Cima Est del Monte Matto mt. 3088

Il Monte Matto è una montagna delle Alpi Marittime, una delle principali di esse, si trova sullo spartiacque tra il vallone della Meris e la valle Gesso della Valletta, e ne costituisce il punto sommitale. La vetta è costituita da una lunga cresta (circa 600 m di sviluppo) che presenta quattro rilievi principali: Cima Est ( che è la più accessibile), Cima Centrale (La più alta), Cima Bobba e Cima Verani (anche detta gendarme del Matto). Qui propongo la salita per la via normale da S.Anna di Valdieri, è comunque accessibile anche partendo da Terme di Valdieri.

🏁 Punto di partenza:  Sant’Anna di Valdieri  mt. 980 circa

⚠️ Difficoltà:           EE allenati

Sviluppo:             31,7 Km

📈 Dislivello:            2300 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 6 ore  35 min. (2 ore 25 primo giorno + 4 ore 10 min. secondo giorno, con deviazione al Lago Soprano di 15 min.) – Ritorno 4 ore 40 min. – Totale 11 ore 15 min.

📅 Data escursione:        9 e 10/07/2016

🚥 Periodi consigliati:      Da metà Giugno a Ottobre

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo. Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo. Usciti dall’abitato si procede dritti sulla SP22 che attraversa Valdieri quindi, dopo qualche chilometro, giunti ad una rotatoria si trascura la deviazione a sinistra per Entracque e si procede dritti. Dopo alcuni km si giunge all’abitato di S. Anna di Valdieri che bisogna attraversare e, al termine di esso, in un ampio spiazzo sulla sinistra, si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Da Sant’Anna di Valdieri mt. 980, nei pressi del ponte sul Rio della Meris, bisogna seguire le indicazioni per il Rifugio Livio Bianco su N4 che su strada asfaltata si addentra piuttosto ripida fra le ultime case del borgo, terminate le quali, ora su mulattiera, ci sia addentra in un bel bosco di faggi procedendo perlopiù parallelamente al sottostante rio, entrando così nel lungo Vallone della Meris. Dopo 1 ora 15 min. si esce dal bosco ed in breve si raggiunge il Gias del Prato mt. 1529, ampio pianoro prativo alle pendici del Monte Bourel. Il sentiero, sempre molto ampio, attraversa lungamente le distese prative nel centro del vallone, andando poi a rasentare le ex case reali del Chiot ora adibite a casotto del Parco Naturale delle Alpi Marittime. Dopo un’ulteriore lungo tratto al centro del vallone e con un’ultima rampa, lunga ma non eccessivamente ripida, si raggiunge la sommità della bastionata che fa da barriera al Lago Sottano della Sella, incontrando qui il bivio per il Rifugio Livio Bianco a sinistra su ponte, in 1 ora 5 min. dal Gias e 2 ore 20 min. totali. Ora, se si vuole effettuare la gita in giornata, bisogna trascurare tale deviazione a sinistra su ponte e procedere invece a destra. Io ho deciso di spezzare la gita in due giorni e pernottare non al Rifugio Livio Bianco ma bensì in tenda sulla sponda opposta del lago, e pertanto, onde raggiungerla, basta al bivio andare a destra e poi seguire una traccia che scende a costeggiare la sponda settentrionale del Lago Sottano di Sella mt. 1900, in 5 min. dal bivio. L’indomani, passando direttamente sul soprastante pendio erboso, con qualche labile traccia, si intercetta nuovamente il sentiero, ora N25, che prende a salire con decisione verso la bastionata che chiude il vallone effettuando qualche tornantino alle pendici sud della Cima Gorgia Cagna fino ad approdare su di un ripiano erboso, sede del Gias Gros mt. 2121. Una volta superato il gias, la mulattiera compie un’ampia svolta verso destra per superare una bastionata di rocce montonate quindi, con alcuni tornantini giunge al cospetto della cascata formata dal vicino Lago Soprano della Sella, dove si incontra un bivio. Si abbandona a destra il sentiero N25, che conduce al Lago Soprano e al Colle della Valletta, e si svolta invece a sinistra seguendo le indicazioni per il Colle di Valmiana, sul N17, andando così a guadare l’emissario del lago. Qui io ho deciso di fare una breve divagazione e risalire le semplici roccette montonate soprastanti che, sbucando affianco all’imbocco della cascata, permettono di ammirare il bel Lago Soprano di Sella mt. 2329, deviazione di circa 15 min. totali ma che merita di essere fatta. Ritornati sulla mulattiera la si segue a destra e procedendo per un lungo tratto puntando verso Sud-Est si tagliano le pendici della bastionata che chiude ad Est il Lago Soprano, potendo ammirare i sottostanti Lago Mediano e Sottano di Sella. Con modesta risalita si raggiunge un colletto dal quale si digrada in una valletta detritica e, raggiunto il fondo di una vasta pietraia, nei pressi di un riparo in pietra si incontra un bivio, in 45 min. dal guado e 4 ore 30 min. totali. Qui bisogna abbandonare la comoda mulattiera, che continua a destra con indicazione per il Colle di Valmiana, per procedere invece a sinistra seguendo l’indicazione su masso per il Monte Matto andando così ad attraversare una vasta pietraia. Seguendo i e gli opportuni ometti si percorre la pietraia in falsopiano (percorso malagevole) e poi con maggiore pendenza rasentando delle pareti rocciose fino al raggiungimento della sommità della pietraia, dove appare il Lago Sottano del Matto mt. 2538, adagiato alla base di una bastionata rocciosa, dopo 20 min. dal bivio e 4 ore 50 min. totali. La traccia piega decisamente verso sinistra, andando a risalire un pendio misto di erba e roccette, dal quale si può poi ammirare il sottostante piccolo Lago Mediano del Matto, e che conduce ad un ripiano superiore, dove ha sede il Lago Soprano del Matto mt. 2653, in altri 25 min. circa. Ora la traccia torna a puntare decisamente verso Sud-Est, andando a risalire un ripido pendio di detriti alternato ad alcuni ripiani dove resistono fino a stagione inoltrata alcuni nevai. Dopo altri 45 min. dal Lago Superiore e 6 ore totali, si approda su di un ulteriore ripiano dove risiedono due minuscoli laghetti. In breve le tracce conducono ad un ripiano superiore, normalmente ricoperto da vasti nevai, alla base dell’ultimo pendio detritico. Qui bisogna piegare verso sinistra e risalire il ripido pendio di massi instabili (prestare attenzione) puntando verso l’ormai evidente segnale trigonometrico posto in vetta della Cima Est del Monte Matto mt. 3088, che si raggiunge 35 min. dai piccoli laghetti e 6 ore 35 min. totali (4 ore 10 min. dal Lago Sottano di Sella).

Panorama (che io ho visto solo parzialmente fra le nebbie) a Nord Cervino e Rosa, a Est Mongioie, Saline e Marguareis, a Sud-Est Clapier, Maledia, Argentera, Nasta e Brocan, a Sud-Ovest la vicina Cima Centrale, Cima Bobba e Cima Verani, ad Ovest Rocca di Valmiana e Rocca della Paur, a Nord-Ovest gli Ecrins, Mongioia, Salza e Monviso.

Per la discesa ho optato per seguire una chiara traccia che punta inizialmente verso il Colle del Matto per poi tagliare il pendio verso destra, incontrando però un paio di saltini da percorrere con un minino d’attenzione per la presenza di infido ghiaietto, per poi ricongiungersi con la traccia d’andata nel ripiano ricoperto da nevaio, quindi come per l’andata in 4 ore 40 min. e 11 ore 15 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Meravigliosa escursione, spettacolare ma impegnativa. La prima parte del percorso, fino al Rifugio Livio Bianco, dice poco, oltre invece diventa via via più interessante in ambiente sempre più selvaggio, severo e scarsamente frequentato. Bellissimi tutti i laghi, piccoli e grandi, come anche il panorama di vetta, anche se io, purtroppo, l’ho visto solo parzialmente a causa di un po’ di nuvolaglia che è arrivata puntualmente al mio arrivo in vetta e che solo per certi momenti ha concesso qualche visuale verso l’Argentera. Gita che è possibile effettuare anche in giornata, e che in tal caso necessita di un forte allenamento, che personalmente in questo momento non ho. Anche spezzandola in due giorni rimane comunque una gita piuttosto impegnativa e adatta ad escursionisti esperti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *