Traversata Levanto-Monterosso e Punta Mesco

La traversata da Levanto a Monterosso percorre il Sentiero Verde Azzurro e si snoda per circa 7 Km, io però alla fine ne ho macinati circa 10. Questo percorso permette di mettere in comunicazione Levanto, “la porta delle Cinque Terre”, con Monterosso, la più occidentale delle Cinque Terre, una passeggiata in mezzo alla natura a strapiombo sul mare con scorci davvero mozzafiato che ripercorre le orme di Eugenio Montale.

🏁 Punto di partenza: Levanto mt. 18, parcheggio nei pressi della Stazione Ferroviaria

⚠️ Difficoltà:          E 

Sviluppo:            10,3 km

📈 Dislivello:              380 mt.

⏱️ Tempi:              Traversata totale 2 ore 45 min.  (di effettivo cammino, ma con soste varie almeno 1 in piu)

📅 Data escursione:      16/04/2023

🚥 Periodi consigliati:    Autunno, Inverno e inizio Primavera (evitare i mesi caldi)

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A12 fino all’uscita Carrodano/Levanto. Una volta fuori dall’autostrada bisogna svoltare a sinistra e seguire le indicazioni per Levanto, procedendo su SP566 dir. che attraversa in piano le piccole Fraz. di Pelucco, Ferriere, Cadato e Pontelargo. Superata una galleria inizia la discesa verso la costa andando a trascurare subito una deviazione a sinistra per Dosso e rimanendo sempre su SP566 dir. che porta poi a rasentare la Fraz. Montale e Casella. Terminata la discesa iniziano le prime case di Levanto ed in breve si raggiunge una rotonda ove bisogna seguire per il centro. In breve si perviene ad una nuova rotatoria (con una barchetta al suo interno) nei pressi di una chiesa a sinistra e dell’Ospedale a destra, procedendo dritti invece in circa 200 metri si giunge al parcheggio della Stazione Ferroviaria di Levanto, a pagamento (si possono comunque cercare dei parcheggi gratuiti nei dintorni, pochi). In alternativa si può raggiungere direttamente il punto di partenza con il treno.   

Itinerario:

Dalla Stazione ferroviaria di Levanto si procede verso il centro fino a raggiungere la passeggiata a mare dove, in corrispondenza del “Casino'”, si incontrano i primi segnavia   SVA (Sentiero Verde Azzurro) che vanno ora seguiti. In breve si raggiunge un porticato ove si abbandona la passeggiata per seguire a sinistra le indicazioni per Monterosso. Una ripida scalinata, Salita San Giorgio, conduce poi al Castello di Levanto, in 25 min. circa dalla partenza, punto in cui si svolta a destra su asfalto seguendo i segnavia e raggiungendo dopo pochi metri un bivio, dove ci si mantiene a destra come da indicazioni per Monterosso. La strada acciottolata prende a salire con decisione fra le ultime villette, quindi diviene mulattiera che fra gli ulivi ed offre alcuni meravigliosi scorci sulla Baia di Levanto. Rasentato poi un caratteristico B&B con particolari composizioni artistiche ed oltrepassate altre abitazioni si risale fino ad intercettare la strada asfaltata, che va seguita a destra in moderata salita per 350 mt. circa, ossia fino all’Hotel la Giada del Mesco, in altri 20 min. circa. Bisogna qui abbandonare la strada e piegare a destra su sentiero, sempre con segnavia , che con modesti saliscendi porta a rasentare alcune abitazioni ed offre degli scorci mozzafiato sulla costa per poi addentrarsi in un bosco di lecci, in altri 15 min. e 1 ora totale. Con tratti gradinati prende a salire con decisione per poi uscire dal fitto del bosco al termine della salita, potendo così ammirare alcuni scorci sulla costa sottostante. Procedendo ora con alcuni modesti saliscendi su fondo terroso ed un po’ sconnesso si perviene poi al Podere Case Lovara, in altri 35 min. circa, un’area di 45 ettari donata al FAI (Fondo Ambientale Italiano) nel 2009 permettendo di riportata alla sua storica funzione di produzione agricola un terreno di antichi terrazzamenti in stato di abbandono (purtroppo al momento risulta chiuso al pubblico per crisi idrica). Dopo un tratto di moderata salita su fondo un po’ sconnesso si perviene ad una selletta che funge da bivio, in 15 min. dal podere e 1 ora 50 min. totali, dove si trascura a sinistra il sentiero 591 per la Colla Bagari andando invece a svoltare a destra seguendo le indicazioni per Monterosso sul   SVA e 591. Ora in ripida discesa si giunge rapidamente ad un bivio dove si trascura momentaneamente il sentiero a sinistra per Monterosso e si volge a sinistra seguendo le indicazioni per Sant’Antonio al Mesco sul 591. Con modesta risalita fra la macchia mediterranea, che di tanto in tanto offre dei meravigliosi scorci a sinistra verso le Cinque Terre, si approda poi, in altri 10 min. e 2 ore totali, ai ruderi dell’Eremo di Sant’Antonio del Mesco, antico luogo di culto originario del XI secolo fondato dai Monaci Agostiniani. Superato l’eremo in pochi metri si perviene ai resti del Semaforo di Punta Mesco. Tornati a ritroso al bivio si oltrepassa un minuscolo ponticello in legno ed in breve inizia una ripida discesa fatta di continui gradoni, che volendo si possono evitare su altrettanto ripida traccia che li fiancheggia. Costeggiato poi un’albergo in breve si digrada fino a raggiungere, in 20 min. da Punta Mesco, la strada asfaltata in Loc. Monterosso Bellavista mt. 129. L’asfalto va ora seguito in discesa (Via E. Montale) ed i segnavia portano a tagliare in un paio di punti i tornanti della strada, quindi in corrispondenza di una curva bisogna abbandonarla definitivamente procedendo a destra su scalinata che rasenta una torretta e conduce poi nei pressi del porticciolo. Qui bisogna piegare a sinistra ed in breve, dopo aver contornato alcune villette, si approda, in altri 20 min. circa, alla spiaggia di Monterosso Fegina mt. 4 nei pressi del “Gigante”, una scultura raffigurante Nettuno che adorna la splendida Villa Pastinei. Seguendo ora la passeggiata a mare si giunge facilmente alla Stazione Ferroviaria di Monterosso, in altri 5 min. e 2 ore 45 min. totali. Merita però una modesta deviazione al meraviglioso scoglio e se si ha tempo anche al borgo di Monterosso. Ritorno in treno a Levanto.             

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Nuovamente al mare….In questo periodo, dove comunque in montagna si trova neve di consistenze difficilmente decifrabili, sto scoprendo questi percorsi “marini” che per anni ho snobbato e che invece mi stanno dando notevoli soddisfazioni. Percorso molto semplice, adatto proprio a tutti e privo di qualsivoglia difficoltà ma che consente di ammirare degli scorci mozzafiato. Prima volta per me a camminare sui sentieri delle Cinque Terre, ma mi riprometto di percorrerne altri in futuro. In buona sostanza è un percorso che mi sento di consigliare vivamente ma da effettuare rigorosamente in autunno inoltrato, inverno e inizio primavera, da evitare assolutamente nei periodi caldi.

 

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