Monte Fenera mt. 899 e Giardino Segreto di Pietra, anello da Ara

Il Monte Fenera è una montagna delle Alpi Pennine dall’aspetto poco marcato, situata nella bassa Val Sesia, boscosa in tutti i suoi versanti esclusa la sommità. Qui propongo un anello dalla Frazione Ara con visita al Giardino di Pietra.

🏁 Punto di partenza:  Grignasco Fraz. Ara mt. 430

⚠️ Difficoltà:           E 

Sviluppo:            13,3 Km

📈 Dislivello:            650 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Anello Totale 4 ore  

📅 Data escursione:      14/01/2024

🚥 Periodi consigliati:    Da Ottobre a Maggio

🔎 Valutazione:         ⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a Romagnano Sesia. Usciti dall’autostrada si perviene poi ad una rotatoria ove si imbocca la seconda entrata seguendo le indicazioni per Romagnano su SP299 che va seguita lungamente in Via Novara superando alcune rotatorie. Giunti all’inizio del paese, ad una rotatoria, si volge a destra in Via Caduti sul Lavoro su SP107 che va seguita finché confluisce in una nuova rotatoria, ove bisogna imboccare la terza uscita seguendo le indicazioni per la Val Sesia e Grignasco. Ora si procede su SP299 che dopo un lungo rettilineo conduce ad una rotatoria dove bisogna mantenersi a destra su SP13 entrando in Grignasco percorrendo Via Peretti. Oltrepassato il paese, dopo una curva, giunti in corrispondenza di un archivolto, bisogna svoltare a destra dentro di esso seguendo le indicazioni per Frazione Ara. La stretta stradina dopo un paio di svolte conduce all’inizio del borgo, dove sulla destra vi è un ampio parcheggio.

Itinerario:

Dal parcheggio si segue la strada in Via Lino Velatta che conduce in breve ad una piazza, dove bisogna trascurare le deviazioni a destra (indicazione Grotte) e sinistra (Chiesa di Sant’Agata) e procedere invece dritti sulla stradina fra le case del paese seguendo i segnavia che conduce poi all’Oratorio di San Grato. Seguendo la stradina alla destra dell’Oratorio in breve si perviene ad un bivio, al quale bisogna trascurare la sterrata che procede dritta in discesa verso il Giardino delle Grotte di Ara al quale andremo al ritorno (io in realtà ci sono andato anche all’andata) e piegare a sinistra seguendo il sent. 771 . Si inizia a salire nel bosco su ampio sentiero pervenendo in breve ad un bivio dove ci si mantiene a sinistra seguendo sempre il 771, ora su sentierino più esile, per poi raggiungere, dopo alcune svolte in ripida salita, il bivio a destra per Colma da trascurare sul 767 mantenendosi ancora sul 771, in 15 min. dalla partenza. Dopo neanche 50 metri si approda ad un nuovo bivio dove si abbandona il 771 a destra in salita e ci si mantiene sul 767 a sinistra che ora compie un traverso in piano approdando, dopo altri 15 min. circa, ad un tavolo con panca in un punto panoramico su Ara e la bassa Val Sesia. Ora sul sent. 780 , che proviene da Ara, si continua in piano o falsopiano puntando a Nord-Ovest andando a rasentare un rudere per poi pervenire ad un trivio, dove si trascura a destra la breve deviazione ai ruderi della Chiesa di San Quirico mt. 577, a sinistra il 770 per Annunziata e ci si mantiene dritti in moderata salita ancora sul 780 seguendo le indicazioni per il Rifugio GASB. In moderata salita nel bosco, che di tanto in tanto offre qualche panorama e lo scorcio su un vicino torrione, si perviene poi ad un tavolo con panche in un punto panoramico, in altri 30 min. ed 1 ora totale, oltre il quale inizia un tratto con  cavi ed una successiva scaletta in legno alla base di una guglia. Disceso poi un breve canalino di terra piuttosto ripido e fangoso si approda ad un bivio con palina dove bisogna trascurare a sinistra il sent. 766 (indicazioni “sentiero pericoloso”, che credo sia dismesso da anni), e ci si mantiene a destra sul 780 che in piano compie un traverso attrezzato con cavo metallico rasentando una grotta. In breve si giunge ad un bivio non segnato e poco chiaro, dove mantenendosi a destra su cengia che rasenta la parete ( sulla quale scorgiamo una scritta Gasb) si approda al Rifugio GASB, mentre procedendo a sinistra in piano si giunge in breve alla Grotta Belvedere, nei pressi della quale vi è una scala metallica che permette di raggiungere il soprastante rifugio, in altri 15 min. circa. Dalla Grotta Belvedere si procede su sentiero che rasenta la Grotta Tana della Volpe e poi alla Grotta della Ciota Ciara (chiusa, ma in realtà le sbarre della cancellata sono state allargate ed è accessibile….io per curiosità ne ho visitato solo la prima parte camminabile, per la restante serve attrezzatura speleo), in altri 5 min. e 1 ora 20 min totali. Dopo un breve tratto in piano il sentiero torna a salire raggiungendo la Grotta Buco della Bondaccia (chiusa) e da questa in ripidissima salita sul sent. 769 si raggiunge una selletta che funge da crocevia di sentieri. Qui svoltando a destra con breve risalita di pochi metri si giunge facilmente alla piatta sommità del Monte Fenera mt. 899, dove sorge una grossa croce in muratura, in 30 min. dalla Grotta Ciota Ciara e 1 ora 50 min. totali.

Panorama a Sud-Ovest Monviso, Colma di Mombarone, Monte Mucrone, Monte Mars, a Ovest Punta del Cacrile, Cima di Bo, Monte Barone, Pyramide Vincent, Liskamm, Parrot Spitze, Signalkuppe e Dufourspitze, a Nord-Ovest Alphubel, Allalinhorn, Taschhorn, Dom, Stellihorn, Weissmies, Fletshhorn.    


Ridiscesi alla selletta, ho optato per procedere dritto andando a raggiungere la vicina sommità di Punta San Bernardo mt. 896 dove sorge la Chiesa di San Bernardo da Mentone (deviazione che comporta 10 min. totali). Tornati nuovamente alla selletta si procede seguendo il sent. 772 che su esile traccia in discesa conduce all’Alpe Fenera con l’edicola della Madonna di Oropa, quindi si continua per 150 metri circa su sterrata, ossia fino ad uno slargo dove la si abbandona per seguire a sinistra il sent. 772 che ne effettua un taglio per sbucarvici nuovamente nei pressi della Chiesa di Sant’Antonio Abate, in 25 min. dalla selletta e 2 ore 25 totali. Qui si svolta a sinistra ed una volta raggiunta la chiesa si procede su asfalto che con qualche saliscendi conduce al paesino di Colma Fenera che va attraversato fin quando l’asfalto termina e si discende su creuza che in breve diviene sentiero addentrandosi nel bosco, in altri 20 min. circa. Con tratti in discesa sostenuta si oltrepassa si giunge ad un ponte in pietra per poi in piano arrivare ad un bivio non indicato, nel punto in cui il sentiero prende a salire. Qui si trascura quello di destra (poco marcato) in discesa e si prende quello di sinistra che con salita di circa 50 metri porta a rasentare Bertasacco nei pressi del quale, in corrispondenza di un’abitazione, si trascura il sentiero che procede dritto con indicazione per Guzzilla e si svolta a destra, ora sul 779 , con indicazione per le Grotte di Ara, in altri 30 min. e 3 ore 15 min. totali. In moderata discesa si raggiunge poi il Giardino Segreto di Pietra nel Torrente Magiaiga (entrata libera), in altri 10 min. circa. La visita in linea di massima dovrebbe essere breve in quanto le cose da vedere sono tutte racchiuse in pochi metri, io ho impiegato decisamente di più per fare foto da svariate angolazioni ad arco naturale e alle altre piccole grotte, diciamo che ho impiegato grossomodo 30 min. circa. Da qui su sterrata si raggiunge il bivio dell’andata con il 771 e da questo in 5 min. e 4 ore totali si ritorna al parcheggio.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Viste le temperature rigide viene proposta questa escursione ma, detto proprio chiaramente, non è il mio genere di gita, non amo particolarmente le grotte ne tantomeno i percorsi quasi integralmente nei boschi a basse quote. Particolare, ma non di certo da farci apposta una gita, il Giardino di Pietra…anche se almeno da questo mi aspettavo qualcosina in più, invece è tutto raccolto in pochi metri quadri. Il meteo poi non è stato granché fino al pomeriggio e se si aggiunge che un altro obbiettivo, il Cappuccio di San Giulio (una guglia di roccia), non siamo riusciti a trovarlo, posso dire che per quanto mi riguarda quest’escursione è stata molto deludente.  

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