si arriva sulla cima del Monte Resegone o Monte Serrada mt. 1875, in altri 5 min. scarsi dal Rifugio e 3 ore 40 min. totali.

Panorama a Nord su Pizzo dei 3 Signori, Disgrazia, Piz Bernina e Piz Palu’, a Sud-Ovest sulla pianura con i vicini laghi di Annone e di Garlate con dietro le Alpi Marittime e Cozie, ad Ovest su Monte Rosa, Cervino, Strahlhorn, Rimpfischhorn, Taschhorn e Dom, a Nord-Ovest Aletschhom e Finsteraarhorn, Grignetta e Grignone.

Ridiscesi in breve al Rifugio, si segue ora il sentiero 1, che manterremo fino al parcheggio della funivia. Questo procede in ripida discesa su terreno a tratti un po’tortuoso a causa delle frequenti roccette. Trascurate le varie deviazioni si raggiunge un costone di erba e rocce che sovrasta un canalino roccioso da trascurare (va comunque bene anche il canalino, in quanto un’ evidente traccia permette di ricollegarsi più a valle al sentiero 1). Le rocce vengono ora sostituite dalle distese prative ed il sentiero diventa decisamente più comodo. Dopo circa 35 min. si incontra un bivio, dove bisogna trascurare la deviazione a sinistra per la ferrata del centenario e procedere sempre sul sent. 1. Si perde ancora quota, in ambiente prativo sormontati dalle incombenti pareti del Resegone, raggiungendo poi un crocifisso posto in un punto panoramico, in altri 25 min. circa e 4 ore 40 min. totali. Ora si entra nel bosco e, in ripida discesa, si giunge poi ad intersecare il sent. 5, da trascurare, che a destra sale verso i Piani d’Erna mentre a sinistra scende verso il Passo del Fo’, procedendo invece ancora sul   1. In circa 5 min. si perviene al Pian del Fieno mt. 1200 e da questo, in altri 15 min. circa e 5 ore totali, ad un successivo e non molto chiaro bivio senza indicazione, dove bisogna trascurare a sinistra il sentiero 4A e continuare a destra sempre sull’1. In breve si attraversa un piccolo rio, superato il quale il sentiero diventa pianeggiante e costeggia alcune casette, raggiungendo poi un’ulteriore bivio, in altri 5 min. circa, dove si trascura il sentiero a destra e si procede invece dritti, seguendo l’indicazione per il Rifugio Stoppani. In moderata ma costante discesa si approda appunto al Rifugio Stoppani mt. 891, in altri 5 min. dal bivio, e da questo si discende ora su mulattiera fino al bivio dell’andata in località Costa, in altri 10 min. circa e 5 ore 20 min. totali. Da qui come per l’andata, sempre sull’ 1, fino al parcheggio della funivia, in altri 25 min. e  5 ore 45 min. totali.

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Davvero bello il Resegone, forse non come la Grignetta che secondo me è molto più bella, ma è comunque un bel monte, con pareti di stampo dolomitico e dalla forma piuttosto particolare, come lo descriveva egregiamente il Manzoni nei Promessi Sposi (“il Resegone, dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno assomigliare a una sega”). Il percorso da me effettuato permette di compiere un anello che all’andata, per raggiungere la vetta, dal Passo del Fo’ segue il sentiero 11A, chiamato anche “Sentiero dei Solitari”. Questo permette di ammirare parecchi torrioni e pinnacoli, non di certo eclatanti come quelli della Grignetta, ma comunque di tutto rispetto. Bello anche il sentiero delle creste, mentre il sentiero del ritorno, l’ 1, non mi ha particolarmente entusiasmato. Percorso adatto ad escursionisti allenati (il dislivello della gita è di oltre 1400 mt. per 15 km circa), mentre quelli più pigri possono avvalersi della funivia, che permette di risparmiare un bel po’di dislivello.

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