Laghetti di nervi

I Laghetti di Nervi sono una serie di piccoli specchi d’acqua nelle immediate vicinanze del quartiere genovese di Nervi, situati pertanto nell’Appennino Ligure. Vi sono diversi rii che confluiscono nel Torrente Nervi e che generano pertanto laghetti e relative cascatelle; in questa descrizione vado a proporre la risalita del Rio Garega.

🏁 Punto di partenza: Genova Cimitero di Nervi mt. 19

⚠️ Difficoltà:          E

Sviluppo             6,4 km

📈 Dislivello:           200 mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 1 ora 10 min. – Ritorno 55 min. – Totale 2 ore 05 min.

📅 Data escursione:      07/05/2019

🚥 Periodi consigliati:    Tutto l’anno

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova si procede in Corso Europa fino al suo termine, dove si svolta a destra discendendo così una rampa che conduce alla rotatoria di Nervi. La si imbocca trascurando subito la prima deviazione a destra, che conduce verso Quinto, e si procede invece dritti per circa 50 metri dove, ad un bivio, si trascura Via Oberdan a destra e si svolta a sinistra in Via del Commercio. Si procede quindi su di essa raggiungendo poi il Cimitero, nei pressi del quale si può lasciare l’ auto nel parcheggio antistante.

Itinerario:

Dal cimitero di Nervi in Via del Commercio mt. 19 si procede a destra su asfalto rasentando una centrale elettrica per poi continuare sempre su strada asfaltata ancora verso monte fin quando termina, in corrispondenza di una rampa cementata che conduce ad un cancello (chiuso), punto in cui bisogna svoltare a sinistra andando così a scavalcare il muretto e, seguendo alcune e , sovrastare il torrente su cengietta rocciosa, in 5 min. circa dalla partenza. Questa permette di raggiungere una chiusa di cemento che consente di guadare il rio per poi procedere così sull’altra sponda su un muretto di cemento seguendo sempre le che in breve, ora su sentierino che passa sotto al viadotto autostradale, conducono ad un piccolo laghetto, in altri 5 min. circa. Si attraversa il guado in cemento sul Rio Ciurli e si perviene ad un bivio, dove si trascura la deviazione a sinistra con e , per procedere dritti sul percorso principale anch’esso con . Passando nuovamente sotto al viadotto autostradale la traccia costeggia ora il Torrente Nervi mantenendosi alla sua sinistra su roccette. Poco dopo si incontra una chiusa di cemento ed un successivo ponticello in metallo che bisogna percorrere per attraversare il rio che però io, trovando la traccia infrascata e il torrente abbastanza pieno non ho potuto raggiungere il ponticello/passerella ed ho dovuto attraversare con cautela la chiusa. Sulla riva opposta una vaga traccetta conduce in breve al sentiero poco sopra alla passerella, che bisogna seguire a destra in modera salita nella boscaglia fino ad incontrare un cancello chiuso con lucchetto, in altri 10 min. e 20 min. totali, del quale ne siamo all’interno e pertanto bisogna scavalcare la ringhiera metallica approdando su stretta stradina asfaltata che va ora seguita svoltando a sinistra. La stradina rasenta inizialmente alcune casette per poi costeggiare un boschetto sovrastando di qualche decina di metri il rio, quindi, in moderata salita, conduce ad un doppio ponte che funge da bivio. Qui ho deciso di andare inizialmente a vedere i laghetti già visionati a Marzo, pertanto per vederli bisogna procedere dritti ancora su stradina asfaltata che conduce in breve al piccolo borgo di Molinetti, al termine del quale finisce la stradina e si può ammirare il primo bel laghetto, il Lago delle Oche, dove ad un albero è stata legata una corda per tuffarcisi, in 5 min. dal cancello e 25 min. totali. Seguendo sempre le si guada il rio e si procede sul greto del Rio Nervi sulla sponda sinistra passando poi sotto ad un ponticello. In breve il sentiero prende a salire leggermente conducendo ad un bivio di tracce, dove si trascura a sinistra quello contrassegnato da chiuso da sbarra metallica e si procede a destra senza più segnavia. Sovrastando alcuni laghi, tra i quali uno a forma di cuore, si perviene in breve ad una chiusa di cemento che permette di guadare il rio (qui volendo è possibile scendere di qualche metro fino a raggiungere il lago a forma di cuore), in 5 min. da Molinetti. Una traccia continua abbastanza evidente all’interno del boschetto, già percorsa nella sopracitata circostanza, ma io a questo punto ho deciso di ritornare a Molinetti e da questo al ponte/bivio, in 5 min. dalla chiusa. Attraversato il ponte si incontra un ulteriore bivio, dove bisogna svoltare a destra seguendo sempre i segnavia . Il sentiero in breve conduce sull’altra sponda del Lago delle Oche e qui piega decisamente a sinistra risalendo la valletta del Rio Garega sul lato destro idrografico e addentrandosi subito nella fitta boscaglia. Questo si mantiene sempre evidente e costeggia molteplici laghetti alimentati da belle cascate, raggiungibili quasi tutti da traccette abbastanza evidenti ma talvolta malagevoli che si distaccano dal sentiero. Superata una casa si procede ancora incontrando almeno tre laghi quindi il sentiero tende ad allontanarsi dal torrente, uscendo dal fitto del bosco…io ho provato a procedere ancora per un tratto ma via via diviene sempre più infrascato per poi scomparire fra erba alta e arbusti. Come tempistica, anche se è piuttosto difficile dirlo precisamente a causa delle numerose divagazioni fotografiche, diciamo che dal bivio/ponte fino all’ultimo lago ci si impiega pressoché 35 min. ed 1 ora 10 min. totali. Ritorno sullo stesso percorso fino al cancello con lucchetto e da qui, invece di scendere al torrente, ho proseguito su Via Molinetti di Nervi fin quando questa, raggiunte le ultime case, sbuca su Via Superiore Torrente Nervi. Qui bisogna svoltare a destra e seguirla in discesa per poche decine di metri per poi piegare a sinistra su scalinata che in breve rasenta dei lavatoi e approda su creuza che va seguita a destra in discesa fin quando questa perviene in Via del Commercio. Ora in breve su di essa fino al parcheggio del Cimitero di Nervi, in 55 min. dall’ultimo lago e 2 ore 5 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Gita molto breve ma estremamente interessante, tanto più se si tiene presente che si possono ammirare dei graziosi laghetti e relative cascatelle praticamente ai margini della citta`. Alcuni di essi sono davvero belli e meritano sicuramente di essere visti. Rispetto alla mia prima visita in zona effettuata circa un mese e mezzo fa (con salita al Monte Fasce ) , dopo un lungo periodo siccitoso con ovvi rii secchi e laghetti semi vuoti, questa volta, in seguito ad un periodo piovoso, i torrenti pieni, laghi colmi e cascate roboanti, l’ambiente mi è sembrato molto più piacevole. In contrapposizione devo dire che il procedere è stato indubbiamente più complicato. Questa volta sono venuto meno a quella che è la mia consuetudine di porre come meta la cima, anche se a dirla tutta nei miei sogni l’intento c’era dimostrato dal fatto che oltre all’ultimo lago ho proseguito sul sentiero per circa 6/700 metri sperando che continuasse fino alla Strada Provinciale del Monte Fasce raggiungendo così il Monte Cordona e da questo scendendo per sentieri segnati fino al Cimitero di Nervi…purtroppo però la traccia diventata dapprima evanescente e poi scomparsa mi ha fatto desistere, 500 metri di dislivello di puro ravanamento sono un po` troppi e la gita è stata già così soddisfacente. In conclusione gita semplice e appagante alle porte della città da fare però dopo periodi piovosi, munendosi perlomeno di scarponi idrorepellenti (goretex) perché è facile dover mettere i piedi dentro all’ acqua per raggiungere alcuni laghi.

Una risposta a “Laghetti di nervi”

  1. Bella passeggiata rovinata dal frastuono dell’autostrada. A quando delle serie barriere antirumore?

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