Lac du Grand Méan mt. 2870 e Roc des Pareis mt. 2641 anello da L’Ecot

La Roc des Pareis è una montagna delle Alpi della Vanoise e del Grand Arc nelle Alpi Graie, in territorio francese. Situata poche decine di metri sopra al Refuge des Evettes si presenta come un anonimo panettone erboso. Protagonista dell’escursione è invece il bellissimo Lac du Grand Méan (o Lac Nouveau), lago di fusione dell’adiacente Glacier du Méan. In questa escursione propongo un percorso ad anello da L’Ecot con salita al Lac du Grand Méan e discesa al Lac des Evettes, risalita la Refuge des Evettes e Roc des Pareis e da questo discesa a L’Ecot


🏁 Punto di partenza:   Parcheggio di L’Ecot  – Pont Saint Clair mt. 2042

⚠️ Difficoltà:           EE il tratto dal Lac Du Grand Méan al Lac des Evettes (con un paio di passaggi F nel canalino) su vaghe o inesistenti tracce nella parte alta ed un paio di tratti attrezzati nel Gorges de la Reculaz, tutto il resto E

Sviluppo:             17,4 Km

📈 Dislivello:            1030 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 6 ore

📅 Data escursione:       10/08/2024

🚥 Periodi consigliati:     Da Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐ 🎖️

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria, dove si svolta nuovamente a destra in direzione di Torino sulla A21, che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud, seguendo le indicazioni per Bardonecchia, per poi continuare sulla A32 fino a Susa. Usciti dall’autostrada si seguono le indicazioni per il Colle del Moncenisio su SS25 che sale con numerosi tornanti e, una volta entrati in territorio francese, su D1006 in breve si raggiunge la diga del Lac du Mont Cenis e poi il Col du Mont Cenis dal quale si procede sempre su D1006 scendendo fino al paese di Lanslevillard. Qui si segue per un breve tratto la D115 che attraversa il paese, per poi immettersi nella D902 che percorre la Val d’Arc in direzione del Col d’Iseran, superando i paesi di Bessans e Bonneval sur Arc. Oltrepassato quest’ultimo, in corrispondenza della prima curva nella strada che conduce al Col d’Iseran, bisogna abbandonare la D902 deviando a destra ed immediatamente svoltare nuovamente a destra seguendo la stradina in discesa con indicazione per L’Ecot. La strada porta ad attraversare un ponte e poi, poco dopo, sulla sinistra si incontra un ampio parcheggio gratuito (da qui ogni 45 minuti vi è una navetta gratuita che conduce a L’Ecot). Subito dopo vi è la sbarra automatica dove prendere il biglietto (si paga con carta di credito al ritorno, 1 euro l’ora o 7 euro tutto il giorno) oltre la quale la strada, in moderata salita procedendo parallela al Fiume Arc, conduce dopo circa 3km ai parcheggi di L’Ecot dove lasciare l’auto.  

Itinerario:

Dal primo parcheggio nei pressi di L’Ecot a Pont Saint Clair si trascura subito il sentiero a destra per il Refuge des Evettes (dal quale arriveremo al ritorno) e quello a sinistra per l’Ecot, procedendo invece dritti su sterrata in piano con indicazione anche qui per Refuge des Evettes par le Gorges de la Reculaz. Questa in breve conduce ad un nuovo ampio parcheggio a La Prise d’eau, dove si trascura a sinistra la deviazione per L’Ecot e si procede dritti ancora per il Refuge des Evettes. Attraversando un’ampia distesa prativa si giunge a rasentare il Ruisseau de la Reculaz, quindi si inizia a prendere quota moderatamente su sentierino con    che fra alti arbusti conduce poi al margine del Gorges de la Reculaz, in 45 min. circa. Si percorre quindi il sentiero A. John che con alcune svolte, che in alcuni tratti portano nelle vicinanze di alcuni punti panoramici sul canyon, si perviene poi ad una parete rocciosa gradinata di circa 7/8 metri attrezzata con cavo metallico rivestito da un tubo di gomma, in altri 35 min. circa, al termine della quale segue un tratto camminabile, quindi un nuovo tratto attrezzato con cavo all’interno di una piccola trincea, che conviene aggirare su comoda traccetta sulla destra. Con modesta risalita si perviene ad un bivio a Le Gorges de la Reculaz mt. 2514 in corrispondenza di un piccolo laghetto paludoso, in altri 15 min. circa, dove si trascura la deviazione a destra per il Refuge des Evettes, e si volge a sinistra seguendo l’indicazione per Pont Romain. In breve si discende ad un altro bivio a mt. 2520, dove si trascura la deviazione a destra per L’Ecot (passeremo invece di qui al ritorno) e si continua a sinistra per il Pont Romain che si raggiunge facilmente in moderata discesa, in altri 15 min. ed 1 ora 50 min. totali. Fatta una modesta deviazione ad ammirare il salto della Cascade de la Reculaz, si attraversa l’antico ponte romano sull’azzurro torrente, il Ruisseau des Pareis, (volendo qui una traccia scende alla base del salto della cascata) andando poi ad attraversare la piana al margine delle pareti rocciose sulla sinistra poi, dopo circa 150 metri dal ponte, si approda ad un bivio dove bisogna abbandonare il sentiero che continua dritto in piano e conduce al Lac des Evettes (arriveremo da qui al ritorno) per svoltare invece a sinistra seguendo l’indicazione per il Lac du Grand Méan. Il sentiero inizia a salire con decisione fra rocce montonate poi, puntando ad Est, si rimonta una pietraia alle pendici del Mont Setì fino a raggiungere un punto panoramico sul Lac du Grand Méan a mt. 2870 (poco prima di arrivare a questo punto, fuori sentiero verso la base del Mont Setì, vi sono alcune pozze rosse e verdi che meritano una deviazione). Ora la traccia scende di qualche metro fino a raggiungere la sponda meridionale del lago a mt. 2860, in 1 ora dal ponte, e da qui merita procedere, sempre su evidente traccia, fino al fondo del lago dove questo si incontra con il fondo del Glacier du Méan, in altri 15 min. e 3 ore 5 min. totali. Tornati alla sponda meridionale del lago, se si vuole raggiungere il Lac des Evettes effettuando un anello, bisogna, una volta raggiunto lo spigolo del lago, in altri 15 min. circa, dal quale discende l’emissario, bisogna raggiungere la piana sottostante. Per fare ciò bisogna cercare di seguire gli ometti (ma non sono sicuro che poi il percorso corretto fosse questo perché poi per un po’ non ne ho visti) perché traccia in questo tratto non esiste e, procedendo grossomodo verso Sud, non trovando altra via logica per scendere ho disceso al margine di una paretina che termina con un saltino gradinato di circa un metro approdando così ad un ripiano di detriti ed erbette, punto in cui bisogna puntare a sinistra raggiungendo la sommità di un canalino ove appare un ometto (credo che a questo ripiano si arrivasse da un canalino soprastante ma non mi è chiaro dove ho perso la traccia e come arrivarci), in altri 10 min. dal lago. Bisogna ora discendere con cautela il canalino di sfasciumi mobili che termina poi con un masso incastrato a destra ed un conseguente salto di un paio di metri, per cui conviene mantenersi a sinistra e discendere con attenzione su rocce gradinate e pietrisco fino al termine del canale. Ora su pendio di sfasciumi si punta al torrente sottostante che va seguito in discesa con ovvio percorso incontrando qui numerosi ometti, quindi una traccia via via più evidente digrada fino a raggiungere il Lac des Evettes, in 45 min. dal canalino e 4 ore 15 min. totali. Ora bisogna continuare a scendere seguendo sempre l’evidente traccia che attraversa il Plan des Evettes e riconduce al bivio dell’andata nelle vicinanze del ponte romano, in altri 20 min. circa. Raggiunto il ponte si ritorna al bivio a quota 2520 e si continua dritti seguendo per l’Ecot. Con modesta risalita si rasenta una graziosa pozza e poi si perviene ad un bivio non segnato dove bisogna trascurare a sinistra il sentiero che conduce al Col des Evettes per svoltare invece a destra verso il Refuge des Evettes. Superato un dosso si giunge ad un ripiano sede alcuni dei Lacs des Pareis, 4 o 5 laghetti/pozze dei quali il più grande è decisamente anche il più grazioso. Con breve risalita il sentiero conduce al Refuge des Evettes mt 2594, in altri 25 min. circa, superato il quale bisogna trascurare il sentiero a sinistra che conduce al Col des Evettes e seguire invece la traccia che continua dritta e rimonta il soprastante pendio erboso conducendo facilmente al particolare ometto di pietre a forma di croce in vetta al Roc des Pareis mt. 62641, in 10 min. e 5 ore 10 min. totali. Da qui, puntando a Sud-Ovest procedendo a vista, si perviene al Col des Evettes mt. 2561 in 5 min. circa, dove si trascura il sentiero a sinistra che riporta al ponte romano e si volge a destra seguendo per L’Ecot. Il comodo sentiero, che riporta , discende moderatamente fra distese prative e dopo circa 650 metri conduce ad un nuovo bivio, dove vanno bene entrambe le soluzioni e si ricongiungono poco sotto, a destra il sentiero compie un giro più ampio, mentre a sinistra è più diretto, ripido e scomodo. Una volta ricongiunti in corrispondenza di una nuova palina, si volge a sinistra ed in breve si attraversa il piccolo Ruisseau du Picherse, punto in cui si trascura la deviazione a sinistra per Le Moulinet e si continua dritti per L’Ecot. Ora il sentiero compie un traverso in moderata discesa per meno di 500 metri, incontrando una deviazione a destra senza indicazioni, ossia un taglio del sentiero che compie invece un giro più ampio, in 25 min. dal colle. Questo sentierino scende direttamente con numerosissime svolte su di uno spallone erboso andando poi ad intercettare il sentiero abbandonato in precedenza, quindi si attraversa un boschetto di alti arbusti sbucando infine su di una sterrata a Roche du Planers mt. 2045. Qui bisogna piegare a sinistra e discendere su comodo sentierino che permette di tagliare un ampio tornante della sterrata sbucando al parcheggio e concludendo così il percorso in altri 20 min. e 6 ore totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:


Commenti:

Davvero spettacolare questo lago, che mi ha ricordato il Lago del Miage degli anni ’90 o, fatte le dovute proporzioni, il Perito Moreno della Patagonia. L’intento iniziale era, una volta raggiunto il lago, ritornare al Ponte Romano e risalire all’Ouille du Midi ma, complice il gran caldo di giornata, gli occhi già abbondantemente estasiati dal meraviglioso contesto del Lac du Grand Méane e la poca voglia di risalire di ulteriori 500 metri dopo essere discesi, si è optato per oziare al lago e con calma effettuare l’anello passando per il Lac des Evettes  e raggiungere la modesta vetta della Roc des Pareis, giusto per smarcarne una. Carino anche il Lac des Evettes ed il suo emissario dal colore azzurro e molto bella la Cascade de la Reculaz nonché le varie pozze di colore rosso acceso che contrastano col bianco-azzurro del ghiacciaio nel Lac du Grand Méane. Insomma un luogo assolutamente imperdibile!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *