Il Pic du Lauzin è una montagna delle Alpi Cozie situata a nord-ovest del colle del Monginevro nel dipartimento francese delle Alte Alpi. La montagna fa parte della catena principale alpina e sulla sua cima si incontrano gli spartiacque che separano la Valle di Susa dalla parte più alta della Valle della Durance e quella del suo affluente Clarée. La montagna, che un tempo apparteneva all’Italia, è oggi passata interamente alla Francia a seguito del trattato di Parigi. Qui propongo il classico percorso che in veste estiva è da considerarsi per E, ma che in veste invernale oltre il Col des Trois Freres Mineurs non è altrettanto semplice ed è da considerarsi una salita alpinistica da affrontare con picca e ramponi.
🏁 Punto di partenza: Village de Soleil mt. 1880 circa
⚠️ Difficoltà: E fino al Col des Trois Freres Mineurs F dal Colle alla vetta (BR)
⏩ Sviluppo: 14,1 Km
📈 Dislivello: 930 Mt. circa
⏱️ Tempi: Andata 4 ore 20 min. – Ritorno 2 ore 20 min. – Totale 5 ore 40 min.
📅 Data escursione: 25/03/2023
🚥 Periodi consigliati: Tutto l’anno
🔎 Valutazione: ⭐⭐⭐⭐⭐
Accesso:
Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si piega a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud seguendo le indicazioni per Bardonecchia. Poi si procede sulla A32 che percorre la Val Susa e si esce a Oulx Est. Usciti dall’autostrada si procede su SS24 seguendo le indicazioni per Claviere, costeggiando Oulx ed andando poi a raggiungere Cesana Torinese, che va attraversato e superato. Dopo un paio di tornati si entra in galleria, all’uscita della quale, ad una rotonda, si trascura il paese di Claviere e si procede sempre su SS24 verso il Colle Monginevro. Si entra in una successiva galleria che aggira il paese e con breve risalita, ora su N94 si raggiunge la dogana francese con gabbiotto, oltre la quale vi è un ampio spiazzo sulla sinistra. Procedendo ancora per poche decine di metri si stacca sulla destra una strada asfaltata che conduce al Village du Soleil e che va seguita per circa 500 metri, ossia fino al punto in cui si stacca sulla sinistra una strada sterrata con sbarra (percorso da seguire a piedi). Qui a bordo strada si può lasciare l’auto.
Itinerario:
Oltrepassata la sbarra si procede su sterrata a quota mt. 1880 seguendo le indicazioni per il Monte Chaberton con segnavia del GR5 e le
, addentrandosi in breve in un bel lariceto. Dopo circa 10 min. si approda ad un bivio con palina riportante l’indicazione Chemin des Baisses mt. 1930, dove bisogna trascurare la deviazione a sinistra per il Mont Quitaine e mantenersi sempre sulla sterrata principale a destra per il Monte Chaberton. Sempre all’interno del lariceto, dopo qualche centinaio di metri, è possibile percorrere un sentierino che si stacca dalla sterrata sulla sinistra e si mantiene poco più alto della strada ma parallelo e si riallacciano dopo poco, quindi vanno bene entrambi. Una volta ricongiunti, la sterrata, che per ora si è mantenuta in modesta pendenza, prende a salire con maggiore decisione uscendo via via dal fitto del bosco. Dopo altri 40 min. e 50 min. totali si incontra un bivio, alla Bergerie des Baisses mt. 2080, dove bisogna trascurare sia il sentiero che scende a destra verso Claviere seguendo il corso del Rio Secco, sia il sentiero con indicazione per il Monte Chaberton e conduce all’ampio pianoro del Vallon des Baisses, per seguire invece la sterrata a sinistra senza indicazioni. In ripida salita si procede paralleli ai pali in legno dell’elettricità si raggiunge poi un breve ripiano, punto in cui si trascura la sterrata che scende agli impianti di risalita e si rimonta a sinistra un ripido pendio che conduce alle piste da sci. Io qui, con massima attenzione le ho attraversate, se invece si vuole evitare di farlo bisogna scendere agli impianti e poi seguire i margini delle piste. Una volta superate le piste, nelle vicinanze di una minuscola casetta, bisogna rimontare i numerosi dossi in direzione Nord addentrandoci così nel vallone e potendo ammirare alla nostra sinistra Le Grand Chalvet e la Pointe Dormillouse fino al raggiungimento del Clots des Fonds mt. 2430, dopo 1 ora 35 min. e 2 ore 25 min. totali, bivio ove bisogna trascurare a sinistra la deviazione per il Col de la Lauze
GR5 (volevamo passare da li ma vi era da compiere un traverso privo di traccia su pendio molto inclinato e con grosse cornici soprastanti) per procedere invece dritti seguendo le indicazioni per il Col des Trois Frères Mineurs (
PR). Procedendo sempre in direzione Nord, superando ancora alcuni modesti dossi alla destra delle pendici orientali del Pic du Lauzin, si perviene quindi, dopo circa 1,5 km dal Clots e 50 min. circa, ai ruderi di un casotto a mt. 2578 circa. Con modesta risalita, in altri 5 min. e 3 ore 20 min. totali, si perviene al Col des Trois Frères Mineurs mt. 2586 dove bisogna piegare a sinistra e risalire la cresta Nord. La cresta si presenta subito piuttosto ripida ma ben percorribile poi si giunge ad una parete rocciosa che bisogna aggirare a sinistra su roccette e sfasciumi per poi rimontare fino a riportarsi sul filo di quella che ora diviene un’esile cresta (prestare attenzione alle cornici sulla destra). Giunti poi ad un modesto rilievo con ometto di pietre, in 40 min. dal colle, si aggira a sinistra una breve trincea rocciosa, quindi si riprende a procedere per filo di cresta e, oltrepassato un breve tratto su facili roccette (prestare comunque molta attenzione), si intraprende il ripido tratto finale fino alla panoramica vetta del Pic du Lauzin mt. 2773, in altri 20 min. e 4 ore 20 min. totali.
Panorama a Nord Aiguille de Polset, Dent Parachee, Aiguille de Scolette, a Nord-Est Rocher de Marapa, Rognosa d’Etache, Pointe des Grands Becs, Pointe des Rochers Charniers, a Est Punta Rognosa, Monte Chaberton, a Sud-Est Grand Glaiza, Monte Terra Nera, Cima Dorlier, Cima Dormillouse, Petite Rochebrune, Pic de Rochebrune, a Ovest Pelvoux, Barre des Ecrins, La Gran Ruine, Doigt de Dieu, Pic Gaspard, La Meije, Aiguille de Goleon, Aiguille d’Arves, a Nord-Ovest Thabor, Punta Baldassarre, Rocca Bernauda.
Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 2 ore 20 min. e 6 ore 40 min. totali.
Galleria fotografica:
Grafici del percorso:
Commenti:
Previsioni meteo incerte, quindi dubbi su meta fino all’ultimo…alla fine con non molta convinzione e poche informazioni fresche si parte per questa meta. In realtà poi il meteo è stato ben più che accettabile, ed il vento in cresta nemmeno poi così esagerato. Salita semplice fino al Col des Trois Freres Mineurs, oltre, in condizioni invernali, diventa alpinistica, niente di impossibile ovviamente ma le ciaspole vanno comunque tolte e calzati i ramponi. Questo tratto in particolar modo l’ho travato davvero interessante, forse la parte migliore della gita, che ha aggiunto un briciolo di adrenalina e offerto scorci davvero belli sulle vette circostanti e sulle guglie sottostanti su ambo i lati.