Monte Montarlone mt. 1500

Il Monte Montarlone, detto spesso semplicemente Montarlone, è una montagna dell’Appennino Ligure. Si trova sullo spartiacque tra la Val d’Aveto e la Val Trebbia. E` possibile raggiungerlo da diversi parti, io propongo la salita da Casanova di Rovegno, altre località sono Rezzoaglio, Fontanigorda e Foppiano

🏁 Punto di partenza: Casanova di Rovegno mt. 858

⚠️ Difficoltà:          E

Sviluppo             

📈 Dislivello:           700 mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 1 ora 30 min. – Ritorno 1 ora – Totale 7 ore 30 min.

📅 Data escursione:     24/11/2010

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno, preferibilmente ad inizio Autunno per il colore dei boschi.

🔎 Valutazione:        ⭐⭐

Accesso:

Da Genova seguire la SS45 che procede in direzione di Bargagli, si supera il paese e per poi anche la galleria della Scoffera. Dopo qualche km si svolta a destra seguendo le indicazioni per Torriglia. Superate le gallerie si trascura la deviazione a desta per Torriglia e si continua dritti raggiungendo Montebruno e poi Loco. Qui si svolta a destra seguendo l’indicazione per Fontanigorda, sempre su SS45. Superato il paese si procede ancora fino alle prime case di Casanova e precisamente all’altezza di una curva con slargo (poco dopo la deviazione per Canfernasca), dove in un piccolo spiazzo si può lasciare l’auto ( 2 posti max.).

Itinerario:

Da Casanova si segue il   su strada che in alcuni tratti è asfaltata ed in altri sterrata. Dopo circa 5 min. si abbandona la strada per svoltare a sinistra su mulattiera un po’ dissestata che in breve sbuca dove termina la strada sterrata. Qui si svolta a sinistra e la mulattiera si restringe a sentiero, che attraversa ora un boschetto. Usciti dal bosco il sentiero procede in ambiente aperto, offrendo così alcuni begli scorci a destra sui monti Roccabruna, Gifarco e Castellofante. Superato un cancello il sentiero costeggia a destra una recinzione e a sinistra delle paretine rocciose fino ad incontrare, in altri 10 min. circa, un rio che forma una graziosa cascata e che bisogna ora guadare. Attraversato il rio si sale in ambiente roccioso fino a guadare un secondo, ma meno consistente, rio. Dopodiché si procede in costante ma mai eccessivamente ripida salita, fino ad attraversare un breve boschetto di faggi, terminato il quale, in 25 min. dal 1° rio e 40 min. totali, ci si ritrova nuovamente in ambiente aperto. Ora si seguono gli evidenti grossi ometti e i , che conducono a costeggiare alcuni dossi di natura erosiva. In breve ci si addentra in un bosco di faggi attraversato da un rio, che bisogna guadare un paio di volte poi, in altri 15 min. circa, si giunge ad un cancello che immette su di una sterrata, che bisogna qui attraversare per riallacciarsi al sul lato opposto. Si sale moderatamente ancora all’interno della faggeta e anche qui bisogna guadare un paio di volte un rio fino ad arrivare, in 10 min. dalla sterrata ed 1 ora 5 min. totali, ad incrociare il sentiero , al Passo Vallersone. Si svolta a sinistra seguendo ora i segnavia ,   solo per un breve tratto, perché dopo poco il si distacca e scende sulla destra e si continua a procedere dritti seguendo i restanti e . Ora in ripida salita all’interno di una fitta faggeta si perviene, in 20 min. circa, ad un pianoro caratterizzato dalla presenza di un bel boschetto di abeti, che va attraversato e, al termine di esso, si risale il pendio erboso finale che conduce, in altri 5 min. ed 1 ora 30 min. totali, in vetta al Monte Montarlone mt. 1500.

Da qui si gode di un bel panorama a 360°: a Ovest sulla catena AntolaCarmo, Alfeo e Lesima, a Nord sulla catena Alpina Centrale e sul vicino Oramala, a Est su Ragola, Maggiorasca, Penna e Aiona e a Sud su Roccabruna, Gifarco e Castellofante.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 1 ora. 

Traccia GPS:      

Galleria fotografica:

Commenti:

Piacevole escursione, anche se a tratti il percorso è un po’ monotono. Indubbiamente, se avessi effettuato questo percorso ad Ottobre quando l’autunno rende le faggete più variopinte, il mio giudizio sarebbe stato sicuramente differente. Bello il panorama di vetta, che spazia dalla catena Antola-Carmo fino ai monti della Val d’Aveto, come anche bello e pittoresco il pianoro ricoperto di abeti poco sotto la vetta. Per il ritorno ho optato sullo stesso percorso d’andata ma volendo è possibile compiere un anello ossia: Dalla vetta del Montarlone si ridiscende fino al punto in cui il quadrato pieno giallo si incrocia con i rombo pieno giallo e pallino pieno giallo e si procede dritti su questi ultimi fino al Passo di Ertola. Qua si svolta a destra e si segue il più giallo che riconduce a Casanova nel punto in cui è iniziato il percorso, concludendo così l’anello.

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