Blinnenhorn (Corno Cieco) mt. 3374

Il Blinnenhorn (detto anche Blindenhorn o, in italiano, Corno Cieco) è una montagna delle Alpi Lepontine che si trova lungo lo spartiacque principale alpino tra Italia e Svizzera, che in corrispondenza della vetta subisce un cambio di direzione. La cresta principale infatti giunge da est dalla “gran sella del Gries”, piega leggermente verso nord-ovest poco prima della vetta, raggiunta la quale piega decisamente verso sud-ovest, in direzione del “passo di Blinnen”. Da poco sotto la vetta si diparte una cresta secondaria, che scende in direzione sud-est. Un’altra cresta secondaria si diparte dalla vetta in direzione nord-nord-ovest, giungendo fino al “Merzenbachschien”. Qui descrivo la via più semplice di salita, ossia dal versante meridionale, ma è possibile raggiungerla anche dalla via normale che parte dal Rifugio Città di Busto oppure dal versante svizzero partendo dal Passo della Novena, ma in questi ultimi due casi si tratta di percorsi alpinistici che attraversano ghiacciai con le difficoltà che ne conseguono.

🏁 Punto di partenza:  Lago di Morlasco mt. 1740 circa

⚠️ Difficoltà:           EE allenati, con ghiaccio nella parte finale della salita servono ramponi e piccozza

Sviluppo:            19,6 Km

📈 Dislivello:            1850 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 4 ore 05 min. – Ritorno 2 ore 55 min. – Totale 7 ore

📅 Data escursione:       20/09/2015

🚥 Periodi consigliati:     Da Luglio a Settembre

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a  Voltri ,quindi su A26 per Gravellona Toce proprio fino a quest’ultimo. Usciti dall’autostrada si procede su superstrada, SS33, fino a Crodo. Da qui bisogna ora seguire la SS659 che si addentra nella Val Formazza, superando svariati paesini e raggiungendo infine Riale. Si supera l’abitato puntando verso la base della Diga del Lago di Morlasco dove, in un ampio spiazzo si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dallo spiazzo alla base della diga del Lago di Morlasco mt. 1740 si procede su asfalto sul G00, oppure si possono tagliare i tornanti della strada con delle opportune scorciatoie che permettono di raggiungere la sommità della diga, quindi su sterrata in piano, che sovrasta di qualche decina di metri il lago, fino ad una biforcazione della strada, in 20 min. circa. Qui si trascura la strada principale, che procede ancora per qualche decina di metri fino ad un parcheggio, e si svolta invece a sinistra su sterrata, sul G39, che perde quota fino all’attraversamento di un rio, superato il quale si procede in moderata pendenza sul pianoro erboso puntando verso l’evidente gola in cui scorre il Rio del Sabbione. Giunti alla base della gola il sentiero si mantiene sul suo fianco destro ed inizia ad inerpicarsi con numerosi e ripidi tornantini fino al raggiungimento del primo pilone della teleferica, punto in cui finalmente la pendenza si addolcisce andando poi a approdare, in altri 50 min. ed 1 ora 10 min. totali, alla Baita Zum-Stock. Qui si incontra un bivio, dove bisogna trascurare a destra il sentiero che conduce al Rifugio Città di Busto, e mantenersi invece a sinistra sempre sul G39, con indicazione (freccetta metallica non particolarmente ben visibile su palo) per il Rifugio Claudio e Bruno ed il 3A. In breve si scende di qualche metro fino ad attraversare il rio su di un rudimentale ponticello, superato il quale si procede in moderata ma costante salita, inizialmente su pietraia e poi con qualche modesto dosso erboso, fino al raggiungimento del Rifugio Mores mt. 2505 e la vicina Baita Sabbioni, in altri 35 min. ed 1 ora 45 min. totali. Qui si procede dritti sul G39, trascurando la deviazione a sinistra sul G37 per il Rifugio Somma Lombardo. Il sentiero (indicazione 9b per i Rifugi, credo sia la vecchia numerazione) perde ora quota andando a raggiungere la diga del Lago del Sabbione, che va attraversata potendo ammirare a sinistra Punta d’Arbola e Punta del Sabbione ed i ghiacciai che tendono a digradare fino al Lago. Terminata la diga si svolta a destra e dopo pochi metri si perviene ad un bivio con palina fra il G39, che bisogna seguire con indicazioni per i Rifugi, ed il G41 che bisogna invece trascurare, con  indicazione per il Piano dei Camosci ed il Rifugio Città di Busto, dopo altri 10 min. circa dal Rifugio Mores. Si prende ora quota andando a sovrastare la riva destra del Lago raggiungendo, dopo 10 min. circa, il bivio per Punta d’Arbola a sinistra, che bisogna trascurare mantenendosi invece a destra. Il sentiero si impenna andando a risalire un dosso erboso e spiana solo in corrispondenza di una vasta zona prativa. Dopo altri 10 min. circa si incontra il bivio per il Rifugio 3A a destra, da trascurare procedendo dritti. Nuovamente in ripida salita si giunge al guado di un rio e con un’ulteriore ripida rampa si approda al Rifugio Claudio e Bruno mt. 2713, in 15 min. dall’ultimo bivio e 2 ore 30 min. totali. A destra del rifugio si stacca il sentiero che prende subito a salire aggirando un dosso erboso e raggiungendo un nuovo bivio di tracce con indicazione su masso a terra (Blinnen/Tre A), dove bisogna piegare a sinistra. La traccia punta decisamente a Nord-Ovest in ripidissima salita su fini sfasciumi alla base di una parete rocciosa, quindi, in costante ma meno eccessiva salita, si superano un paio di dossi su pietraia fino al raggiungimento della cresta, che coincide con la testata del Ghiacciaio Gries, in 55 min. dal Rifugio e 3 ore 25 min. totali. Bisogna ora piegare a sinistra e procedere sul filo di cresta contornando così il ghiacciaio e raggiungendo poi, con qualche saliscendi, la base del cupolone sommitale del Blinnenhorn. Compiendo ora un traverso puntando verso Nord su pietraia e superando qualche semplice placchetta si giunge in vista della vetta, che si raggiunge con un ultimo ripidissimo tratto su pietrisco fino alla sommità del Blinnenhorn o Corno Cieco mt. 3374, in 40 min. dalla cresta e 4 ore 5 min. totali.

Panorama a Nord Dammastock e Galenstock, a Nord-Est Todi, Bifertenstock, Lago Gries e Battlematthorn, ad Est il vicino Rothorn, Piz Bernina e Disgrazia, Sud-Est Grignone e Grignetta, a Sud Punta d’Arbola, Punta del Sabbione e Strahlgrat, a Sud-Ovest Turbhorn e Rappehorn con dietro Rosa, Dom, Weisshorn, Gran Combin e Monte Bianco, ad Ovest Bietschhorn, Nesthorn, Breithorn, Aletschhorn e Grob Wannenhorn, a Nord-Ovest Finsteraarhorn e Schreckhorn.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 2 ore 55 min. e 7 ore totali.    

Galleria fotografica:

Commenti:

Meravigliosa gita in una zona che non conoscevo ma che mi riprometto di scoprire meglio in futuro. Il panorama di vetta lascia davvero senza fiato, un susseguirsi di maestose vette con relativi ghiacciai fra le quali spiccano il Finsteraarhorn ed il Schreckhorn. Molto bello anche il resto della gita come per esempio il Lago del Sabbione sovrastato dalla Punta d’Arbola ed il suo ghiacciaio, come anche il tratto in cresta che costeggia il Ghiacciaio Gries sovrastato dal Rothorn.

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