Il Sentiero del Pellegrino è un percorso che si snoda per circa 7 km e il cui nome probabilmente è dovuto al fatto che lungo il percorso si incontrano alcune antiche chiese, oggi sconsacrate, meta di antichi pellegrinaggi. Permette di mettere in comunicazione il paese di Noli con Varigotti e, soprattutto, consente di ammirare con modesta deviazione la meravigliosa Grotta dei Falsari (o Caverna dei Falsari, o Grotta dei Briganti o ancora Antro dei Falsari) ma non solo. Sono infatti numerosi i punti di interesse lungo questo percorso, che lo rendono uno dei più frequentati di questo tratto di Liguria (nei week end è decisamente molto affollato e bisogna armarsi di pazienza).
🏁 Punto di partenza: Noli mt. 17, parcheggio in Via IV Novembre nei pressi della Chiesa di San Francesco d’Assisi
⚠️ Difficoltà: E
⏩ Sviluppo: 7 km
📈 Dislivello: 300 mt.
⏱️ Tempi: Traversata totale 2 ore (di effettivo cammino, ma con soste calcolarne perlomeno il doppio)
📅 Data escursione: 01/04/2023
🚥 Periodi consigliati: Autunno, Inverno e inizio Primavera (evitare i mesi caldi)
🔎 Valutazione: ⭐⭐⭐⭐
Accesso:
Da Genova con l’autostrada A10 fino a Spotorno, da qui si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Spotorno e Noli discendendo su SP8. Dopo alcuni tornanti e superata una prima rotatoria si perviene ad una più grande rotatoria dove si svolta a destra su SS1 (Aurelia). La si segue per alcuni km approdando a Noli dove, pressoché al termine di esso, si svolta a destra, quindi piegando subito a sinistra in discesa (Via IV Novembre) si perviene ad un parcheggio gratuito su fondo sterrato (non molti posti, in alternativa vi sono quelli a pagamento, 2 euro l’ora).
Itinerario:
Dal parcheggio si punta alla vicina Chiesa di San Francesco d’Assisi dove, svoltando a sinistra, inizia il Sentiero del Pellegrino con indicazioni per la “Passeggiata Dantesca”. Si percorre quindi Via Venticinque Aprile (seguendo alcuni segnavia, tra i quali il ) costeggiando così le ultime abitazioni. In breve la stradina asfaltata diviene mulattiera e prende a salire addentrandosi in un rado boschetto misto, che di tanto in tanto offre dei bei scorci a ritroso su Noli. Rasentati alcuni tronchi intagliati da un artista si giunge poi ad un primo bivio con palina, in 10 min. circa, dove si trascura la deviazione a destra per il Sentiero Amico e ci si mantiene a sinistra seguendo le indicazioni per Capo Noli e la “Passeggiata Dantesca”. Dopo poco il sentiero conduce a rasentare i ruderi della Chiesa di San Lazzaro mt. 77 per poi incontrare un nuovo bivio, dove si trascura a destra la deviazione per Capo Noli (via diretta con segnavia
e
428) e ci si mantiene a sinistra seguendo anche qui le indicazioni per Capo Noli ( 1 cerchiato e
450) e Santa Margherita, in altri 5 min. e 15 min. totali. Fra muretti a secco e rado boschetto si giunge ad un primo punto panoramico su di un modesto sperone roccioso, poi comodamente in moderata salita si perviene ai ruderi della Chiesa di Santa Margherita mt. 107, in altri 10 min. e 25 min. totali. Piegando ora a destra si risale su sentierino un po’sconnesso che costeggia i ruderi di un magazzino e permette di intercettare una sterrata nel punto in cui, volendo, vi è la deviazione a sinistra per la Torre della Vittoria ed il sentiero per l’Eremo, da trascurare entrambi. Procedendo su sterrata in leggera salita dopo circa 200 metri si arriva ad un tornante ove vi è il bivio con palina per la Grotta dei Falsari, in altri 5 min. circa. Per raggiungerla bisogna pertanto deviare a sinistra su sentierino, contrassegnato da un 2 cerchiato, che in discesa conduce dapprima ad un ampio terrazzamento panoramico e poi segue un tratto piuttosto scosceso e scivoloso a causa del fondo di infido terriccio e pietrisco, reso però più sicuro dall’ausilio di alcuni provvidenziali canaponi legati agli alberi ai quali attaccarsi. Il tratto ripido termina in corrispondenza dell’imbocco della Grotta dei Falsari, in ulteriori 5 min. e 35 min. totali, dove da un’ampia finestra si scorge già l’interno e per accedervi bisogna calarsi in una piccola apertura nella roccia. Una volta all’interno (parapetto nel tratto iniziale che è il punto più esposto) si può ammirare lo spettacolo che offre quest’antro a picco sul mare (nei week end risulta molto affollato per cui bisogna armarsi di pazienza). Dopo aver goduto di questo spettacolo si torna a ritroso fino al bivio, in 5 min. circa, dove si prosegue nel salire su sterrata all’interno della vegetazione che, nei pressi di un ampio tornante, si dirada offrendo un meraviglioso panorama verso Noli, Spotorno e l’Isola di Bergeggi. Con ancora alcune svolte la sterrata conduce ad un trivio ove si trascura sia il sentierino 428 a destra con indicazione per la Chiesa di San Lazzaro e Noli, sia la sterrata che continua dritta compiendo un ampio tornante, e si procede invece a sinistra su sentierino con l’indicazione della “Passeggiata Dantesca”. In breve si giunge al Semaforo di Capo Noli, in 10 min. e 45 min. totali, antica postazione telegrafica con costruzioni (militari) e una grossa antenna, zona che, essendo recintata, non consente di raggiungere la sommità ossia il Monte Capo Noli mt. 276. Con modesta risalita alla sinistra della sterrata si può raggiungere facilmente una postazione militare, punto panoramico dal quale si riesce ora a scorgere Punta Crena e la sua Torre ed in lontananza anche l’Isola della Gallinara. Ritornati sulla sterrata la si segue per circa 100 metri abbandonandola poi in corrispondenza di un bivio con palina, deviando altresì a sinistra seguendo le indicazioni per la “Passeggiata Dantesca” e la Torre delle Streghe sul
,
427 e 3 cerchiato. Inizia ora la discesa addentrandoci in un boschetto di lecci dal quale ne si esce velocemente approdando al bivio per la Torre delle Streghe, che si può raggiungere con moderata deviazione a sinistra (vi è anche un vicino punto panoramico), in altri 10 min. circa. Tornati poi sul sentiero in compie un traverso in falsopiano raggiungendo, dopo circa 250 metri, un bivio nei pressi di un promontorio panoramico, in 15 min. e 1 ora 10 min. totali, punto in cui bisogna trascurare la deviazione a destra in salita per l’Altopiano delle Manie e scendere invece sul sentierino
a sinistra seguendo le indicazioni per Varigotti. Questo sentiero dapprima punta a Nord–Ovest poi, superato il piccolo Rio Terra Rossa (in secca), compie un traverso a Sud–Ovest in moderata discesa fino ad un tornante, punto in cui volendo si può effettuare una nuova modesta deviazione a sinistra fino ad un punto panoramico sulla sottostante bellissima spiaggia del Malpasso. Ora su fondo un pochino sconnesso e in discesa più accentuata, ormai in vista di Varigotti e della Baia dei Saraceni, il sentiero
conduce al Mausoleo dell’Australiano, in altri 40 min. circa, ossia un muretto coloratissimo nei pressi dell’orto di Giuseppe Cerisola, il quale decise di costruire questo piccolo monumento per ricordare i momenti importanti della sua vita e i salvataggi effettuati in mare. Con breve discesa si incontra un nuovo bivio dal quale sulla sinistra si stacca il sentiero che conduce alla Chiesa di San Lorenzo, mentre procedendo dritti e costeggiando poi una paretina di roccia biancastra si approda in breve su asfalto fra le prime case di Varigotti in Strada Vecchia, che va seguita in moderata discesa fra piantagioni di limoni ed alcuni edifici fino a sbucare sull’Aurelia, concludendo così la traversata in altri 10 min. e 2 ore totali. Una volta attraversata la strada, e dopo aver svoltato a sinistra, in circa 80 metri si incontra la fermata del bus 40 che riporta in pochi minuti a Noli.
Galleria fotografica:
Grafici del percorso:
Commenti:
Davvero un bel percorso semplice ma vario e pieno di curiosità e spunti interessanti che lo rendono non a caso uno dei più frequentati della zona. Il punto di forza di questa traversata è ovviamente la Grotta dei Falsari, estremamente affascinante e scenografica. Il percorso come dicevo non presenta difficoltà ed è adatto pertanto anche agli escursionisti meno esperti, ne consegue pertanto che nei week end viene preso d’assalto. Ufficialmente di cammino effettivo 2 ore sono sufficienti, ma le numerose soste per ammirare le svariate cose interessanti ed il traffico sul sentiero portano ad impiegarne almeno il doppio. In definitiva è un sentiero che mi sento di consigliare vivamente per gli scorci che offre ma da effettuare rigorosamente in autunno inoltrato, inverno e inizio primavera, da evitare assolutamente nei periodi caldi.