Punta Costan mt. 3305

La Punta Costan (Pointe Costans per i francesi) è una montagna delle Alpi Graie situata al confine italo-francese, sullo spartiacque Stura di Lanzo-Arc. La montagna presenta una forma conica con superfici prevalentemente detritiche. Qui propongo un percorso ad anello (un 8 in realtà, con un breve tratto in comune) con partenza dal Lago di Malciaussia. La stretta strada per raggiungere l’invaso è a pagamento (5 euro) ed il parcheggio ha una capienza totale di 130 posti.

🏁 Punto di partenza: Lago di Malciaussia mt. 1800 circa

⚠️ Difficoltà:          EE 

Sviluppo:           18 Km

📈 Dislivello:           1770 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 7 ore 30 min.

📅 Data escursione:      01/08/2020

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi a destra su A26 fino ad Alessandria dove si svolta a destra in direzione di Torino sulla A21, che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Si procede ora sulla Tangenziale Sud per uscirne a Venaria, quindi ad una rotatoria si segue l’indicazione per Venaria Reale in Corso Garibaldi, sulla SP1 e si procede lungamente su di essa fino alle porte di Lanzo. Dopo aver trascurato la deviazione per Lanzo ci si immette su SP32 che si addentra nella Valle di Lanzo su strada tortuosa fino al raggiungimento di Viù. Al termine del paese si trascura la strada che procede dritta per l’Alpe Bianca e si svolta a sinistra, sempre su SP32, seguendo le indicazioni per Malciaussia e Usseglio. La strada scende fino a raggiungere la Fraz. Fucine, dove si trascura a sinistra la SP197 per il Col del Lys e si continua dritti sempre su SP32 con indicazione per Malciaussia. La strada, che oltrepassata la Fraz. Villa via via si stringe notevolmente, raggiunge poi Usseglio e Margone. Al termine del paese la strada risulta a pagamento (5 euro) diventando ancora più stretta ed inerpicandosi con numerosissimi tornanti fino all’invaso di Malciaussia, oltre il quale, nello spiazzo a bordo lago si può lasciare l’auto (130 posti max.).

Itinerario:

Dal Lago di Malciaussia mt. 1800 circa si segue la strada sterrata trascurando subito la deviazione a destra per il Colle Spiol (arriveremo da qui al ritorno) e procedendo dritti fino a fine lago dove, a ridosso di una bastionata rocciosa sorge un minuscolo gruppo di case, Pietramorta. Dopo aver aggirato un dosso erboso la sterrata termina e si svolta a destra per prati seguendo una mulattiera inizialmente non molto evidente contrassegnata da segnavia . Dopo una ripida rampa delimitata da muretti a secco, la mulattiera diviene sentierino e svolta bruscamente a sinistra compiendo ora un lungo traverso a mezzacosta in blanda salita su pendio erboso con tratti aerei ma non difficili e traccia ora decisamente più evidente. Il sentiero punta più o meno sempre verso Ovest giungendo poi ad un tratto su roccette gradinate, che si risalgono agevolmente sulla destra, quindi si perviene alla base di una modesta cascata della quale bisogna guadarne il rio generato. Mantenendo sempre più o meno la stessa direzione e compiendo ancora un traverso su pendio erboso si perviene ad un piccolo ripiano nel quale si scorge un non evidentissimo bivio, dove bisogna trascurare il sentiero segnato con segnavia e indicazione su masso con freccia per “i Pis”, e svoltare a destra seguendo una vaga traccia per prati riportante sporadiche e sbiadite (van comunque bene entrambe le soluzioni e confluiscono entrambe nel sentiero principale. Quella de “i Pis” è però più lunga ma meglio segnata). Questa, inizialmente piuttosto evanescente, prende a salire con decisione su pendio erboso puntando grossomodo verso Nord, poi diviene più evidente e contrassegnata da ometti di pietre puntando invece verso Nord-Ovest in moderata ma costante salita su distese prative. Alternando tratti dove si mantiene evidente ad altri dove scompare completamente si giunge poi ad un piccolo ripiano dove svolta decisamente a destra e risale in maniera piuttosto decisa il soprastante pendio andando a rasentare prima e aggirare poi sulla destra una modesta paretina rocciosa. La traccia, puntando poi verso Nord-Est con un nuovo lungo traverso su distese prative, sovrasta un piccolo laghetto e attraversa una pietraia di grossi massi fino ad intercettare, a 2540 mt. circa e dopo 2 ore dalla partenza, il sentiero con segnavia 116 proveniente a destra dal Colle Spiol e che permette di raggiungere il Colle Autaret dal Lago di Malciaussia. Svoltando a sinistra e seguendo pertanto tale sentiero si perde quota fra erba e roccette raggiungendo poi in breve un bivio, dove si trascura la deviazione a sinistra per il Rifugio Tazzetti e si procede invece dritti seguendo le indicazioni per il Colle Autaret, compiendo ora un lungo traverso in falsopiano che conduce ad un successivo bivio, in altri 40 min. circa. Qui si trascura il sentiero a destra (dal quale arriveremo al ritorno) per il Colle Sulè ed indicazione su masso per il Rif. Cibrario, e si procede invece dritti sempre sul sentiero principale che in breve inizia a prendere quota con maggiore decisione puntando grossomodo verso Nord-Ovest con numerosi tornantini fra erba e roccette. Intorno ai 2800 mt. di quota l’erba viene gradualmente sostituita da sfasciumi e con ulteriori tornanti si perviene al Lago Autaret Occidentale mt. 2985, molto bello e dall’intenso colore blu, in 45 min. dal bivio e 3 ore 25 min. totali. Qui si trascura momentaneamente il sentiero a destra che guada il Rio Costan con indicazione per il Rifugio Cibrario (lo effettueremo al ritorno per vedere gli altri Laghi Autaret) e si svolta invece a sinistra seguendo le indicazioni per il Colle Autaret. Il sentiero, sempre riportante segnavia e ometti di pietre, prende quota con qualche tornante risalendo una china di detriti e poi compie un lungo traverso su vasta pietraia in moderata salita sovrastando il lago fino al raggiungimento dell’ampia sella del Colle Autaret mt. 3076 dove vi è una palina ed una croce di legno, in 15 min. dal lago. Dal colle si trascura il sentiero che procede dritto e scende nel Vallone della Lombarda verso il Refuge d’Averole e si piega invece verso sinistra salendo il versante Nord-Ovest della Punta Costan seguendo una piccola traccia di sentiero segnalata sempre da segnavia e ometti di pietre. La traccia risale piuttosto ripida su sfasciumi e facili roccette conducendo ad una modesta spalla di detriti sulla destra, dalla quale si riprende a salire una china di pietrame verso sinistra su pendio sempre più ripido e a tratti su detriti instabili fino al raggiungimento della cresta sommitale. Svoltando ora verso sinistra si raggiunge su facili roccette l’ampia cima della Punta Costan mt. 3305, in 30 min. dal colle e 4 ore 10 min. totali.

Panorama a Nord Ouille du Favre, L’Albaron, La Bessanese, Punta Autaret, Ouille de l’Arberon, a Nord-Est Croce Rossa, Pointe de la Valette, a Est Monte Lera e Punta Sule, a Sud Argentera, Matto, Monviso, Salza e Mongioia, a Sud-Ovest Rocciamelone, Pointe Avril, Pointe du Ribon, a Ovest Pointe de Derriere La Clapier, Pointes de la Grande Felouse, Pointes du Grand Fond, a Nord-Ovest Pointe Charbonnel, Mont Pourri, Aiguille de la Grande Sassiere con dietro il Monte Bianco.

Si torna a ritroso sullo stesso percorso fino al Lago Autaret Occidentale e da questo, per andare a vedere gli altri Laghi Autaret, bisogna seguire la deviazione per il Rifugio Cibrario che attraversa il Rio Costan e risale fra le roccette raggiungendo in breve il rudere di una casermetta militare. Dal rudere il sentiero, riportante anch’esso segnavia , sale raggiungendo la sommità di una china panoramica dalla quale si possono ammirare gli altri tre Laghi Autaret, in 40 min. dalla vetta. Da qui si perde quota fino ad una caserma militare nei pressi di un piccolo laghetto sulla cui sponda orientale si dividono due sentieri, entrambi risalgono il pendio di sfasciumi soprastante, quello a sinistra con segnavia biancorosso compie un giro più ampio mentre quello di destra sale più direttamente fino ad un colletto a mt. 2998 alla sinistra di una elevazione (quota 3018 mt.). Io ho seguito quest’ultima ipotesi raggiungendo così il colletto, in altri 20 min. circa, dal quale si scavalla su comodo sentiero inerbito segnato con segnavia che discende fino ad intercettare il sentiero con segnavia precedentemente abbandonato in corrispondenza di un bivio. Bisogna trascurare il sentiero di sinistra che conduce al Rifugio Cibrario, e procedere dritti sul sentiero in salita e che in breve si biforca, punto in cui si segue quello di destra. Il sentiero, riportante segnavia , discende su mulattiera puntando verso Sud-Est quindi si trascura a sinistra la risalita verso il Colle Sulè ed il Lago Autaret Orientale per discendere fino ad una conca dove ha sede un piccolo laghetto. Dalla conca in breve si raggiunge il bivio dell’andata e si svolta a sinistra ripercorrendo lo stesso percorso già effettuato fino al bivio per il Colle Spiol. Qui o si ritorna dal percorso effettuato all’andata oppure, come vado ora a descrivere, si può seguire il sentiero principale che conduce appunto, con risalita di circa 50 metri al Colle Spiol mt. 2587, in un’ora dal colletto a mt. 2998 e 6 ore 10 min. totali. Ora si compie un traverso in moderata discesa sotto una fascia rocciosa e sovrastando un pianoro erboso adibito a pascolo. Quindi fra erba e grossi massi disseminati si perviene a Pian Sulè, punto in cui le tracce tendono a confondersi e bisogna trascurare quelle di sinistra che portano a salire a Punta Sulè e Monte Lera, per seguire quelle di destra che risalgono moderatamente fino ad una vicina spalla erbosa, in 20 min. dal Colle Spiol. Da qui è già ben visibile il Lago di Malciaussia, sulla verticale ma 750 metri più in basso. Si discende inizialmente in maniera piuttosto decisa, poi invece iniziano una serie di tornantini intervallati da altrettanti lunghi traversi a mezzacosta perdendo molto lentamente quota (nella parte bassa un paio di tratti franati, prestare attenzione) fino al raggiungimento della sterrata a bordo lago concludendo così il lungo percorso, in un’ora dallo spallone erboso e 7 ore 30 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Lunga e faticosa escursione, per me la prima nelle Valli di Lanzo. Molto bello il Lago Autaret Occidentale, pezzo forte della gita, e carini anche gli altri tre laghi seppur visti con meteo che non li valorizzava, un po’ monotona invece la prima parte del percorso, leggermente più interessante invece quella del ritorno. Panorama che, malgrado la quota ragguardevole, risulta perlopiù limitato dalle vette che la circondano e che per la maggior parte sono più alte. Percorsi ben segnati eccezion fatta per il sentiero con tacca gialla, che spesso si perde, da evitare in caso di scarsa visibilità o con terreno bagnato e neve, in tal caso meglio il sentiero che passa per “I Pis” o ancor meglio quello del Colle Spiol. A inizio stagione è molto probabile che servano piccozza e ramponi, bene averli con se.

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