Il Rifugio Puez è un rifugio del CAI situato in Dolomiti, all’interno del parco naturale Puez-Odle. Venne inaugurato Il 22 giugno 1889 come ricovero per alpinisti all’Alpe del Puez, e nel 1903 venne trasformato in un rifugio vero e proprio, denominato Puezhütte. Durante il primo conflitto mondiale il rifugio venne seriamente danneggiato. Nel 1918 venne espropriato alla sezione Ladinia del DuÖAV ed assegnato alla sezione di Bolzano del CAI, che provvide a ripararlo, riaprendolo nel 1934. L’8 agosto 1982 è stato inaugurato il nuovo rifugio Puez, sorto accanto al vecchio, potendo ora ospitare, tra i due rifugi, 94 posti letto. E` raggiungibile da Selva di Val Gardena, Pedraces, Longiaru`, Colfosco e, come vado ora a descrivere, da La Villa passando per l’Altopiano Gardenaccia effettuando una traversata.
🏁 Punto di partenza: La Villa, Seggiovia fino a Utia Sponata mt. 1703
⚠️ Difficoltà: E
⏩ Sviluppo: —
📈 Dislivello: —
⏱️ Tempi: Giro ad anello totale 3 ore
📅 Data escursione: 18/08/2007
🚥 Periodi consigliati: Da Giugno a Ottobre
🔎 Valutazione: ⭐
Accesso:
Itinerario:
Da La Villa con la seggiovia fino al Rifugio Sponata mt. 1703. All’uscita della seggiovia bisogna svoltare a destra su sterrata sul sentiero n° 5 che conduce, con tratti di ripida salita nel bosco di larici, al Rifugio Gardenaccia mt. 2050, in 25 min. circa. Qui si trascura la deviazione a destra sul sentiero 1A, che conduce anch’esso al rifugio Puez ma con un giro più lungo, e si prosegue dritti sul sentiero 11, che costeggia inizialmente in piano la Malga Gardenaccia, per poi iniziare a salire. Dopo poco si raggiunge un dosso che presenta un bivio, dove si tralascia il sentiero 5, che prosegue verso il Sassongher, e si procede invece dritti sempre sul sentiero 11 che in breve conduce ad un successivo bivio, al quale bisogna abbandonare il sentiero 11 per seguire invece il sentiero 15. Questo in costante e ripida salita conduce alla Forcella de Gardenaccia mt. 2548, in circa 45 min. dal Rifugio ed 1 ora 10 min. totali. Superata la forcella appare allo sguardo un paesaggio lunare, l’Altopiano della Gardenaccia, che bisogna ora attraversare pressoché in piano o in moderata discesa, sempre sul 15, fra rocce biancastre e rade erbette tagliando la base del Col de la Sonne, sbucando prima sul sent. 5 e poi in breve incrociando il sentiero 2–4 (molto più frequentato, proveniente da Colfosco), in 25 min. dalla Forcella. Si svolta quindi a destra seguendo appunto il 2 e 4 ora con qualche ampio tornantino andando a risale fino ad un’asta con bandiera, dalla quale si può ammirare dall’alto la Vallunga. Con altri saliscendi si raggiunge infine il Rifugio Puez mt. 2475, in altri 15 min. ed 1 ora e 50 min. totali. Per il ritorno si procede a ritroso sul sentiero 2 e 4 che, in 20 min. circa, riconduce al bivio col sentiero 5–15 e qui si può scegliere se rifare a ritroso il percorso dell’andata oppure continuare sul sentiero 2–4. Io ho optato per quest’ultima soluzione ed in altri 15 min. circa, dopo aver attraversato un breve canalino roccioso, si discende comodamente alla Forcella de Ciampei mt. 2366. Si procede ora sul sentiero 4 che perde quota moderatamente passando poco sopra al Lago di Ciampei (nella circostanza in secca), sul suo lato destro, quindi su sfasciumi e con qualche tornantino fino ad un bivio. Si trascura la deviazione a sinistra sul sentiero 7, che conduce in vetta al Sassongher, procedendo dritti ancora sul 4 in costante discesa, trascurando poi anche la deviazione a sinistra sul 4A ,che conduce al Rif. Col Pradat. Si approda quindi su sterrata che scende raggiungendo, in circa 15 min. dalla Forcella de Ciampei, il Rifugio Edelweiss mt. 1832. Da qui in ripida discesa, sempre su sterrata si raggiunge dapprima gli impianti di risalita per il Col Pradat, poi su asfalto, in circa 20 min. ed 1 ora 10 min. totali dal Rifugio Puez, il paese di Colfosco. Da questo, per ritornare a La Villa si può scegliere se utilizzare il bus di linea o lasciare preventivamente un’auto a Colfosco, oppure ancora camminare per i circa 4 km che separano i due paesi su comodi sentieri che li mettono in comunicazione (in questo caso calcolare almeno un’ora abbondante in più all’escursione).
Galleria fotografica:
Commenti:
Bel giro in ambiente a tratti lunare anche se non molto frequentato, perlomeno fino al Rifugio Puez. In questo tratto del percorso, molto affascinante, malgrado sia molto ben segnato in caso di visibilità ridotta può insorgere il problema di perdita dell’orientamento a causa dei pochi punti di riferimento, quindi prestare molta attenzione e possibilmente percorrerlo con buona visibilità. Io sono partito col bel tempo, ma mentre salivo è cambiato repentinamente e, giunto alla Forcella De Gardenaccia, mi sono ritrovato nella nebbia, fortunatamente non fitta al punto di non vedere il sentiero ma abbastanza da non permettermi di godere del bei panorami che offre questo itinerario.
Il font usato per la descrizione del percorso è illeggibile con un iphone7, non so con altri smartphone. Non è una questione di dimensione ma proprio del tipo di font
Ciao, mi spiace normalmente è ben leggibile con tutti gli smartphone con i quali mi è capitato di guardare il sito, sia samsung, huawei, iphone e altri….verificherò meglio appena possibile, grazie per la segnalazione