Monte Aiona mt. 1701 anello dal Lago delle Lame

Il monte Aiona è una montagna dell’Appennino ligure, si trova sullo spartiacque Ligure-Padano al confine tra la valle Sturla (a sud) e la Val d’Aveto. La sua sommità si presenta come un vasto altopiano, sul quale sorgono tre distinte vette, quella principale, l’Aiona Nord e l’Aiona Sud. Qui propongo un percorso ad anello con partenza dal Lago delle Lame che tocca tutte e tre le vette.

🏁 Punto di partenza: Lago delle Lame mt. 1056

⚠️ Difficoltà:          F un breve passaggio per il Cerighetto e la cresta per l’Aiona Nord, E tutto il resto

Sviluppo             16,3 km

📈 Dislivello:           900 mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 6 ore 40 min.

📅 Data escursione:      28/02/2020

🚥 Periodi consigliati:    Tutto l’anno

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova seguire la SS45 che procede in direzione di Bargagli. Prima di Bargagli, ad una rotatoria, bisogna svoltare a destra seguendo le indicazioni per Ferriere e Chiavari, entrando subito in galleria che porterà in Val Fontanabuona. Oltre la galleria inizia una lunga discesa che conduce ad un bivio dove ci si mantiene a destra procedendo su SP225 superando svariati paesi tra i quali Gattorna, Ferrada e Cicagna fino a Monleone, dove si svolta a sinistra su SP23 seguendo le indicazioni per Santo Stefano d’Aveto, Favale e  Lorsica. La strada un po’ strettina risale il vallone superando alcune frazioni, quindi Favale di Malvaro, oltre il quale inizia a salire in maniera abbastanza decisa compiendo numerosi tornanti fino al raggiungimento del Passo della Scoglina. Oltrepassato il passo si procede dritti per SP56 che in maniera più scorrevole attraversa alcune piccole borgate come Sbarbari, Calzagatta e Priosa, oltre la quale, poco dopo, si giunge ad uno stop, dove bisogna svoltare a sinistra su SP586. Questa conduce dopo alcuni km a Rezzoaglio che va superata mantenendosi sulla strada di destra in salita, ora SP654, che dopo alcuni km lambisce Cerro e poi attraversa Magnasco. Oltrepassato il paese si procede ancora per circa 300 metri, poi si devia sulla stradina di destra con indicazione per il Lago delle Lame, che va seguita per 2,7 km ossia fin dove finisce l’asfalto negli spiazzi in prossimità dell’Albergo Lago delle Lame.

Itinerario:

Dallo spiazzo nei pressi dell’Albergo Lago delle Lame mt. 1056 si procede costeggiando il Lago delle Lame passando proprio davanti all’ingresso dell’albergo seguendo le indicazioni per l’A1 (Anello del Cereghetto) e segnavia (Cascata Ravezza). Procedendo su mulattiera in moderata discesa si perviene in breve ad un bivio con indicazione a destra per il Monte Aiona da trascurare continuando ora su sterrata in discesa oltrepassando una catenella. Trascurando anche altre deviazioni ci si mantiene sempre sulla sterrata principale che perde quota fino al guado del Torrente Rezzoaglio, in 20 min. circa. Ora la sterrata prende a salire e raggiunge in breve un bivio di sterrate, dove ci si mantiene su quella di destra che in breve va abbandonata per seguire una mulattiera a destra delimitata da muretti a secco. Questa, riportante sempre segnavia , procede verso Sud-Est per circa 600 metri raggiungendo il bivio per la Cascata Ravezza a destra, in altri 20 min. circa, deviazione che merita di essere fatta e che in circa 5 min. conduce alla bellissima cascata, che si può ammirare da un punto panoramico con panchina oppure scendervi alla sua base su traccetta. Dalla panchina o si ritorna al bivio oppure, come ho fatto io, si segue una traccetta, a tratti un po’evanescente, che si stacca in salita e procede grossomodo verso Sud-Est andando così ad intercettare più a monte la mulattiera precedentemente abbandonata, in 15 min. dalla cascata ed 1 ora totale. In breve la mulattiera termina all’interno della faggeta e si procede su traccia stando attenti a rintracciare sugli alberi le scritte A1 puntando comunque più o meno sempre verso Sud-Est fino ad intercettare il sent. proveniente a sinistra da Villanoce. Bisogna seguire i segnavia e A1 ora in salita più accentuata sempre all’interno della fitta faggeta poi, dopo aver attraversato alcuni piccoli rii, diviene decisamente più evanescente e difficile da seguire, o perlomeno io non ci sono riuscito, perdendo la traccia per un lungo tratto e ritrovandola con l’aiuto del GPS (diciamo che in generale bisogna puntare grossomodo verso Sud-Sud-Est). Dopo una rampa piuttosto ripida si incrocia una traccia che taglia il pendio orizzontalmente, punto in cui, in corrispondenza di una palina che indica Villanoce nella direzione dalla quale arriviamo, bisogna svoltare a sinistra in piano, seguendo sempre i  e A1, in 1 ora 10 min. dalla mulattiera e 2 ore 10 min. totali. Compiendo ora un traverso a mezzacosta in falsopiano fra rado lariceto per circa 350 metri si perviene in prossimità del Passo Cerighetto mt. 1470, che si raggiunge piegando leggermente a destra per circa 50 metri, in altri 10 min. circa, riconoscibile per l’arrivo della sterrata proveniente dal Re di Coppe. Dal passo, svoltando bruscamente a sinistra si risale il ripido pendio boscoso seguendo alcuni segnavia tricolori della FDR (Foresta Demaniale Regionale), puntando grossomodo verso Nord-Ovest e giungendo così alla base del castello roccioso sommitale, che si supera con alcuni semplici passaggi su roccette, I°. Oltrepassato questo punto si attraversano i prati sommitali raggiungendo in breve l’ometto di vetta del Monte Cerighetto mt. 1522, in 10 min. e 2 ore 30 min. totali. Tornati al passo si procede a ritroso ancora per poco di più di 100 metri, punto in cui diparte sulla sinistra un canalino non molto ripido (o quantomeno un po’ meno ripido rispetto all’attacco nei pressi del passo), che va risalito e conduce sulla cresta Nord del Monte Aiona. Questa va seguita grossomodo sul filo fra terra e roccette raggiungendo la sommità di un dossetto di massi accatastati dal quale si discende di pochi metri, nuovamente su fondo di terriccio fino ad un nuovo tratto roccioso, che va aggirato seguendo una traccetta sulla destra e che conduce a risalire un ripido ma breve canalino, al termine del quale terminano anche le asperità e si procede su comodo pendio fino ad una croce metallica. Si procede ancora per qualche decina di metri in salita fino al raggiungimento della piccola croce in legno in vetta al Monte Aiona Nord mt. 1695, in 1 ora 10 min. circa dal Monte Cerighetto. Da qui piegando a destra e puntando perlopiù a Sud dapprima in leggera discesa e poi in moderata salita si perviene, in altri 20 min. e 4 ore totali, in vetta al Monte Aiona mt. 1701.

Panorama a Nord Roncalla e Maggiorasca, a Est Monte Penna e Appennino Tosco-Emiliano, a Sud-Est Monte Gottero con dietro le Apuane, a Sud Porcile, Zatta, Corsica, Aiona Sud, a Sud-Ovest Monte di Portofino, Ramaceto, a Ovest Monte Caucaso, Alpi Liguri e Monviso, a Nord-Ovest Antola, Carmo, Alfeo, Montarlone, Lesima e Oramala.

Dalla vetta principale, spostandosi sull’altopiano cercando di seguire alcuni paletti in legno, puntando verso Sud, si perviene in altri 10 min. sulla vetta del Monte Aiona Sud mt. 1684, propaggine meridionale del complesso, dal quale si ha una visuale aggiuntiva verso il mare ed il sottostante Lago di Giacopiane. Dalla vetta si discende puntando verso Nord-Ovest andando ad intercettare il sentiero , e (io in realtà prima ho raggiunto un’elevazione senza nome, non necessaria) che si segue a sinistra giungendo in breve ad un pianoro chiamato Cian de Pumme. Qui io ho fatto una breve deviazione non necessaria a sinistra fra gli alberi fino al Poggio delle Lame mt. 1622, deviazione che comporta si e no 5 min. totali. Tornati al Cian de Pumme si procede ancora sul sentiero che punta ora decisamente verso Nord-Ovest in discesa all’interno di una fitta faggeta giungendo così al Passo Pre de Lame mt. 1508, in altri 40 min. dall’Aiona Sud e 4 ore 50 min. totali. Qui si trascura a sinistra l’ che conduce al Passo delle Lame, il che scende al Lago di Giacopiane e si procede dritti sul solo con indicazione per Magnasco, sempre all’interno della faggeta che in altri 15 min. conduce ad un bivio in corrispondenza di un pannello illustrativo con cartina. Vanno bene entrambe le soluzioni e conducono entrambe al Lago delle Lame….Io ho deviato a sinistra seguendo il sentiero contrassegnato da A2 e A3, trascurando invece il sentiero che continua dritto contrassegnato da segnavia A1 e A3, ma a posteriori, vedendo come è segnato il sentiero effettuato e quanto tempo fa perdere il cercare una possibile traccia, sarebbe stato sicuramente più conveniente rimanere sul meglio segnato (se non avessi avuto una traccia GPS avrei avuto dei seri problemi a trovare il giusto percorso). Il sent. A2 e A3 in breve conduce ad un bivio, dove si trascura a destra la deviazione per il “Re della Foresta” (un grosso faggio secolare) e si procede ancora dritti compiendo un lungo traverso fin quando si perviene ad un nuovo bivio, dove si continua a seguire il A2 che procede dritto e si trascura invece l’A3 che conduce in salita ad intercettare l’. Ora si attraversa un’abetaia rasentando un casottino della forestale, punto in cui si intercetta una sterrata a destra ora da seguire. Dopo un paio di curve si rasenta la Pozza della Polenta e da qui, sempre in abetaia puntando verso Nord, si perviene ad un altro casottino in legno ricoperto di muschio, nelle vicinanze delle recinzioni che delimitano la zona dei Laghi delle Agoraie, in altri 50 min. e 5 ore 55 min. totali. La sterrata discende costeggiando le recinzioni giungendo poi ad un bivio, dove si abbandona l’A2 e ci si mantiene ancora su sterrata sulla destra in moderata discesa compiendo ora un semicerchio verso sinistra approdando così ad un nuovo bivio. Qui si trascura la deviazione a sinistra per la Cappelletta e si procede dritti seguendo l’indicazione per il Lago delle Lame, in altri 20 min. circa, sempre su sterrata che ora compie numerosi tornanti. Giunti a quota 1110 mt. si perviene ad un bivio di sterrate, dove malgrado una transennatura, bisogna deviare a destra e con ancora qualche tornante si giunge infine al Lago delle Lame concludendo così l’anello, in altri 25 min. e 6 ore 40 min. totali.     

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Notevole percorso ad anello con molti motivi di interesse. In particolar modo ho trovato molto belle la Cascata Ravezza, la Cresta Nord del Monte Aiona e la visione dell’altopiano innevato col mare sullo sfondo. La segnaletica invece, specie nel tratto dopo la cascata fino al Passo Cerighetto e dal Passo Pre de Lame alla sterrata forestale, lascia molto a desiderare….magari senza neve può essere che la traccia sia meglio rintracciabile, ma con neve ed in quei boschi di faggi dove tutto risulta uguale non è stato per nulla facile capire dove andare. Infatti se non avessi avuto una traccia GPS con me sarebbero sorti molti dubbi e si sarebbe perso ancora più tempo per ritrovare il giusto percorso. Trovata neve piuttosto dura dai 1100 metri in su, dove sono stati necessari fin da subito i ramponi. La cresta Nord nelle condizioni attuali risulta ben percorribile anche se la parte centrale rocciosa sgombra da neve, effettuata con i ramponi, è risultata un po’ delicata….in condizioni diverse è indubbiamente da valutare in base alle proprie capacità.

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