Monte Bano mt. 1035

Il Monte Bano è una montagna dell’Appennino Ligure, situata sullo spartiacque tra la Valle Scrivia e vallone del Rio Noci, suo tributario. Si presenta come una montagna impervia e slanciata, dai fianchi particolarmente ripidi, e culmina con due cime: la cima ovest è un cono di erba, rocce e boscaglie che costituisce il punto culminante, mentre la cima est è più massiccia ed allungata, ed è di poco più bassa ma evitata dai percorsi segnalati. I boschi di castagno che ne ricoprono i fianchi sono stati fino ad oltre la metà del XX secolo fonte di reddito e nutrimento per gli abitanti dei numerosi villaggi, oggi in gran parte abbandonati, presenti nella zona come Brugosecco, Montebano, Camponevoso, Noci e altri ancora.

🏁 Punto di partenza: Montoggio Loc. Carpi Superiore mt. 500 circa

⚠️ Difficoltà:          E

Sviluppo:          

📈 Dislivello:           550 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 1 ora 20 min. – Ritorno 40 min. – Totale 2 ore

📅 Data escursione:     11/03/2009

🚥 Periodi consigliati:   Autunno, Inverno e inizio Primavera

🔎 Valutazione:         ⭐

Accesso:

Dalla Val Bisagno si procede fino ad arrivare in Via Pedullà. Qui si svolta a sinistra su ponte ed ora si svolta a destra. Si continua dritti per poco, fino a svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Creto su SP13 che sale con frequenti tornanti superando San Siro di Struppa e poi Aggio. Con ancora qualche tornante si arriva a Creto. Si procede sempre sulla strada principale che attraversa i paesini Acquafredda e poi Tre Fontane per poi scendere verso Montoggio. Ad uno stop si svolta a destra e dopo essere entrati in Montoggio si svolta a destra su una stradina che porta con qualche curva alla Loc. Carpi Superiore, dove in un ampio spiazzo si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Da Carpi Superiore mt. 500 circa, in corrispondenza delle ultime case, dove termina anche l’asfalto, ci si mantiene a destra seguendo i e procedendo su strada cementata prima e poi su sentierino che si addentra subito in un rado boschetto. Inizialmente vi è un’alternanza di tratti nel bosco ad altri fra piccole distese prative, per poi addentrarsi definitivamente nel fitto del bosco in moderata salita. Giunti intorno ai 600 mt. di quota bisogna guadare un rio e immediatamente dopo aggirare una grossa frana che ha spazzato via un tratto del sentiero originario. Qui è stato provvidenzialmente risegnato un sentiero che sale a destra piuttosto verticale, ma ben attrezzato con canaponi che permettono di aiutarsi in questo tratto ripido e su fondo fangoso. In breve ci si riallaccia al sentiero originario che ora con ripetuti tornantini prende quota raggiungendo così, in 35 min. dal guado e 55 min. totali, il crinale, dal quale è finalmente possibile godere di un po’di panorama perlomeno verso Sud con l’Alpesisa che domina il Lago di Val Noci e sulle Alpi Liguri. Qui vi è un crocevia di sentieri e tracce dove bisogna piegare a sinistra, trascurando la traccetta in piano che conduce ai ruderi di Case Montebano, per seguire invece il sentiero contrassegnato sempre con che sale ora piuttosto ripido su crinale erboso, con qualche sporadico e scolorito , proveniente da Tre Fontane. Dopo un primo strappo abbastanza ripido nel rado bosco il sentiero spiana in un punto privo di alberi che permette di ammirare un panorama ancor più ampio. Oltre questo tratto il sentiero piega leggermente a sinistra mantenendosi poco sotto al crinale nel versante settentrionale della cresta in moderata salita fino ad incontrare un bivio. Qui, in corrispondenza di un’indicazione scritta su pietra “Bano” con freccia, bisogna trascurare a sinistra una traccetta che procede dritta ed evidente, per piegare invece bruscamente a destra seguendo appunto l’indicazione. Il sentiero si porta ora nel versante meridionale uscendo dal bosco e giungendo in breve ad uno spallone dove bisogna svoltare bruscamente a sinistra e risalire il ripido pendio finale giungendo in 25 min. dal crinale e 1 ora 20 min. totali in vetta al Monte Bano mt. 1035.

Panorama a Nord-Est Legna`, Antola, Cremado, Duso, Prela`, a Est Oramala, Montarlone, Maggiorasca, Aiona, Lavagnola, Caucaso, a Sud-Est Candelozzo, Bado e Croce dei Fo` , a Sud Fasce e Alpesisa, a Sud-Ovest Alpi Liguri dal Saccarello al Mondole` , Argentera, Reixa, Bric del Dente, Monviso, Monte Poggio, Figne e Leco, a Nord-Ovest Gran Paradiso, Gran Combin, Cervino e Rosa.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 40 min. circa.

Galleria fotografica:

Commenti:

Da come era infrascato il sentiero ad inizio percorso mi fa pensare che non sia molto frequentato. Abbastanza anonima e noiosa la salita fino allo svalico, poi sicuramente più varia e panoramica.

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