Cascate del Geirato

Questo percorso molto semplice permette di raggiungere le graziose cascate del Torrente Geirato, posizionate alle pendici del Monte Alpe e poco sopra ai Prati Casarili, sulle alture del quartiere genovese di Molassana.

🏁 Punto di partenza:  Cartagenova mt. 214 circa

⚠️ Difficoltà:           T

Sviluppo:            5,4 km

📈 Dislivello:            150 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 35 min. Ritorno 35 min. Totale 1 ora 10 min. 

📅 Data escursione:       28/03/2021

🚥 Periodi consigliati:    Tardo Autunno, Inverno e inizio Primavera

🔎 Valutazione:          ⭐⭐

Accesso:

Da Genova si segue la Val Bisagno procedendo su Via Lungo Bisagno Dalmazia fino ad un semaforo poche decine di metri prima del Centro Commerciale Bisagno, dove bisogna svoltare a sinistra ed attraversare un ponte che conduce in Via Piacenza. Allo stop svoltare poi a destra e procedere dritti su Via Piacenza, SS45, che in breve diviene Via Emilia. Bisogna procedere su di essa per qualche centinaio di metri, poi, ad una rotonda si segue la seconda uscita per circa 400 metri giungendo ad una nuova rotatoria. Qui si procede dritti in Via Molassana per circa 100 metri svoltando poi a sinistra in Via San Felice che va seguita fino al suo termine a Cartagenova, dove a bordo strada si può lasciare l’auto (io nella circostanza ho trovato posto solo 450 metri a valle dell’inizio sentiero).      

Itinerario:

A Cartagenova bisogna seguire Via Cartagenova, una piccola stradina che si innalza passando fra le case del borgo. Procedendo poi su creuza mattonata, e superati un paio di lavatoi coperti da tettoie, si perviene abbastanza velocemente in moderata salita al termine del gruppo di case. Ora su mulattiera si tralascia subito a sinistra Via alle Tre Coste e si procede dritti con qualche saliscendi fra orti, ulivi e muretti a secco entrando in breve nella boscaglia. In moderata discesa si perviene al guado del Fosso del Rio, che forma a monte sulla destra una graziosa cascatella, oltre il quale si incontra a destra un antico lavatoio (fonte). Da qui si torna a salire all’interno del bosco seguendo le e giungendo in breve ad un bivio di tracce, punto in cui si svolta a sinistra seguendo un’indicazione in legno per le Cascate del Geirato e Prati Casalini. Dopo aver superato un nuovo guado (in secca) con sottostante grossa frana, si rasenta poi sulla sinistra il rudere di una grossa abitazione (Villa Carrara) e poco dopo un altro più piccolo e antico rudere. In breve si perviene ad un bivio non indicato, dove i segni continuano sia a sinistra, attraversando una chiusa di pietre sul Torrente Geirato da seguire se si vuole effettuare un anello, sia dritti, cosa da effettuare per giungere in poco più di 100 metri al Prato Casarile (o Prati Casalini) mt. 259 in 30 min. circa. Questo si presenta come una distesa erbosa circondata da boschi, in passato sede di un lago formato da una frana. Mantenendosi sulla destra del prato lo si attraversa in direzione Nord-Est seguendo poi un sentierino che si addentra nel bosco e approdando così, dopo 350 metri e 5 min. circa, al sassoso letto del Torrente Geirato, che va ora guadato raggiungendo la base del primo piccolo salto delle cascate. Risalendo sulla sinistra una modesta paretina gradinata di circa un metro e mezzo aiutandosi con le mani si perviene sul terrazzamento superiore, sede di un grazioso laghetto alla base di un nuovo salto. Già da qui si ha una vista globale della parte superiore della cascata con i due salti, ma io ho voluto raggiungere anche la base del salto superiore e per far ciò sulla sinistra si stacca una ripidissima e fangosa traccetta di risalita estremamente malagevole mitigata solo dalla presenza di alcuni alberi a cui aggrapparsi. Superato il tratto ripido si perviene ad un’ampia cengia dove si piega a destra puntando alla cascata per poche decine di metri poi, prima di arrivarvi, bisogna discendere al gradino sottostante in corrispondenza di un paio di alberi che aiutano sia per scendere che per risalire. Raggiunto il terrazzino sottostante leggermente esposto si punta con attenzione alla base del salto, dove si forma una minuscola ma limpida pozza. Ritorno sullo stesso percorso dell’andata.  

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Percorso semplicissimo alle porte della città, privo infatti di qualsivoglia difficoltà che permette però di ammirare queste graziose cascatelle. Per i meno avvezzi al ravanamento può essere già interessante arrivare alla base del primo salto o al massimo sul primo terrazzino sede del laghetto, al quale ci si può arrivare anche da una traccetta che si stacca alla destra della prima cascata. Per quanto riguarda il raggiungimento della base del salto superiore lo sconsiglio ai meno pratici, la risalita e la discesa sono piuttosto malagevoli e l’ultimo terrazzino è anche un po’esposto. Indubbiamente è consigliabile andarle a visionare dopo periodi piovosi, cosa che invece io non ho fatto e mi riprometto invece di fare in seguito, tanto più che pare ne esista un’altra a monte ancora più bella. Molto graziosi, seppur non ancora nel loro massimo rigoglio, i Prati Casalini, questa distesa erbosa avvolta da un’anfiteatro montuoso ricoperto da folti boschi. Percorso che può definirsi ideale se si vuole fare una scampagnata anche di mezza giornata senza grandi velleità escursionistiche (come ho fatto io dato che al mattino era brutto), anche con bambini data la sua semplicità. Per chi invece volesse camminare un po’ di più potrebbe optare per compiere un anello partendo da Molassana percorrendo anche l’antico acquedotto del 600.    

 

2 Risposte a “Cascate del Geirato”

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