Monte Possuolo, Monte Castelletti e Monte di Santa Croce mt. 779-605-518 anello da Teriasca

I monti Possuolo, Castelletti e di Santa Croce sono rilievi dell’Appennino Ligure, situati nelle immediate vicinanze della costa, nella cresta che divide Bogliasco da Sori. Qui propongo questo breve ma remunerativo anello, effettuabile anche in mezza giornata, che si snoda fra antiche mulattiere ancora ben conservate partendo dal grazioso borgo di Teriasca.

🏁 Punto di partenza:  Teriasca mt. 292

⚠️ Difficoltà:           E 

Sviluppo:            7,5 km

📈 Dislivello:           630 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 3 ore

📅 Data escursione:      28/04/2024

🚥 Periodi consigliati:    Tardo Autunno, Inverno, inizio Primavera

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova si percorre Corso Europa in direzione di Nervi, da qui si segue la SS1 fino a Sori, ove ad un semaforo ci si mantiene a destra verso il centro del paese. Si discende quindi su SP71 passando al di sotto del ponte poi, giunti ad un bivio, bisogna svoltare a sinistra seguendo la strada in salita, Via Franco Solimano, verso Teriasca. Questa sale costantemente diventando poi Via Teriasca, che si segue fino a quando questa termina in corrispondenza appunto del borgo di Teriasca in Piazza San Lorenzo dove vi sono alcuni (pochi) posti auto. In alternativa si può tornare a ritroso e lasciare l’auto negli spazi appositi a bordo strada.

Itinerario:

Da Piazza San Lorenzo si imbocca una rampa scalinata che conduce in breve alla sovrastante Chiesa di San Lorenzo, da rasentare a sinistra fino a raggiungerne l’entrata. Qui, dal piazzale antistante, bisogna seguire la ripida rampa in salita che si stacca a destra, Via al Cimitero di Teriasca, su viottolo ben lastricato che conduce al cimitero, da abbandonare dopo circa una trentina di metri piegando a destra su stradina cementata che diviene in breve una mulattiera. Questa in moderata pendenza su fondo di ciottoli (dopo piogge diviene piuttosto viscido) si addentra in un boschetto rasentando subito un rudere, oltre il quale in breve si perviene ad un bivio a quota 336 mt. privo di segnalazioni, dove bisogna mantenersi sulla mulattiera di sinistra. Tagliando il pendio, in moderata salita nel bosco puntando perlopiù ad Ovest, si rasentano numerosi ruderi oltrepassando un paio di minuscoli rii. Superato poi un altro gruppetto di casolari si trascura una diramazione a destra andando a guadare un modesto rio, oltre il quale, nei pressi di un ultimo rudere, si volge a destra su fondo gradinato in ripida salita. Dopo un tratto in diagonale all’interno del bosco il sentierino ne fuoriesce ed inizia a prendere quota effettuando numerosi tornanti fra erba e alti arbusti (offrendo qualche apprezzabile scorcio sul Monte di Portofino), fino al raggiungimento del Cian da Cola mt. 563, insellatura crocevia di sentieri con indicazioni su masso, in 45 min. dalla partenza. Qui si trascura sia il sentiero a destra per Case Becco, sia quello a sinistra che scende a Poggio per volgere quindi a destra, ma a fianco e a sinistra del sentiero per case Becco, seguendo il sentiero (indicazione Cornua) con segnavia che conduce al Bocchin di Possuolo. In moderata salita dopo circa 150 metri si perviene ad un bivio, punto in cui si trascura il che continua dritto e si volge a destra seguendo ora il sentiero che si inerpica fra le eriche.
Il percorso, a tratti piuttosto ripido, rimonta in maniera abbastanza diretta lo spallone ovest della montagna fino al raggiungimento della sommità del Monte Possuolo mt. 779, in 25 min. 1 ora 10 min. totali, sul quale è stata posizionata un’antenna.

Panorama a Nord Monte di Traso e Croce dei Fò, a Nord-Est Monte Bado, Monte Becco, Monte Caucaso, Monte Aiona, a Est Monte Ramaceto, Monte Zatta, Monte Gottero, Monte Verruga, Monte Porcile e Apuane (Pisanino, Sagro e Pania della Croce), a Sud-Est Monte di Portofino, a Sud (nelle giornate terse) la Corsica, a Sud-Ovest il Golfo di Genova con alle spalle le Alpi Liguri (Pizzo d’Ormea, Mongioie, Mondole’) e l’Argentera, a Ovest Monte Rama, Monte Fasce, Monte Cordona, Bric del Dente, Monte Pennello, Monte Bastia, a Nord-Ovest Costa Lavezzara, Monte delle Figne e Monte Leco.

Tornati a ritroso al Cian da Cola, in 15 min. circa, si trascura il sentiero per Poggio e si continua dritti cercando di intercettare la traccetta che da qui non è ben visibile ma che dopo pochi metri lo diviene e che permette di rimontare il crinale soprastante fra erba e arbusti. In breve si raggiungono le roccette di vetta del Monte Castelletti mt. 605, dove è stata posta una piccola croce, in altri 5 min. e 1 ora 30 min. totali. Da questa bisogna ora continuare seguendo la traccetta che percorre l’aereo e panoramico crinale che fra erba e roccette conduce dapprima ad attraversare la base di un traliccio dell’alta tensione e poi ad intercettare il sentiero con segnavia abbandonato al Cian da Cola. Questo, mantenendosi sempre su crinale, con modesti saliscendi conduce ad una radura erbosa dove si incontra un bivio di sentieri non segnalato, punto in cui ci si mantiene a destra in moderata salita, sempre sul . Oltrepassato un dosso si approda, in 35 min. dal Monte Castelletti, alla Sella Cremuiexi mt. 457, crocevia di sentieri dove si trascura momentaneamente sia il sentiero di sinistra per Teriasca (lo seguiremo dopo al rientro dal Monte di Santa Croce per concludere l’anello), sia il sent. per San Bernardo, continuando invece ancora dritti sempre sul . Questo, in moderata ma costante salita all’interno di un boschetto, conduce comodamente in vetta al Monte di Santa Croce mt. 518, in altri 10 min. e 2 ore 15 min. totali, dove vi è una chiesa, un rifugio con tavolini interni ed esterni, un chiostro e soprattutto una balconata a picco sul mare dalla quale si può ammirare il meraviglioso panorama. Dal Monte di Santa Croce si torna a ritroso sul alla Sella Cremuiexi, piegando quindi a destra per Teriasca. Il sentierino per i primi 120 metri è in comune con il sent. , che però volge a destra in discesa con indicazione per Pieve e lo si trascura per mantenersi su quello che continua dritto (senza segnavia) in falsopiano compiendo un lungo traverso fra bassi arbusti e muretti a secco fino al raggiungimento della bella Cappellina di San Rocco mt. 353, riconoscibile per la sua particolare colorazione azzurra, in 20 min. da Santa Croce. Ora una mulattiera lastricata discende all’interno di un fitto bosco, quindi si rasentano alcune fasce per poi raggiungere le prime case di Teriasca. Raggiunto un bivio si volge a sinistra andando così ad attraversare un ponticello, quindi si risale fino a sbucare nel piazzale della Chiesa di San Lorenzo dalla quale si discende sullo stesso percorso fino alla Piazza San Lorenzo, in 25 min. e 3 ore totali concludendo così l’anello.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Breve ma piacevole anello, ideale per quando si ha poco tempo a disposizione ma con voglia di fare una sgambata o, come in questa circostanza, si ha solo mezza giornata di bel tempo. Percorso privo di difficoltà tecniche anche se le indicazioni ed i segnavia nella parte bassa non sono presenti, trovandole infatti solo sul crinale….comunque abbastanza intuitivo. Escluso il primo e l’ultimo tratto che si effettua all’interno del bosco, il resto è completamente allo scoperto col vantaggio di essere estremamente panoramico ma lo svantaggio di far patire il caldo in alcuni mesi dell’anno, motivo per cui è consigliabile effettuarlo nei mesi più freschi.

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