Monte La Nuda mt. 1895 anello da Cerreto Laghi

Il Monte La Nuda è una montagna dell’Appennino Tosco-Emiliano, rientra nel territorio dell’ex Parco del Gigante, ora facente parte del Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, e si trova sul confine tra l’Emilia e la Toscana. Qui propongo un percorso ad anello che permette di raggiungere anche il Lago Padule ed il Lago Lungo.

Dati tecnici:

🏁 Punto di partenza:  Cerreto Laghi mt. 1345

⚠️ Difficoltà:          EE la discesa dalla Sella della Nuda in condizioni invernali (necessarie attrezzature invernali), tutto il resto E

Sviluppo:            12,1 Km

📈 Dislivello:           820 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 5 ore 

📅 Data escursione:     13/03/2022

🚥 Periodi consigliati:   Tutto l’anno

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A12 fino a La Spezia, poi svoltare a destra per Parma su A15 fino ad Aulla. Usciti dall’autostrada si seguono le indicazioni per Fivizzano su SS62 poi su SS63 mantenendosi su di essa attraversando alcune frazioni per poi raggiungere Fivizzano. Dopo il paese si seguono le indicazioni per il Passo del Cerreto e la strada inizia a salire con frequenti tornanti giungendo così al Passo del Cerreto, dove bisogna svoltare a destra e proseguire fino all’inizio di Cerreto Laghi ossia nel rettilineo in corrispondenza dello Stadio del Ghiaccio, punto in cui si può lasciare l’auto nei numerosi parcheggi antistanti.

Itinerario:

Dal parcheggio dello Stadio del Ghiaccio a Cerreto Laghi mt. 1345 circa, si procede in salita su asfalto fino a raggiungere il Lago Cerretano a Cerreto Laghi appunto. Qui ne si costeggia la sponda destra giungendo in breve nei pressi della stazione a valle della seggiovia, punto in cui si volge a destra prendendo a rimontare la pista rossa all’estrema destra, nella fattispecie chiusa per mancanza di neve nel tratto iniziale, altrimenti se in funzione ci si può mantenere al suo margine. La pista alterna tratti molto ripidi ad altri con pendenza più contenuta conducendo poi alla stazione mediana della seggiovia, in 1 ora totale. Mantenendosi sempre a destra su quella che dovrebbe essere una pista, che al momento risultava non battuta e quindi non utilizzata, si rimonta il ripido pendio che porta a rasentare una delle piste invece in funzione. Ove il pendio spiana leggermente bisogna svoltare a destra e prendere a salire una ripa che fra radi alberi e bassi arbusti in breve conduce ad un sterrata poco sotto alla cresta, sterrata che andiamo ora a seguire verso sinistra puntando al vicino casottino d’arrivo dell’ultimo tronco della seggiovia posta alla base del cupolone sommitale del Monte La Nuda, in altri 35 min. circa. Poco prima di raggiungerla bisogna piegare a destra andando così a risalire una rampa che conduce al filo di cresta o in alternativa si può direttamente compiere un diagonale verso sinistra, le due vie si uniscono comunque dopo poco. Da qui con un’ultima breve rampa si perviene in breve sulla vetta del Monte La Nuda mt. 1895, in altri 5 min. e 1 ora 40 min. totali, dove risiede una particolare struttura in muratura dall’aspetto fatiscente che pare essere stata una vecchia stazione radio militare in disuso.

Panorama molto limitato da foschie e nuvole ma con cielo terso si sarebbe visto a Nord Monte Ventasso, a Nord-Est Pietra di Bismantova, a Est Monte Cavalbianco, Cusna, Prado, a Sud-Est Monte Giovo, Rondinaio e la vicina Cima Belfiore, a Sud le Apuane dalla Pania Secca al Monte Sagro, a Ovest Alpi Liguri, Marittime e Appennino Ligure, a Nord-Ovest Monte Sillara, Monte Alto, Alpe di Succiso e Monte Casarola.

Piegando ora verso Sud-Ovest si percorre il crinale, seguendo ora il segnavia 00, che digrada aggirando alcuni dossi fino a raggiungere la Sella della Nuda mt. 1835, in 10 min. dalla vetta, insellatura con palina dove si trascura il sentiero 94 con percorso in cresta (per EE) e si volge invece a destra seguendo ancora il sent. 00 con indicazioni per il Bivacco Rosario. Si discende pertanto il canale inizialmente ripido ma che gradualmente diviene più ampio e meno pendente, per poi attraversare quella che una volta era una morena glaciale nell’anfiteatro del Vallone dell’Inferno fino a giungere ad un pianoro ai margini del bosco ove piegando leggermente a destra in breve si approda al Bivacco Rosario mt. 1613, in 35 min. e 2 ore 25 min. totali. Tornati quindi al pianoro riprende la discesa sempre seguendo i segnavia del 00 (e alcuni bolli viola) entrando così in una rada faggeta. Con numerosi tornantini si perviene poi ad un bivio, in altri 20 min. circa, dove vanno bene entrambi i sentieri e permettono comunque di concludere l’anello. A sinistra il 96 con indicazioni per la Casa Cantoniera consente di effettuare un più ampio anello raggiungendo anche i laghi Padule e Lungo, mentre mantenendosi a destra ancora sul 00 si raggiunge più direttamente Cerreto Laghi. Io ho scelto la prima ipotesi. Il sentiero 96 porta quasi subito a guadare un piccolo rio quindi con leggera risalita si attraversa una piccola radura ed una modesta pietraia per poi tornare a scendere all’interno di una fitta faggeta. Giunti a circa 1220 mt. di quota si perviene ad un bivio, in altri 50 min. dal precedente, dove si trascura a destra un sentiero con segnavia per il Passo Crocetta e si continua a sinistra sempre sul 96. Il sentiero, dopo alcuni saliscendi, diviene sterrata ed in breve conduce su asfalto in corrispondenza della Casa Cantoniera mt. 1140, in altri 10 min. e 3 ore 45 min. totali, punto in cui bisogna piegare a destra e procedere su strada in moderata salita per qualche decina di metri deviando poi a destra sul 96A che discende all’interno di un’abetaia fino nei pressi del Rio Rosaro, che però non va attraversato deviando invece poco prima di esso a sinistra in corrispondenza di un pannello illustrativo. Il sentiero in moderata salita conduce sulla sponda occidentale del Lago Padule mt. 1170, in corrispondenza del suo sbarramento, in altri 10 min. circa. Deviando qui a sinistra il sentiero risale fino a raggiungere nuovamente l’asfalto ma senza nemmeno toccarlo in quanto si devia subito a destra seguendo una mulattiera riportante sempre segnavia 96A (e alcuni bolli verdi) che con qualche saliscendi porta nelle vicinanze del Lago Lungo (dal sentiero non visibile). Non vi sono indicazioni e per arrivarvi bisogna svoltare a sinistra nel bosco raggiungendo una recinzione di griglie metalliche e filo spinato che circonda ampiamente tutto il lago, ma senza alcun cartello di divieto. Pertanto, trovata una debolezza della recinzione, ne ho approfittato per fare una breve divagazione per visitare il sottostante Lago Lungo mt. 1190, in altri 15 min. dal Lago Padule. Tornati a ritroso si continua sul sentiero che dopo una breve risalita giunge ad un non evidente bivio, dove bisogna comunque mantenersi a sinistra approdando così su asfalto, punto in cui si trascura a sinistra il 00 verso il Passo Cerreto ed il 679 per il Lago Pranda, piegando invece a destra in salita su starda giungendo dopo poche decine di metri ad una curva denominata Passo del Gatto (o Passo della Crocetta) mt. 1260 nelle vicinanze del Ristorante Albergo Belvedere, in altri 20 min. e 4 ore 30 min. totali. Bisogna ora seguire la sterrata pianeggiante che attraversa la piccola frazione Crocetta e percorrerla per circa 300 metri quindi, superata una recente costruzione gialla, va abbandonata la sterrata seguendo a sinistra il sentiero 649E con indicazione per Cerreto Laghi. Questo si addentra in una rada faggeta ed in moderata salita conduce a rasentare le recinzioni di un Camping, in altri 10 min. circa, procedendo poi pressoché parallelo alla sottostante Strada Provinciale incontrando quindi un bivio, dove si trascura a destra la deviazione sul 649A per il Bivacco Rosario (sentiero dal quale saremmo arrivati se avessimo effettuato l’anello breve) e si continua ancora dritti. Dopo circa  400 metri si approda su di una sterrata in corrispondenza delle prime costruzioni di Cerreto Laghi, sterrata che dopo altri 20 metri circa va abbandonata deviando a sinistra in discesa. Seguendo sempre i segnavia e i bolli verdi si sbuca al margine dello Stadio del Ghiaccio ed in breve si discende su asfalto in corrispondenza di una fontana e del parcheggio, concludendo così l’anello, in altri 20 min. e 5 ore totali. 

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Dopo due mesi di stop torno a camminare in montagna dove consente il meteo, ma non dove in realtà avrei voluto. Percorso di andata che si svolge su piste da sci per nulla interessante mentre quello del ritorno nel Vallone dell’Inferno apprezzabile nonché dall’aspetto alpino. Giunti al bivio 00/96, essendo abbastanza presto, ci siamo poi fatti ingolosire ed abbiamo allargato l’anello dirigendoci verso la Casa Cantoniera per potere visionare anche il Lago Padule, non molto interessante, ed il Lago Lungo, piccolo ma grazioso anche se recintato. Belle le visuali sul Gendarme e, come panorama, poco altro. Gita nel complesso piuttosto semplice anche se, in inverno con neve o ghiaccio, non bisogna assolutamente sottovalutare la discesa dalla Sella che va effettuata con la giusta attrezzatura vista la pendenza.

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