Monte Croce (o Monte Brun) mt. 2895

Il Monte Croce (o Monte Brun) è una montagna delle Alpi Pennine, situata nella parte terminale della Val d’Ayas a ridosso del Gran Tournalin, in Valle d’Aosta. Indubbiamente una vetta secondaria ma che offre un eccezionale panorama essendo balcone naturale sul Rosa ed il Cervino. Qui descrivo un percorso ad anello con partenza da Saint Jacques, decisamente semplice fino al Colletto di Nana ed un po’ meno da questo alla grossa malga in radura in quanto su traccia non segnata, ripida e tortuosa nella prima parte, un po’ evanescente nella seconda parte e totalmente assente nella parte terminale. Indubbiamente utile in questa parte la traccia GPS.

🏁 Punto di partenza: Saint Jacques a mt. 1685 circa

⚠️ Difficoltà:          EE dal Colletto Nanaz all’Alpe Croues, tutto il resto E

Sviluppo:            15,5 Km

📈 Dislivello:            1400 Mt. circa

⏱️ Tempi:                    Giro ad anello totale 6 ore 5 min.

📅 Data escursione:      24/10/2021

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, quindi su A26 fino a Santhia e A5 fino a Verres. Usciti dall’autostrada ad una rotonda si segue la seconda uscita in Via Caduti per la Libertà e, seguendo le indicazioni per la Val d’Ajas, si procede su SR45 che risale la valle superando i paesi di Challand Saint Victor, Challand Saint Anselme, Brusson, Periasc, quindi Champoluc. Questo va attraversato e superato proseguendo sempre su SR45 fino a Saint Jacques, dove nello slargo nei pressi della chiesa si può lasciare l’auto negli spazi appositi.

Itinerario:

Da Saint Jacques si procede su asfalto superando la graziosa chiesetta e raggiungendo subito la deviazione a destra da trascurare per l’Alta Via n.1, per il Col Pinter, ed il sent. 9 per Resy, continuando ancora su asfalto per pochi metri ossia fino ad un ponte sul torrente Evançon ove si incontra un nuovo bivio. Qui si trascura la strada che procede dritta con indicazioni per i sent. 6,7 e 8 e si svolta invece a sinistra, andando ad attraversare quindi il ponte, seguendo le indicazioni per l’Alta via n.1, per il Colle di Nana, il 4 per il Monte Roisetta e 4A per il Refuge Grand Tournalin. Oltrepassato il ponte dopo pochi metri su asfalto inizia a destra il vero e proprio sentiero che si inerpica su di un pendio erboso andando a raggiungere Pelioz, che va attraversato passando fra le case per poi volgere a sinistra ed addentrarsi in un rado lariceto uscendone in corrispondenza dei pascoli sottostanti gli chalets di Le Droles. Qui si svolta bruscamente a destra e su mulattiera si perviene al pianoro erboso con edicola votiva dell’Alpe Croués mt. 1870, in 20 min. circa, punto in cui arriveremo al ritorno chiudendo l’anello. Mantenendosi a sinistra della costruzione e seguendo sempre i segnavia Alta via n.1, 4 e 4A ci si addentra nuovamente in un lariceto ed in breve si inizia a prendere quota rapidamente andando a rasentare il Torrent de Nannaz e risalendolo lungo la sua sinistra orografica fino a sbucare dopo circa 400 metri su di una carrareccia. Questa va percorsa verso sinistra solo per alcune decine di metri per poi immettersi nuovamente sul sentiero che riprende a destra in corrispondenza di un ponticello. Si risale un breve tratto di boschetto per poi sbucare in un’ampia zona adibita a pascoli e con ulteriore modesta risalita si giunge all’Alpe Nannaz Inf. mt. 2034 (fonte), in altri 20 min. e 40 min. totali. Qui io ho fatto una modesta deviazione, non necessaria, per andare a vedere un minuscolo laghetto poco più in basso e che comporta 10 min. circa e 500 metri di sviluppo in più. Dall’Alpe si risale procedendo a sinistra fino a giungere ad una malga dove, seguendo le indicazioni sul terreno, ci si mantiene ancora a sinistra per circa una settantina di metri per poi, oltrepassato un ponticello, deviare a destra sul sentiero che costeggia il Torrent de Nannaz sulla sua destra orografica. Dopo poco, all’interno di un rado lariceto, si trascura la deviazione a sinistra per il 3F e ci si mantiene dritti ancora sul Alta via n.1, 4 e 4A. Dopo aver attraversato un ponticello il legno si costeggia ancora il torrente addentrandosi nel vallone alle pendici della Becca di Nana per poi iniziare a rimontare un costone erboso sulla destra giungendo così all’Alpe Tournalin Inf. mt. 2278, in 45 min. e 1 ora 35 min. totali. Dopo una breve risalita si intercetta una strada sterrata che va seguita solo per un breve tratto ritornando dopo poco a percorrere il sentiero in moderata salita andando poi a rasentare un grazioso casottino. Oltrepassato il casottino il sentiero prende a salire con decisione oltrepassando alcuni dossi erbosi fino a raggiungere il Rifugio Grand Tournalin mt. 2535, in altri 35 min. e 2 ore 10 min. totali. Qui io ho optato per una deviazione, infatti ho abbandonato momentaneamente il sentiero principale per seguire a destra un sentierino che, volgendo ad Est, dopo circa 350 metri conduce ad un laghetto (in buona parte asciutto al mio passaggio), in 10 min. dal rifugio. Da questo o si ritorna a ritroso al rifugio oppure, puntando verso Nord, si può rimontare un pendio di erba e roccette andando così ad intercettare nuovamente, dopo circa 250 metri, il sentiero 4 a monte del rifugio. Tra distese prative e pascoli si prende quota andando a raggiungere un balcone erboso dal quale si può ammirare il Castore, i Lyskamm e la Punta Dufour. Procedendo ora in piano o moderata discesa ci si mantiene al di sopra della conca sede dei Laghi Croce (vi scenderemo al ritorno) per poi prendere a salire il ripido pendio che culmina al Colle Croce mt. 2800, in altri 50 min. dal laghetto. Abbandonando il sent. 4, che conduce al Monte Roisetta, si svolta a destra su traccetta che rimonta l’ampia cresta detritica approdando così senza grossi problemi in vetta al Monte Croce mt. 2895, in circa 15 min. e 3 ore 25 min. totali.

Panorama a Nord Gobba di Rollin e Breithorn, a Nord-Est Roccia Nera, Polluce, Castore, Liskamm, Pyramide Vincent, Monto Rosso di Verra e Palon de Resy, a Est Corno Bianco, Monte Rothorn, Testa Grigia, a Sud-Est Corno Vitello, Punta Valfredda, Monte Nery, Corno Bussola, a Sud Rosa dei Banchi e Mont Glacier, a Sud-Ovest Becca di Nana, Gran Paradiso, La Grivola, Becca Trecaré, a Ovest Petit e Gran Tournalin, a Nord-Ovest Monte Roisettaz, Dent d’Herens, Dent Blanche, Cervino e Ober Gabelhorn.

Per la discesa si può compiere a ritroso lo stesso percorso o effettuare un anello, non prima però di aver effettuato una deviazione al meraviglioso Lago Verde mt. 2721 discendendo dal colle sul sent. 4, deviazione che comporta 30 min. circa. Dopo aver visionato il lago e ritornati al colle, in 4 ore 5 min. totali, si discende sul sentiero già percorso all’andata per poi abbandonarlo e puntare al primo Lago Croce mt. 2586, oltre il quale, puntando poi verso Est e dopo aver rasentato un secondo piccolo laghetto, si risale di qualche metro fino ad intercettare una nitida traccetta che in maniera piuttosto ripida conduce al Colletto Nana mt. 2647, piccolo intaglio erboso fra il Monte Croce ed il Palon di Nana, in 35 min. dal Colle Croce. Dal colletto bisogna proseguire seguendo un sentiero estremamente ripido e tortuoso e in alcuni punti un po’malconcio in quanto franato (da effettuare con attenzione) che conduce ad un piccolo ripiano sottostante che va attraversato, quindi ritorna molto ripido ed evidente fino ad un rudere, in 35 min. dal colletto. Oltrepassato il rudere la traccia tende un po’ a perdersi fra la vegetazione ritornando poi nuovamente evidente poco sotto. Con alcune svolte si perde quota velocemente entrando in un rado lariceto per poi digradare fino ad intercettare una sterrata che va seguita verso destra ma solo per una trentina di metri, abbandonandola svoltando a sinistra. In teoria qui avrebbe dovuto esserci un sentierino, ma in realtà vi è solo una vaga traccia infrascata fra alberi abbattuti dove risulta difficile seguire un vero e proprio percorso. Diciamo comunque che scendendo mantenendo grossomodo la stessa direzione (Est) cercando i punti con vegetazione più diradata si raggiunge una radura erbosa in corrispondenza di una grossa malga, l’Alpe Sapien, in altri 25 min. circa. Qui si intercetta una sterrata che va ora seguita per circa 250 metri incontrando così un bivio di sterrate, punto in cui si trascura quella di destra in salita e ci si mantiene su quella di sinistra che in discesa con qualche tornantino giunge nei pressi dell’ Alpe Croués. Qui si abbandona la sterrata, che conduce a Blanchard, per discendere su prati per pochi metri fino alla malga, in altri 10 min. circa dalla precedente, dove si intercetta in sentiero dell’andata che va seguito fedelmente fino al parcheggio di Saint Jacques, in 15 min. e 6 ore 5 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Escursione molto bella e semplice a questa vetta poco conosciuta ma dal panorama superlativo sul massiccio del Rosa e sul Cervino. Percorso decisamente gradevole e sempre molto panoramico. Indubbiamente grazioso il Lago Croce (l’unico di questi non asciutto), ma il valore aggiunto a questa gita è stato di sicuro la visione del Lago Verde, particolare per i suoi contorni arancioni e con il Rosa che vi si specchia. Il percorso del ritorno, malgrado consenta di effettuare un anello e riduca notevolmente lo sviluppo finale, ha aggiunto ben poco e diciamo che non desta in condizioni proprio ottimali.

 

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