Cima Quattro Denti di Chiomonte mt. 2108 anello da S. Antonio di Ramats


La Cima Quattro Denti di Chiomonte è una montagna delle Alpi Cozie, situata in Val Susa sulla cresta che divide il Vallone di Chiomonte dalla Val Clarea e che culmina con la Cima del Vallone. Qui propongo un percorso ad anello con salita per la Via Normale da Sant’Antonio di Ramats e discesa seguendo la cresta fino alla Cappelletta Bianca e da questa nuovamente verso S. Antonio.

🏁 Punto di partenza: Sant’Antonio di Ramats mt. 997 circa

⚠️ Difficoltà:         E

Sviluppo:          11,1 Km

📈 Dislivello:          1130 Mt. circa

⏱️ Tempi:                  Giro ad anello totale 5 ore 35 min.

📅Dati escursione:      06/05/2023

🚥 Periodi consigliati:  Tutto l’anno

🔎 Valutazione:        ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Voltri, poi si svolta a destra su A26 fino ad Alessandria dove si piega a destra in direzione di Torino sulla A21 che seguiremo superando Asti proprio fino a Torino. Qui si procede poi sulla Tangenziale Sud seguendo le indicazioni per Bardonecchia. Poi si procede sulla A32 che percorre la Val Susa e si esce a Susa. Usciti dall’autostrada allo stop si svolta a sinistra seguendo ora la SS25 che entra nell’abitato quindi, percorrendo Corso Stati Uniti, si perviene ad una rotatoria, ove bisogna svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per il Monginevro. Seguendo Corso Generale Dalla Chiesa si attraversa un ponte pervenendo cosi ad una nuova rotatoria dove si svolta a destra su Via Meana, SS24. Restando sulla SS24 si esce da Susa ed in breve si prende quota effettuando alcuni tornanti per poi raggiugere Gravere ed infine Chiomonte. Al termine del paese, dopo alcuni km si giunge ad un ponte che va attraversato e, al termine di esso, bisogna piegare a destra seguendo le indicazioni per Ramats. Seguendo la SP233 dopo poco meno di un km si approda ad uno stop ove bisogna piegare a sinistra e  seguire la strada in salita (sempre con indicazione per Ramats), che ora diviene un po’ strettina. Con alcuni tornanti la strada prende quota e, dopo aver trascurato un paio di deviazioni a sinistra, si raggiunge la Borgata Sant’Antonio di Ramats dove nel piazzale Giannoni Damans antistante la chiesa o in un ampio parcheggio poco sotto, si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Dalla Borgata Sant’Antonio di Ramats mt. 997 circa si procede in piano su asfalto fino ad un lavatoio, punto in cui si svolta a sinistra in ripida salita fra le case, Via Jannon, rasentando poi anche un bar ed una vicina fontana fino a sbucare su asfalto, dove si incontra, in corrispondenza di un curvone, la palina indicante il sentiero da seguire. Si procede pertanto seguendo le indicazioni per Quattro Denti sul sent. 810a che in ripida salita fra muretti a secco si addentra in un bosco di latifoglie e, dopo aver tagliato una sterrata col bosco che diviene via via meno fitto, si perviene ai ruderi del Grange Alberet di Sotto, oltre il quale in breve si intercetta una sterrata, in 25 min. dalla partenza, punto in cui concluderemo l’anello al ritorno. Ora, trascurando la sterrata in ambo le direzioni, si procede dritti seguendo sempre i segnavia , che, su mulattiera in ripida salita, conduce al bellissimo Grange Alberet mt. 1245, borghetto ristrutturato dove ci si può rifocillare alla “Fontana Alberea“. Trascurata qui la deviazione a destra sul 808  per la Cappella Bianca, si continua dritti sul 810a dapprima su gradini e poi su mulattiera in un rado lariceto fra muretti a secco che porta a sbucare nuovamente su sterrata in corrispondenza del Grange Rigaud mt. 1459, in altri 25 min. e 50 min. totali. Si segue ora la sterrata a sinistra per poche decine di metri in quanto, come da palina, bisogna abbandonare il sent. 810a , che continua a sinistra per Amburnet e Cels, e si volge invece a destra seguendo le indicazioni per Quattro Denti e Pertus. Il sentiero prende a salire con decisione andando poi ad attraversare un modesto guado (sopra al quale si formano alcune modeste cascatelle), in altri 15 min. circa, oltre il quale, sempre all’interno del lariceto, si perviene ad un nuovo bivio al quale si trascura a sinistra il sent. 810  per Amburnet e Cels e si continua dritti seguendo ora l’810.  Il percorso gradualmente si impenna con il lariceto che diviene via via più rado offrendo un panorama sempre più ampio ed i primi scorci sui Quattro Denti. Con numerosi ripidi tornantini si rasentano i ruderi del Grange Pertuso ed in breve si perviene al Gran Pertus mt. 1977, in 1 ora 5 min. dal guado, ossia un traforo (“Trou de Thuillie”) lungo circa 500 mt. scavato da Colombano Romeàn fra il 1526 e il 1533 con mezzi rudimentali e che permette di portare l’acqua dal Rio Thullie, nel vallone opposto, alle campagne di Cels e Ramà. L’idea iniziale era quella di percorrerlo con casco e frontale ma arrivati in loco abbiamo dovuto costatare essere invaso dall’acqua per cui abbiamo desistito.Qui si trascura il sentiero 804  a sinistra per il Grange della Valle e si svolta a destra, anch’esso 804 , andando a costeggiare il canale per poi attraversarlo su passerella ed in breve fuoriuscire definitivamente dal bosco potendo ammirare i numerosi torrioni che costituiscono i Quattro Denti. Il sentiero compie un lungo traverso in moderata pendenza su pendio prativo passando alla base di alcuni torrioni scenografici fino a raggiungere il bivio per Sant’Antonio di Ramats a destra (808 ), sentiero che seguiremo al ritorno per eseguire l’anello. Procedendo dritti con un tornatini si perviene al colletto alla base della “cima” oppure in alternativa, poco dopo il bivio si stacca sulla destra una traccia (che merita di essere percorsa) fra i torrioni che comunque conduce alla base del “dente” più alto (raggiungibile con breve e semplice arrampicata di pochi metri su roccia), che costituisce la vetta della Cima Quattro Denti mt. 2108, in altri 20 min. e 2 ore 30 min. totali.

Panorama a Nord Monte Giusalet, Pointe du Lamet, a Nord-Est Pointe du Ribon, Rocciamelone, Monte Palon, a Sud-Est Monte Orsiera, Cima Ciantiplagna, a Sud Testa dell’Assietta, Roc del Boucher, a Sud-Ovest Monte Chaberton, Cima del Vallone, a Ovest Pointe Ferrand e Pointe Nible, a Nord-Ovest Dents d’Ambin.

Dopo una breve esplorazione per ammirare i svariati torrioni si torna a ritroso al bivio precedentemente trascurato andando ora a seguire il sentiero che in breve rasenta la base dei torrioni e quindi porta a percorrere la “Cresta dei Quattro Denti” sul 808 . Dopo alcuni tornantini su crinale erboso si effettua il primo tratto di cresta parzialmente boscosa che offre però alcuni scorci su paretine e torrioni, quindi, dopo essersi allontanato momentaneamente dalla cresta per aggirare dei salti, vi ritorna fra rado lariceto potendo così ancora scorgere i Quattro Denti. Superate un paio di modeste pietraie si discende fino a raggiungere una radura contraddistinta dalla presenza di un ripetitore, in 1 ora 10 min. dalla cima, oltre il quale inizia una bella faggeta. Dopo aver trascurato un primo bivio a sinistra sul 808b   per Grange Battagliera e Tiraculo ed un secondo bivio a destra per il Grange Chejero, si perviene ad un nuovo bivio, in 20 min. dal ripetitore. Qui si può valutare se effettuare una breve deviazione con percorso in piano nel bosco che conduce facilmente alla Cappella Bianca (Cappella Santa Croce) mt. 1390 (io ho fatto questa modesta deviazione che comporta circa 10 min. fra A/R), oppure, se non interessa, si può tranquillamente piegare a destra sul sent 808  con indicazione per Case Ragaud. Questo prende ora a digradare con maggiore decisione su fondo a tratti un po’ sconnesso fino ad intercettare una sterrata che va seguita a sinistra in discesa. Dopo circa 50 mt. si stacca sulla sinistra un sentierino con indicazione per Sant’Antonio Ramats, che va bene e conduce al curvone dove abbiamo iniziato il sentiero, ma essendo piuttosto diretto abbiamo preferito rimanere su sterrata, che compie un giro leggermente più ampio ma comodo. Dopo circa 400 metri si perviene ad un bivio di sterrate, dove si trascura quella di destra in moderata salita, che conduce al vicino Grange Alberet, e si svolta su quella di sinistra che con qualche svolta nel bosco conduce poi al bivio dell’andata nei pressi del Grange Alberet di sotto, punto in cui si conclude di fatto l’anello. Ora come per l’andata in 40 min. e 4 ore 50 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Diciamo che per i miei gusti le cose interessanti di questa gita si trovano solo in vetta, il percorso risulta gradevole, seppur piuttosto ripido, ma un po’ monotono. Indubbiamente molto belli i torrioni che formano i Quattro Denti come anche alcuni torrioni leggermente più a monte in cresta. Il percorso che effettua la cresta dei Quattro Denti al ritorno, seppur abbia aggiunto poco, permette di avere una visuale ravvicinata dal basso sui torrioni e dalla cresta verso le pareti, per cui mi sento di consigliare l’anello. Meteo accettabile anche se non proprio ottimale, con parecchio sole al mattino e poi graduale copertura al pomeriggio. In sostanza una gita carina, magari allungabile aggiungendoci la Cima del Vallone o la visita al Gran Pertus (se possibile), quando le escursioni a quote più elevate, come in questo periodo, diventano sconsigliate per la troppa neve molle presente.   

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