Rifugio L. Bozano mt. 2453

Il Rifugio L. Bozano è situato nelle Alpi Marittime, destra orografica del vallone della Valletta su di una grande pietraia alla base del Corno Stella, pertanto importante base per le ascensioni alpinistiche. Il Rifugio è dedicato a Lorenzo Bozano, il quale è stato dapprima segretario e vicepresidente per ben 18 anni e infine presidente della sezione ligure del CAI dal 1904 al 1913. Il nuovo Rifugio è stato edificato affianco al vecchio Rifugio, risalente al lontano 1921.

🏁 Punto di partenza: Gias delle Mosche mt. 1591

⚠️ Difficoltà:          E

Sviluppo:           

📈 Dislivello:           870 Mt.

⏱️ Tempi:              Andata 2 ore 10 min. – Ritorno 1 ora 30 min. – Totale 3 ore 40 min.

📅 Data escursione:      15/09/2007

🚥 Periodi consigliati:   Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovì. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la  SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere alle porte di Borgo San Dalmazzo dove ad un bivio ci si mantiene a sinistra sulla SP 22 che raggiunge Valdieri. Superato il paese dopo qualche chilometro si perviene ad una rotonda dove bisogna trascurare la deviazione a sinistra per Entracque e procedere invece dritti superando poi S.Anna di Valdieri e raggiungendo Teti Gaina. Qui diventa SP239 e inizia a salire più decisamente nell’ultimo tratto con qualche tornante fino a Terme di Valdieri. Superato il ponte si svolta a sinistra e si inizia a salire su strada asfaltata (ma in certi punti un po’ sconnessa) nel Vallone della Valletta. Dopo qualche chilometro si arriva al Gias delle Mosche, dove finisce la strada asfaltata ed inizia lo sterrato che porta a Pian della Casa del Re. Qui vi sono alcuni ampi spiazzi dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal Gias delle Mosche mt. 1591 si procede seguendo il sentiero con segnavia N10 che si addentra subito ripido nel bosco di abeti bianchi, risalendo con ripidi e continui tornanti. Dopo circa 45 min. si esce dal bosco giungendo al Gias del Saut mt. 1847, nei pressi del quale il Rio dell’Argentera forma dei laghetti con delle graziose cascatelle. Proseguendo parallelamente al rio in moderata salita nel valloncello si arriva, in altri 45 min. circa, al Gias della Mesa mt. 2082, punto in cui il sentiero piega decisamente a sinistra ed inizia ad inerpicarsi con una serie di tornanti. Dopo poco inizia un modesto boschetto di larici, sul margine di un costone roccioso. Superatolo si giunge in breve ad un piccolo ripiano, a circa mt. 2200, dove sorgono i resti di un Gias, in altri 30 min. dal Gias della Mesa. Ora il sentiero procede in costante salita su grossi sfasciumi e rocce e giunti a quota 2300 mt. bisogna trascurare sulla sinistra un sentiero che conduce a Punta Stella, mantenendosi invece a destra sempre sul N10. Compiendo poi un traverso in pietraia che taglia le pendici della Cima del Souffi  si perviene agevolmente, in altri 30 min. e 2 ore 30 min. totali, al Rifugio L. Bozano mt. 2453. Questo è posto alla base del Corno Stella, sovrastato anche dalla restante parte del massiccio dell’Argentera. Per il ritorno ho voluto effettuare una variante ossia: Dal rifugio, seguendo le su grossi massi, si punta in direzione della Madre di Dio ed il Rifugio Remondino, fino ad una palina che indica il sentiero del pastore. Qui si trascura a sinistra il sentiero che continua verso la Bassa della Madre di Dio per svoltare invece a destra seguendo così una evidente traccia con frequenti . Questa scende fino ad intercettare il sentiero dell’andata all’altezza del Gias della Mesa e da qui come per l’andata in 2 ore dal Rifugio e 4 ore 30 min. totali.

Galleria fotografica:

Commenti:

Diciamo che raggiungere questo rifugio è sicuramente utile per gli alpinisti che intendono effettuare l’ascensione al Corno Stella, un po’ meno però per semplici escursionisti collezionisti di vette come me. Comunque l’ambiente è molto bello quindi alla fine anche il percorso risulta piacevole.

 

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