Monte Averau mt. 2648

Il Monte Averau (talvolta anche detto Nuvolau Alto, Aeròu in ladino) è una montagna delle Dolomiti, la più elevata del Gruppo del Nuvolau. Qui propongo un percorso ad anello con partenza dal Pian dei Menis.

🏁 Punto di partenza:  Ex Casa Cantoniera sopra a Pian dei Menis mt. 1972

⚠️ Difficoltà:          EEA attrezzatura da ferrata

Sviluppo:           

📈 Dislivello:           

⏱️ Tempi:              Giro ad anello totale 3 ore 30 min.

📅 Data escursione:      09/08/2011

🚥 Periodi consigliati:    Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐

Itinerario:

Dal parcheggio nei pressi della ex Casa cantoniera si discende su asfalto per circa 50 metri, intercettando così una traccetta che conduce al sottostante Pian dei Menis mt. 1972, dove si trascura subito la deviazione a destra sul 424, verso il Passo Falzarego e Col Gallina, e si procede invece dritti attraversando un paio di passerelle in legno per superare dei piccoli rii che attraversano il pianoro. Superate le passerelle si svolta a destra seguendo ora il sent. 440 con i segnavia , che, dopo un breve tratto in piano, svolta a sinistra e si addentra nel bosco di conifere in ripida salita. Dopo circa 40 min. di costante salita si esce dal bosco e si possono così ammirare sulla sinistra le 5 Torri e, dritto a noi, la meta di giornata, il Monte Averau. Ora si procede per un tratto in leggera discesa e falsopiano, per 10 min. circa, quindi si torna a salire fra rocce e detriti in moderata pendenza fino ad arrivare, in altri 15 min. e 1 ora 5 min. totali, ad un bivio. Qui si trascura il sentiero che procede dritto verso il vicino Rifugio Scoiattoli, svoltando invece a destra, sempre sul 440, si seguono le indicazioni per i Rifugi Averau e Nuvolau. Questo ripido sentierino si riallaccia alla sterrata che congiunge il Rif. Scoiattoli col Rifugio Averau, poco prima della ormai evidente Forcella Averau, dove sorge appunto il Rifugio Averau mt. 2416, che si raggiunge in 15 min. dal bivio e 1 ora 20 min. totali. Ora si svolta a destra, dove una palina indica “Ferrata Averau”, su sentierino che taglia in diagonale, con moderata pendenza, il ghiaione alla base delle pareti del Monte Averau. Quindi con qualche tornantino su sfasciumi, si giunge all’attacco della ferrata, in altri 5 min. circa. L’inizio della ferrata è subito verticale ed esposto, ma con frequenti appigli. Dopo questo primo breve salto si incontra un bivio di ferrate (vanno comunque bene entrambe, in quanto si ricongiungono immediatamente). Andando a sinistra si giunge ad un semplice camino, attrezzato con gradini metallici, che si attraversa senza particolari problemi, mentre a destra vi è la variante, che evita il camino e risale un breve tratto verticale con scarsi appigli. Nelle immediate vicinanze dell’uscita dal camino si ricongiungono le attrezzature, si svolta quindi a destra procedendo in piano, con un unico punto leggermente esposto, superato il quale termina il primo tratto della ferrata su di un terrazzino. Si scende di pochi metri ed inizia subito il secondo tratto attrezzato che risale una paretina non molto ripida e poco esposta con parecchi appigli, terminata la quale finisce anche la ferrata ritrovandosi su di un ripiano detritico con già ben visibile la vetta. Il tratto ferrato, senza coda e con passo un po’ spedito (mantenendo comunque la dovuta sicurezza), l’ho percorso in 10 min. circa. Ora ci si mantiene sul lato sinistro del ripiano, seguendo una traccia che prende quota con frequenti tornantini rasentando poi, in altri 5 min. circa, un grosso intaglio panoramico. Poco dopo l’intaglio si incontra un breve e piccolo canalino, che si supera utilizzando le mani, e con ancora qualche tornantino si giunge infine sulla vetta del Monte Averau mt. 2648, in altri 5 min. dall’intaglio e 1 ora 45 min. totali. P

anorama davvero bello a Nord sulle Tofane, Nord-Est sul Cristallo e 5 Torri, ad Est Sorapiss e Antelao, Croda da Lago, Becco di Mezzodì e Laston de Formin, a Sud-Est il Pelmo, Ra Gusela e Nuvolau, a Sud il Civetta a Sud-Ovest in lontananza le Pale di S. Martino, ad Ovest la Marmolada, a Nord-Ovest il Sella, Puez e Odle, Sassongher, Sass Putia, Piccolo Lagazuoi, Lagazuoi Grande e Cima Fanis Sud.

Per il ritorno o si effettua lo stesso percorso dell’andata, oppure, come già effettuato nell’escursione di qualche anno fa al Nuvolau, discesi in circa 35 min. al Rifugio Scoiattoli mt. 2225 si può effettuare un anello seguendo le tracce di sentiero che passano alla base dei piloni della seggiovia, in ripida discesa, arrivando poi, in 50 min. circa, al Rifugio Bain de Dones mt. 1889 (oppure se si è stanchi si può prendere direttamente la seggiovia). Qui, nei pressi di una fontanella, si svolta su sentiero 424 che, in moderata salita fra boschi ed acquitrini, conduce al Pian dei Menis, in altri 20 min. e 3 ore 30 min. totali. 

Galleria fotografica:

Commenti:

Bella montagna, estremamente panoramica sui vari gruppi dolomitici malgrado la sua altitudine sia tutt’altro che ragguardevole. La ferrata è piuttosto breve e presenta qualche difficoltà esclusivamente nel tratto iniziale, tutto il resto è decisamente semplice, specialmente se al bivio si sceglie la variante di sinistra (camino). Nei pressi del Rifugio Scoiattoli esiste il sentiero di Guerra con illustrazioni e spiegazioni delle varie trincee e postazioni, merita di sicuro una visita.

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