Pointe des Gros Six mt. 2879

La Pointe des Gros Six è una montagna delle Alpi Pennine, si trova in Svizzera sulla destra della testata della Combe des Planards sopra il comune di Bourg St. Pierre e, più precisamente, è l’ultima elevazione della cresta che scende dal Mont Telliers verso nord terminando al sottostante Col du la Nevé Rousse. Qui propongo un percorso in parte ad anello in quanto dalla vetta, invece di rientrare dal percorso d’andata, son sceso al Col du la Nevé Rousse potendo così ammirare le particolari formazioni gesso ed ho poi aggirato la vetta ad Ovest risalendo poi per un ripido canale al Col Sud des Planards che permette di ricongiungerci alla Gouille du Dragon. 

🏁 Punto di partenza: Barrage des Toules (Diga Lac des Toules) mt. 1837 circa

⚠️ Difficoltà:          EE dall’abbandono del sentiero al Gouille du Dragon e dal colletto al Gouille du Dragon, F il canale fino al colletto, E tutto il resto

Sviluppo:            19,1 Km

📈 Dislivello:           1350 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 6 ore 20 min.

📅 Data escursione:      20/07/2021

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 e A4 fino a Santhià e da questo su A5 fino a Aosta Est. Usciti dall’autostrada bisogna seguire le indicazioni per il Gran San Bernardo sulla SS27 che entra subito in una prima lunga galleria per poi entrare in una seconda più breve, al termine della quale si trascura la deviazione a destra per Valpelline e si procede ancora dritti sempre sulla SS27 seguendo le indicazioni per il colle. La strada prende a salire molto lentamente attraversando il paese di Gignod, rasentando Etroubles, per poi raggiungere Saint Oyen. Attraversato il paese si risale per pochi km e, poco prima di raggiungere Saint Rhemy en Bosses, bisogna deviare a destra seguendo le indicazioni per il Colle Gran San Bernardo e Martigny. Ora la SS27 prende a salire con maggiore decisione compiendo numerosi tornanti raggiungendo così il Colle del Gran San Bernardo, che va oltrepassato entrando in territorio svizzero. La strada, 21, inizia a perdere quota nel vallone. Dopo alcuni km si giunge ad un tunnel paravalanghe dove si incontra un stop al quale bisogna svoltare a sinistra in discesa all’interno del tunnel appunto che va attraversato per alcuni km poi, quando ne si esce, si svolta a sinistra e si discende per poche decine di metri verso Bourg St. Pierre ma senza raggiungerlo in quanto ad un bivio si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per Barrage des Toules su strada asfaltata che poi, sotto alla diga, diviene sterrata. Dopo un paio di tornantini si perviene all’ampio slargo in corrispondenza dello sbarramento, dove si può lasciare l’auto. 

Itinerario:

Dallo spiazzo al Barrage des Touiles, seguendo le indicazioni per la Gouille du Dragon e Col du la Nevé Rousse, si imbocca la sterrata a destra in salita riportante segnavia che prende quota con alcuni tornanti giungendo poi ad una malga. Una volta oltrepassata bisogna abbandonare la sterrata, che conduce a l’Emenna, e deviare a sinistra seguendo le indicazioni per Fournoutze che su sentierino, riportante sempre le , attraversa in moderata discesa per circa 300 metri alcuni pascoli procedendo parallelamente al Lago ed andando ad intercettare in breve un’altra sterrata in corrispondenza di un tornante. Questa, seguendo le frecce gialle e le , prende a salire con decisione e con numerosi tornanti conduce dapprima ad una grossa croce di legno e poi ad un’altra grossa malga, Fournoutze mt. 2140, in 45 min. circa. Si continua ancora sulla bella sterrata riportante ora segnavia che in breve si addentra nell’ampia Combe des Planards solcata dal grazioso Torrent des Erbets e dominata dal Le Monts Telliers e Pointe des Planards. Dopo una prima iniziale discesa si torna quasi subito a salire con graduale ma costante pendenza fino ad arrivare al ripiano dove sorgono le bellissime baite di Les Planards mt. 2194, in altri 25 min. e 1 ora 10 min. totali, punto in cui termina la sterrata e si procede su sentierino riportante sempre segnavia . Il sentiero, fra prati ed acquitrini prende a salire sul fianco destro della comba fino ad arrivare ad un grosso masso a mt. 2415, in 40 min. da Les Planards, punto in cui io ho optato per fare una variante al percorso segnato e potere così ammirare alcuni laghetti discostati dal percorso. Per fare ciò bisogna svoltare a destra e risalire il ripido pendio erboso puntando grossomodo verso Nord raggiungendo così, dopo circa 450 metri, un primo piccolo laghetto, in 20 min. dal masso e 2 ore 10 min. totali. Da questo, risalendo il dosso erboso sulla destra si perviene al secondo laghetto, quello decisamente più ad Est, dal quale rimontando fra erba e pietraia puntando verso Ovest si approda ad un terzo piccolo lago. Seguendo ora una traccia abbastanza evidente si raggiunge dapprima un quarto piccolo ma lungo laghetto quindi un soprastante quinto laghetto e infine il sesto e più grande laghetto rotondo Da questo, piegando decisamente a sinistra (Sud) sempre su traccetta, si risale fra erba e detriti fino a rasentare un settimo laghetto per poi risalire il dosso soprastante che porta a dominare il bellissimo Gouille du Dragon mt. 2625, in 50 min. dal primo laghetto e 3 ore totali, punto in cui si intercetta nuovamente il sentiero che ora bisogna seguire a destra in salita. Seguendo pertanto i segnavia su pendio erboso si perviene in breve ad un nuovo lago superiore, dove la Pointe des Gros Six risulta già ben visibile sopra a noi, superato il quale l’erba lascia il posto agli sfasciumi e, puntando verso Nord-Ovest, si giunge così ad una bastionata rocciosa. La traccia, riportante sempre , conduce poi all’unica modesta difficoltà della salita ossia una placchetta inclinata di circa due metri dove al suo margine destro si può comunque risalire facilmente con l’aiuto delle mani (I°) o addirittura aggirarla ancor più a destra. Oltrepassato questo punto la traccia continua ripida ma comunque piuttosto comoda fra fini detriti e roccette puntando sempre a Nord-Ovest fino a sbucare sulla piatta vetta della Pointe des Gros Six mt. 2879, in 35 min. dal Gouille du Dragon e 3 ore 35 min. totali.

Panorama a Nord-Est Petite Combin, a Est Gran Combin, Mont Velan, a Sud-Est Mont Glacier, Punta Tersiva, Monte Emilius, Le Mont Telliers, Gran Paradiso, a Sud Punta Bioula, Grande Rousse, Grand Golliat, a Sud-Ovest Monte Berrio Blanc, Aiguille Noire de Peuterey, Aiguille Blanche de Peuterey, Grande Jorasses, Monte Gruetta, Aiguille de Leschaux, a Ovest Aiguille de Talefre, Aiguille de Triolet, Mont Dolent, Mont Ferret, Le Tour Noir, a Nord-Ovest Grand Darray, Tete Biselx e Le Portalet.

Per il ritorno si può effettuare lo stesso percorso ma senza passare dai laghi e mantenersi sempre sul sentiero segnato oppure, come vado ora a descrivere, effettuare un percorso ad anello che ricongiunge al Gouille du Dragon. Per fare ciò bisogna discendere dalla vetta nel versante opposto puntando al sottostante Col du la Nevé Rousse seguendo una vaga traccetta su pietraia che conduce poi ad una fascia di gesso dove sorgono i Gros Six, ossia dei piccoli torrioncini di gesso, pochi metri sopra al Col du la Nevé Rousse mt. 2758, in circa 10 min. dalla Pointe des Gros Six. Ora bisogna trascurare a destra il sentiero che conduce a La Tsissette e Le Basset, per deviare invece a sinistra seguendo le indicazioni per i Lacs de Fenetre con segnavia su sentiero che inizia a perdere quota attraversando una pietraia di massi stabili (sentiero non sempre facile da ritrovare specie come nel mio caso su residui nevai) puntando perlopiù verso Sud fino a circa 2600 metri di quota, punto in cui torna a salire moderatamente per superare un dosso erboso. Una volta raggiunta la sommità del dosso il sentiero procede in falsopiano rasentando poi un piccolo ma grazioso laghetto con spettacolare sfondo sul Mont Dolent, in 35 min. dal colle e 4 ore 20 min. totali, oltre il quale si torna a scendere ma solo per circa 250 metri raggiungendo così un punto in cui, raggiunta la base di un canalone, bisogna abbandonare il sentiero a destra che scende ai Lacs de Fenetre e prendere a salire a sinistra puntando appunto al soprastante Col Sud des Planards. Inizialmente si rimonta su pietraia senza alcuna traccia poi, raggiunto il colatoio che discende dal colle, ci si porta al margine destro di tale colatoio dove poco sopra inizia un ripido pendio erboso in corrispondenza di un grosso masso sul quale è stato posto un primo, ed altrettanto grosso, segnavia . Mantenendosi sempre sull’erba il pendio diviene via via sempre più ripido e superato un modesto gradino roccioso si volge gradualmente verso sinistra puntando all’ormai evidente Col Sud des Planards a mt. 2732, in 25 min. dal lago e 4 ore 45 min. totali, colle estremamente panoramico. Si discende ora dal versante opposto seguendo i , ora più frequenti ma comunque da ricercare un po’allungando lo sguardo, ed alcune sbiadite procedendo fra pietraie e rocce montonate puntando perlopiù verso Nord-Est e giungendo così al Gouille du Dragon nel punto in cui sfocia il suo emissario, in 20 min. dal colle. Ora bisogna seguire il sentiero che fra belle distese prative conduce ad un grazioso lago con ometto di pietra su piccolo isolotto erboso a mt. 2506, in altri 10 min. circa, oltre il quale riappaiono per un breve tratto i uniti ai e ad alcuni ometti di pietre andando a guadare un paio di volte il rio che discende dal lago. Dopo l’ultimo guado il sentiero punta decisamente verso Nord approdando poi al grosso masso dove all’andata avevo abbandonato il sentiero, in altri 10 min. e 5 ore 25 min. totali. Ora come per l’andata si procede fino al punto in cui ci si immetteva nella sterrata dopo aver tagliato dei pascoli, dove può essere più comodo mantenersi sulla sterrata che conduce direttamente al parcheggio (o come ho fatto io tagliarla per prati andando ad intercettarla più in basso) in altri 55 min. e 6 ore 20 min. totali.

Galleria fotografica:

 

Grafici del percorso:

Commenti:

Bellissima escursione in una zona per me sconosciuta e con panorami inusuali. La prima parte di percorso ossia dalla diga a Fournoutze non è entusiasmante poi invece, addentrandosi nella Combe des Planards, l’ambiente diventa via via sempre più bello potendo ammirare graziosi laghetti ed il Gouille du Dragon, lago davvero molto bello….la Pointe des Gros Six invece, non molto alta e poco marcata presentandosi come un ampio ripiano, dice poco ed anche come panorama risulta anche meno ampio rispetto al Col Sud des Planards. Come citavo nella descrizione io ho effettuato alcune varianti al normale sentiero ossia la deviazione dal grosso masso per visionare i numerosi laghetti del soprastante altipiano e l’anello che dalla vetta, discendendo al Col du la Nevé Rousse, permette di vedere i particolari Gros Six, un grazioso laghetto e soprattutto una visuale migliore rispetto alla vetta sulla zona del Monte Bianco e del Mont Dolent. Difficoltà del percorso decisamente basse, solo qualche fuori sentiero, un breve tratto dove mettere le mani poco sotto alla vetta (aggirabile) ed il ripidissimo canalone per raggiungere il colletto. Con buona visibilità e tempo stabile non ci sono problemi, anche se conviene indubbiamente scaricarsi la traccia GPS per maggiore sicurezza. Protagonista della giornata il Gran Combin, che insieme al Mont Velan si mostrano per buona parte del percorso, ed è certamente un bel vedere. Inizialmente ero molto diffidente sulla gita proposta, ma poi mi son dovuto ricredere, davvero un bel luogo.

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