Giro dei Laghi di Sant’Anna di Vinadio

Classico giro in questo bell’angolo di Alpi Marittime, gradevole itinerario ad anello con susseguirsi di laghi e valichi, con parte di percorso in territorio italiano e altro in territorio francese. Al normale percorso ho aggiunto la deviazione a tre cime accessibili con modeste deviazioni, Cima Tesina, Cime de Souspel e Cima del Lausfer.

🏁 Punto di partenza:  Rifugio Alpino Casa S.Gioachino (Sant’Anna di Vinadio)  mt. 2020 circa

⚠️ Difficoltà:           E

Sviluppo:            12,1 Km

📈 Dislivello:            960 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Giro ad anello totale 4 ore 10 min.

📅 Data escursione:      18/06/2016

🚥 Periodi consigliati:    Da metà Giugno a Ottobre ,l’ideale però e’ Luglio e Agosto

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la  SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo dove, superate un paio di rotatorie, bisogna mantenersi a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20. Usciti dall’abitato si procede su SS21 che percorre la Valle Stura superando i paesi Demonte, Aisone e Vinadio e, circa 800 metri dopo il paese, bisogna svoltare a sinistra su SP255 che passa per Pratolungo, oltre il quale iniziano una serie di tornantini che permettono di prendere quota. La strada risale il vallone verso il Colle della Lombarda ma, dopo circa 13 km, la si abbandona mantenendosi a destra, seguendo le indicazioni per Sant’Anna di Vinadio. Dopo circa 2 km si giunge al complesso facente parte il Santuario di Sant’Anna di Vinadio. Bisogna ora proseguire fino all’ultimo ampio parcheggio, in corrispondenza del Rifugio Alpino Casa S.Gioachino, dove si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dal parcheggio bisogna mantenersi a sinistra del Rifugio puntando verso un’evidente monumento ai caduti con vicina bandiera, che si raggiunge agevolmente. La traccia, priva di segnavia, procede ora puntando decisamente verso Ovest diventando ben presto piuttosto ripida ed esile e sbucando a monte del Lago di Sant’Anna mt. 2167, in 20 min. circa. Questa è in realtà una scorciatoia, per chi volesse invece procedere sul sentiero ufficiale deve, dal parcheggio, scendere su asfalto fino al Santuario per poi, sempre su asfalto, piegare a destra sul P18 fino ad un bivio, dove bisogna piegare a destra sul P19. Ora su carrareccia ex-militare si procede sovrastando la riva settentrionale del lago andando in breve a raggiungere un altro piccolo laghetto. Poco oltre, sulla destra, si stacca una traccia che, risalendo alcuni dossi erbosi, permette di andare a sovrastare (e volendo raggiungere con modestissima deviazione) una conca sede di alcuni specchi d’acqua, in 15 min. dal Lago di Sant’Anna. In breve la traccia si riallaccia alla carrareccia, che conviene comunque tagliare con opportuna traccia che evita i ripetuti larghi tornanti, fino ad approdare al Passo Tesina mt. 2400, in altri 10 min. circa. Sulla destra si stacca una esile traccia che, mantenendosi poco sotto il filo di cresta e risalendo un pendio erboso, permette di raggiungere il cupolone sommitale della Cima di Tesina mt. 2460, in 10 min. dal Passo. Ritornati al Passo Tesina bisogna trascurare il P19, che scende verso Calleri e Bagni di Vinadio, e procedere a sinistra sul P20, seguendo le indicazioni per il Passo del Bue. La mulattiera, con punti alcuni punti intagliati nella roccia, taglia le pendici Nord della Testa Auta del Lausfer, attraversando anche in stagione inoltrata residui nevai che possono diventare piuttosto insidiosi (prestare quindi molta attenzione) fino al raggiungimento di una casermetta, dove si trascura a destra il sentiero P20 per piegare invece a sinistra e risalire il breve pendio detritico che permette di raggiungere, il Col du Saboulé mt. 2460, in 25 min. dal Passo Tesina ed 1 ora 30 min. totali. Ora in territorio francese bisogna seguire la traccia D97 con che, in falsopiano e moderata discesa, conduce agevolmente al bel Lac Superieur du Lausfer mt. 2430, in 25 min. dal Colle ed 1 ora 55 min. totali. Costeggiata la sponda occidentale del lago ed attraversato un modesto rio si raggiunge l’ingresso di un bunker, visitabile con pila frontale o torcia. Ora con breve risalita si approda su un’ampia insellatura erbosa dove hanno sede i ruderi di una casermetta, oltre la quale si può ammirare, e raggiungere con breve deviazione, il primo dei tre Lacs Inferieurs du Lausfer o Lacs Variclés, dal quale si possono ammirare e sovrastare i restanti due (raggiungibili anch’essi su traccia con modesta deviazione), in 10 min. dal Lac Superieur du Lausfer. Volendo raggiungere la Cime de Sespoul (per ammirare i laghi da un’altra angolazione) bisogna costeggiare la sponda occidentale del lago per poi seguire una traccia che, puntando decisamente verso Sud su distesa prativa conduce alle pendici della cima. Quindi con un traverso in moderata pendenza puntando verso Sud-Ovest su pietraia si giunge allo spigolo del monte, punto in cui la traccia piega bruscamente a sinistra e risale il ripido pendio finale fra erba e roccette fino al piccolo ometto di pietre in vetta alla Cime de Sespoul mt. 2486, in 20 min. dal Lacs Variclés e 2 ore 25 min. totali. Procedendo per filo di cresta in direzione Nord-Est, e poi mantenendosi nel versante orientale di essa, si perde quota con qualche zig-zag su vaga traccia che approda in breve ad un colletto, dove diventa decisamente più evidente e si biforca: vanno bene entrambe le soluzioni, quella di sopra conduce ad una centralina meteorologica, l’altra si mantiene qualche metro sotto e la si raggiunge con facile deviazione su sfasciumi. La traccia sovrasta poi il Lac Variclés tagliando le pendici Ovest della Tete de Colle Haute e sbuca sul sentiero con in corrispondenza del Colle del Lausfer mt. 2430, in 20 altri min. circa. Qui, piegando a sinistra è possibile, su comoda ed evidente traccia, raggiungere la Cima del Lausfer mt. 2547, in 10 min. dal Colle e 3 ore 5 min. totali. Una volta ritornati al Colle si procede su ampia mulattiera seguendo il P18 che aggira uno spigolo e in moderata pendenza, attraversando anche un piccolo ponticello/passerella in legno con catena, permette di raggiungere un tratto con alcuni caratteristici spuntoni rocciosi. Oltre questo tratto l’ambiente diventa meno austero e prevalentemente erboso, sempre su comoda traccia che in breve permette di raggiunge il Rifugio Tallone, superato il quale iniziano una serie di ampi tornanti che si possono tagliare seguendo una comoda traccia che conduce al Lago del Colle di Sant’Anna. Seguendo ancora la traccia si taglia ancora un breve tratto per poi sbucare su carrareccia nelle vicinanze del bivio P18/P19, dove bisogna mantenersi a destra e, quasi subito, piegare a destra su traccia che attraversa una distesa prativa costeggiando il masso dell’Apparizione, sbucando poi su asfalto in corrispondenza del Rifugio Anna Bagnis. Ora su asfalto in discesa fino al Santuario e poi con modesta risalita fino al parcheggio, in 1 ora 5 min. dalla Cima del Lausfer e 4 ore 10 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Gita breve e poco faticosa ma molto gradevole, ideale quando si ha solo mezza giornata a disposizione o, come nel mio caso, quando le previsioni danno temporali e pioggia per il pomeriggio (che io comunque non sono riuscito ad evitare). Molto belli tutti i laghi e laghetti, che meritano di essere visti, possibilmente col sole…cosa che a me è riuscita solo parzialmente. Prestare attenzione ad inizio stagione ai residui nevai sui versanti Nord, è opportuno in tali periodi portare i ramponi.

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