Monte Orsena mt. 623 Santuario N. S. di Caravaggio da Chiesa Millenaria

Il Monte Orsena  è una vetta dell’Appennino Ligure,  situato sul contrafforte che divide le vallette di Recco e Rapallo. Si presenta come un anonimo cono boscoso riconoscibile per la presenza del Santuario di Nostra Signora di Caravaggio, che sorge sulla sua sommità. La vetta vera e propria rimane dietro alla chiesa, ed è raggiungibile con una breve scalinata. I punti di accesso sono da Recco, da Santa Maria del Campo e dalla Ruta di Camogli (Chiesa Millenaria), io vado ora a descrivere quest’ultimo percorso, il più breve e comodo per salire.

🏁 Punto di partenza:  Chiesa Millenaria della Ruta di Camogli mt. 282

⚠️ Difficoltà:           E

Sviluppo:            8 km

📈 Dislivello:            450 mt. 

⏱️ Tempi:               Andata  1 ora 50 min. Ritorno  50 min.  Totale  2 ore 40 min. 

📅 Data escursione:       24/04/2023

🚥 Periodi consigliati:     Tardo Autunno, Inverno ed inizio Primavera

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A12 fino a Recco. Dall’uscita allo stop svoltare a destra ed entrare nel paese, dove si incontra una prima rotatoria , si procede dritti e alla seconda rotatoria, quella con all’interno un gozzo, si svolta a sinistra seguendo l’indicazione per La Spezia su SS1. Questa sale fino ad arrivare alla Ruta dove, prima della galleria, si svolta a sinistra. Dopo un paio di curve si raggiunge l’evidente Chiesa Millenaria, dove però i parcheggi latitano…..io ho trovato posto nelle vicinanze del cimitero, ma i posti sono davvero pochi e vi sono anche numerosi cartelli di divieto di sosta, quindi se non si trova conviene scendere leggermente.

Itinerario:

Dalla Chiesa Millenaria mt. 282 si subito svolta sulla sinistra in Via Caravaggio, dove rimontando una breve scalinata si incontra qui un pannello esplicativo riguardante la “Via del Mare” ed i primi segnavia da seguire. La stradina prende a salire fra le ultime villette e graziosi muretti a secco per poi divenire mulattiera fino ad addentrarsi in un bosco di lecci. Trascurato a sinistra il sentiero che conduce a Recco la mulattiera aggira sulla destra il modesto Monte Esoli, del quale bisogna tralasciarne la poco evidente deviazione a sinistra, ed in breve si fuoriesce momentaneamente dal bosco sbucando a ridosso di un crinale erboso (qui merita una modesta risalita al crinale per poter ammirare i primi scorci sul Golfo del Tigullio e del Paradiso).
Con un traverso in falsopiano si raggiunge la selletta del Colle Esoli Nord mt. 398, in 25 min. dalla partenza, punto in cui bisogna trascurare a destra la deviazione sul sentiero contrassegnato da segnavia che scende a San Martino di Noceto e si procede dritti sempre sul , che ora rimonta un dosso all’interno del bosco. Usciti poi dal bosco in un punto panoramico si può decidere se continuare per crinale oppure seguire a destra il sentiero segnato che si addentra nuovamente nel bosco, vanno bene entrambi le soluzioni e si ricongiungono al vicino slargo chiamato Piani di Cruen mt. 475, in altri 25 min. circa. In questo punto, che funge da crocevia di sentieri, si trascura a destra il sentiero che scende a Rapallo, quello alle nostre spalle sulla sinistra il che scende a Recco, quello dritto a noi in salita (è una variante e arriveremo da questo al ritorno) sul che conduce al Monte Ampola, per procede invece dritti in piano sulla sinistra seguendo sempre il al quale ora si aggiunge ora il
Il sentiero, a tratti piuttosto esile e malconcio, taglia le ripide e boscose pendici occidentali del Monte Ampola compiendo un lungo traverso che termina in corrispondenza dell’ampia sella erbosa fra i monti Ampola e Orsena denominata Piani di Caravaggio mt. 498, nei pressi della quale si trova un’area pic nic con tavoli e panche nonché il “Rifugio Monte Caravaggio” (che in realtà non è altro che una costruzione dall’aspetto fatiscente di legno e teloni malconci, utilizzabile esclusivamente come ricovero temporaneo), in altri 20 min. e 1 ora 10 min. totali. Proseguendo ancora in breve si perviene ad un bivio, dove a sinistra il sentiero e  aggira il Monte Orsena a Ovest e conduce al Passo Spinarola e al Monte Manico del Lume, mentre proseguendo a destra sul si procede verso il Santuario. Seguendo quindi quest’ultimo dopo pochi metri giungiamo ad un nuovo bivio, dove si può scegliere quale percorso effettuare, vanno bene entrambe le soluzioni ma a sinistra una traccia ripida fatta di gradoni procede per crinale e raggiunge più velocemente il Santuario mentre a destra la mulattiera compie un giro più ampio e comodo (all’andata ho seguito la mulattiera, al ritorno la ripida traccia di crinale). Seguendo a destra la bella mulattiera lastricata segnata da segnavia si procede in falsopiano compiendo un traverso che taglia in diagonale fra boscaglia e bassi arbusti. Raggiunto poi lo spigolo a Est (dove vi è una piazzola di atterraggio per elicotteri), in altri 10 min. circa, si intercetta qui il segnavia proveniente da Santa Maria del Campo e che ora va seguito volgendo a sinistra su ripida scalinata. Al termine di questa, in altri 5 min. e 1 ora 25 min. totali, si approda sul piazzale antistante il Santuario della Madonna di Caravaggio dal quale una breve scalinata permette di giungere facilmente sulla vetta del Monte Orsena mt. 623 (sulla quale vi è un’altra piazzola per elicotteri). 
Panorama parzialmente limitato dagli alberi e dal Santuario.

Per il ritorno dal piazzale del Santuario ho svoltato subito a destra andando a seguire una traccia che porta, fra bosco e arbusti, a seguire il ripido crinale fatto di scomodi gradoni (antica scalinata ora deteriorata) e che conduce al bivio dell’andata con la mulattiera, in 10 min. dal Santuario, poi, giunto ai Piani di Caravaggio, ho optato per seguire la variante di crinale che permette di raggiungere su evidente traccetta la vetta del Monte Ampola mt. 579, in altri 15 min. e 1 ora 50 min. totali, sulla cui sommità arbustiva e panoramica sorge un ripetitore e una piccola casupola in legno, la Capanna Recco.

Panorama più ampio rispetto al Monte Orsena, si possono infatti ammirare a Nord Antola, Caucaso, a Nord-Est Orsena, Manico del Lume, Ramaceto, a Est Zatta, Gottero, Porcile, a SudEst Rapallo, a Sud il Monte di Portofino, a Ovest Alpi Liguri, Monte Fasce e Monte Croce dei Fo

Da qui si discende sul crinale opposto seguendo il sentiero con segnavia che fra bosco, arbusti e gradoni permette di raggiungere i Piani di Cruen, in 10 min. circa. Ora sul percorso d’andata, in altri 40 min. e 2 ore 40 min. totali, si ritorna alla Chiesa Millenaria.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Semplice e rilassante percorso effettuabile anche in mezza giornata, adatto a tutti per l’assenza di difficoltà. Le cose più interessanti sono indubbiamente la bellissima Chiesa Millenaria della Ruta, punto di partenza dell’escursione, e gli scorci sul Golfo Paradiso e del Tigullio che si godono dai tratti di crinale. Ho trovato molto più gradevole la variante fatta al ritorno (che raggiunge il Monte Ampola) rispetto all’esile sentierino nel bosco fatto all’andata, che comunque per i meno esperti con terreno bagnato va effettuato con un minimo di attenzione. Gita quindi carina, magari non proprio esaltante ma che permette di ammirare meravigliosi scorci sulla costa.

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