Pizzo di Corzene mt. 2196 per il Canale del Dito e Grotta Pagani

Il Pizzo di Corzene è una vetta delle Alpi Orobie, situato in Val Seriana, un autentico balcone sulla dirimpettaia Presolana. Il Pizzo di Corzene è una delle cime circostanti alla Presolana che ne permette una visione ravvicinata e privilegiata delle sue grandiose pareti,  con un accesso relativamente semplice. Qui descrivo un percorso in parte ad anello con salita per il Canale del Dito e discesa al Passo Pozzera con deviazione alla Grotta Pagani ed a quella superiore .

Dati tecnici:


🏁 Punto di partenza: Passo della Presolana, nei pressi dell’Hotel Spampatti mt. 1266 circa

⚠️ Difficoltà:          E dal Passo Presolana all’imbocco del canale e dal Passo Pozzera al Passo Preolana, EE dall’uscita del Canale al Passo Pozzera, F il Canale del Dito in condizioni invernali (ramponi e piccozza) e F+ la deviazione alla grotta superiore.  

Sviluppo:           11,1 Km

📈 Dislivello:          1100 Mt. circa

⏱️ Tempi:                   Giro ad anello totale 5 ore 5 min.

📅 Data escursione:    24/12/2023

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno, con neve necessita di attrezzature (ramponi, piccozza, casco) e condizioni nivologiche adeguate

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A7 fino a Milano poi, A4 fino a Bergamo. Usciti dall’autostrada si prende la seconda uscita per la Val Brembana, quindi ci si mantiene a destra seguendo per Alzano immettendosi così nella SS470, circonvallazione Paltriniano, da seguire lungamente fino ad un bivio, dove si segue una rampa a destra seguendo le indicazioni per la Val Seriana. Seguendo ora la SP35, si procede su di essa lungamente seguendo le indicazioni per Clusone. Giunti ad una rotatoria ci si mantiene a destra sulla SP35dir con indicazione per Clusone, che dopo poco si immette nella SS671. Questa rasenta Albino e Cene e Gazzaniga per poi raggiungere una rotatoria, all’altezza di Vertova, dove si segue a destra per Clusone e Castione. Procedendo sempre su di essa si attraversa poi Ponte Nossa e raggiunge Parre, dove si attraversa un ponte sul Serio e dopo alcuni tornanti ed un lungo rettilineo si perviene alle porte di Clusone, ove ad una rotatoria si prende la seconda uscita seguendo per Castione. Inizia un lungo rettilineo che attraversa in falsopiano portando poi a Castione, che va attraversato e superato, quindi con numerosi tornanti si prende a salire superando le frazioni Bratto-Dorga e Donico. Poco prima di raggiungere il Passo della Presolana, in corrispondenza dell’Hotel Spampatti, si può lasciare l’auto in un ampio spiazzo a bordo strada sulla destra.

Itinerario:

Dal parcheggio nei pressi dell’Hotel Spampatti mt. 1266 circa si procede seguendo la stradina con segnavia 319 con indicazione per Colle Presolana, Rifugio Olmo e Baita Cassinelli. Dopo una prima rampa piuttosto ripida, giunti all’altezza di un alto casotto dell’Enel, si abbandona la strada che procede dritta rasentando il Residence Solara, deviando a destra su sentierino che passa alla base del casotto seguendo l’indicazione per B. Cassinelli. Il sentiero, contrassegnato da segnavia   e , prende a salire con moderazione all’interno di una fitta abetaia dalla quale ne si esce in un punto in cui si intercetta il sentiero più ampio che proviene da destra (dal Passo della Presolana). Svoltando quindi a sinistra dopo un nuovo breve tratto in abetaia ne si esce definitivamente in corrispondenza di uno spallone, che risalito conduce ad un bivio con palina. Trascurato a destra il sentiero 316 che conduce al Monte Visolo, ci si mantiene in piano a sinistra sul 315 raggiungendo in breve il Rifugio Carlo Medici ai Cassinelli mt. 1568, in 40 min totali. Oltre il Rifugio si procede su ripida strada acciottolata che in breve conduce ad un bivio con palina, dove si trascura a destra il sentiero 315 con indicazione per la vetta della Presolana, e ci si mantiene sulla strada acciottolata con indicazione per la Valle dell’Ombra. Ora su sterrata in piano si procede per circa 250 metri, punto in cui si incontra il bivio dove si trascura a sinistra la sterrata che continua verso il Rifugio Olmo e si svolta invece a destra seguendo l’indicazione per la Valle dell’Ombra e Passo Pozzera, in 5 min. dal Rifugio e 45 min. totali. Su ripido sentiero a fondo detritico, con numerose svolte si rimonta il pendio addentrandosi nella Valle dell’Ombra fino al raggiungimento della base del Canale del Dito, riconoscibile per il grande e caratteristico “dito” roccioso che si erge nel mezzo separandolo in due rami, in altri 50 min. ed 1 ora 35 min. totali. Si inizia a rimontare il canale, che progressivamente si restringe e diviene via via più ripido (pendenza max 40°), approdando alla base del “Dito”, composto da un grosso torrione ed altri due più piccoli che lo precedono, e da questo si segue poi la diramazione di destra fino a sbucare ad un colletto a 2170 mt. circa, in 30 min. dalla base. Qui si piega a destra e su facili roccette si giunge dapprima alla madonnina e con ancora pochi metri si sbuca sulla cresta sommitale che in breve conduce in vetta al Pizzo Corzene mt. 2196, in 5 min. dal colletto e 2 ore 10 min. totali.

Panorama a Nord Presolana Centrale e Orientale, a Nord-Est Monte Visolo, a Est Cornone di Blumone, a Sud-Est  Monte Pora, Monte Guglielmo, a Sud Corna Trentapassi, Lago d’Iseo, Monte Bronzone, Appennino Tosco-Emiliano, Appennino Ligure, a Sud-Ovest Alpi Liguri e Cozie (tra le quali spicca il Monviso), Monte Alben, a Ovest Pizzo Arera, Corna Piana, Rosa, Grignone, Cervino, Rimpfishhorn, Allalinhorn, Alphubel, Dom, Monte Spondone, Monte Corte, Monte Pradella, Monte Cabianca, a Nord-Ovest Monte Masoni, Presolana Occidentale.

Per la discesa si prosegue sulla bella ma esile ed esposta cresta (prestare molta attenzione) che conduce al Passo di Pozzera mt. 2126,in 15 min. circa, dove si trascura a sinistra il sentiero 320 che conduce al Rifugio Olmo, continuando dritti, sempre sul sentiero 320 con indicazione per la Grotta Pagani. Dopo circa 400 metri si perviene ad un bivio di sentieri, dove bisogna mantenersi su quello di sinistra che in moderata salita porta alla base di una parete e con un lungo traverso alla base della Presolana di Castione porta in altri 30 min. e 2 ore 55 min. totali alla Grotta Pagani mt. 2228. Ammirato il suo interno, che in inverno si riempie di stalattiti e stalagmiti di ghiaccio, ho optato per una deviazione (non necessaria) alla Grotta superiore. Per raggiungerla bisogna seguire la “Via Normale” alla Presolana Occidentale contrassegnata da che dopo pochi metri porta ad una paretina rocciosa di circa 10 metri piuttosto ripida ma ben appigliata (F+, II°), superata la quale si procede ancora su roccette ma con pendenza minore. Oltrepassato il tratto roccioso si rimonta il ripido pendio con già evidente la grossa grotta soprastante, quindi con alcuni brevi risalti rocciosi (II°) si approda all’entrata della grotta. Tornati a ritroso alla Grotta Pagani (la deviazione alla Grotta sup. A/R comporta 25 min. circa), si procede in ripida discesa su sentierino con fondo di detriti fino ad intercettare, dopo 5 min. circa, il sentiero 315 per Cappella Savina e Rifugio Cassinelli, che va ora seguito a sinistra in moderata discesa. Dopo circa 10 min. si giunge alla Cappella Savina Barzasi e da questa una traccetta sulla destra discende fino ad approdare, in altri 5 min. e 3 ore 40 min. totali, al Bivacco Città di Clusone mt. 2050, oltre il quale, sempre su traccia, si discende fino al raggiungimento di un piccolo laghetto, in altri 10 min. circa. Ora con modesta risalita di pochi metri si ritorna sul percorso dell’andata in corrispondenza della base del Canale del Dito, ma io invece di risalire ho disceso una modesta gola che presenta però al suo termine un salto di circa 2 metri piuttosto scomodo (passaggio di III°), variante che sconsiglio!  Una volta sul sentiero dell’andata si effettua lo stesso percorso in circa 1 ora 15 min. e 5 ore 5 min. totali. 

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Percorso davvero entusiasmante al cospetto delle pareti di stampo dolomitico della Presolana. Molto bello in particolar modo il canale del Dito, con il caratteristico torrione che divide in due il canale, e la Grotta Pagani. Purtroppo questa, a causa delle temperature eccessivamente calde, l’ho trovato solo con presenza di stalagmiti di ghiaccio, mentre le stalattiti erano già tutte cadute a terra. Molto carina anche la seconda grotta, quella superiore, che per raggiungerla obbliga però a percorrere un breve tratto alpinistico (F+) della via normale alla Presolana Occidentale. Il Canale del Dito l’ho trovato in perfette condizioni, con neve portante, ovviamente necessari i ramponi.

 

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