Cima della Vezzana mt. 3192

La Cima della Vezzana (o più semplicemente Vezzana) è una montagna delle Dolomiti, la più alta delle Pale di San Martino. Qui descrivo la salita alla Cima Vezzana da un sentiero poco tecnico, ma abbastanza faticoso seppur accorciato usufruendo degli impianti. La cresta Est, verso la Val Strutt è percorsa invece dalla via Ferrata Gabitta d’Ignoti che, combinata con la via normale, offre la possibilità di compiere un anello del piccolo sottogruppo.

🏁 Punto di partenza: Uscita Funivia della Rosetta mt. 2633

⚠️ Difficoltà:          EE, ad inizio stagione sono necessari piccozza e ramponi.

Sviluppo:          

📈 Dislivello:          

⏱️ Tempi:              Andata 2 ora 30 min. – Ritorno 1 ora 40 min. – Totale 4 ore 10 min.

📅 Data escursione:     20/08/2009

🚥 Periodi consigliati:   Da fine Giugno a fine Settembre

🔎 Valutazione:         ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Itinerario:

Dall’uscita della funivia della Rosetta si segue l’evidente sentiero 701 in moderata discesa raggiungendo dapprima il Passo Rosetta mt. 2567 e poi con qualche saliscendi fino al Rifugio Rosetta G. Pedrotti mt. 2581, in 5 min. circa. Dopodiché, in prossimità del Rifugio, si svolta seguendo le indicazioni per il Passo Bettega e Cima Vezzana, sul sentiero 716. Questo sale inizialmente fino ad un dosso, poi ridiscende su sfasciumi seguendo le frequenti , per poi tornare a salire, aggirando Cima Corona, fino a raggiungere il Passo Bettega mt. 2667, in circa 30 min. dal Rifugio. Superato il Passo si torna a perdere quota su ghiaione mantenendosi sempre in costa sopra alla Valle delle Comelle quindi svolta decisamente a sinistra, attraversando alcuni tratti su facili roccette dove bisogna utilizzare le mani per procedere. Dopodiché si scende ancora per un breve tratto, fino a sbucare nel punto in cui inizia la Valle dei Cantoni, in circa 10 min. dal Passo Bettega. Ora la salita si fa decisamente più dura e costante, attraversando anche qualche nevaio (presenti anche in avanzata stagione). Il sentiero si mantiene sempre nel versante sinistro del vallone portandosi verso un intaglio roccioso. Una volta raggiunto si procede su facili roccette alla sinistra si detto intaglio portandosi alla sommità di questo risalto, tornando ora a camminare su ripido pendio di sfasciumi alternato a residui nevai fino ad arrivare al Passo del Travignolo mt. 2925, in circa 1 ora 45 min. dal Rifugio, dove, stando attenti a non sporgersi troppo, è ben visibile il sottostante Ghiacciaio del Travignolo. Trascurando la traccia a sinistra, che sale al Bivacco Fiamme Gialle punto di partenza per la salita al Cimon della Pala, si piega invece a destra verso la Cima della Vezzana. Si procede sul ripido pendio fra ghiaia e neve con qualche tornantino, fino all’insellatura fra la Cima della Vezzana ed Il Nuvolo, in circa 15 min. dal Passo. Ora si svolta a sinistra e si risale faticosamente su roccette, raggiungendo infine la Cima della Vezzana mt. 3192, in altri 25 min. e 2 ore 30 min. totali. L’ambiente è spettacolare e il panorama in giornate limpide è impagabile. Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 1 ora 30 min. circa. Volendo si può fare una deviazione alla cima de Il Nuvolo mt. 3075 (io l’ho fatta), raggiungibile comodamente risalendo su tracce e sfasciumi dall’insellatura, ciò comporta circa 10 min. di cammino all’escursione (5 min. a salire e 5 min. a scendere).

Galleria fotografica:

Commenti:

Spettacolare cima, la più alta del gruppo delle Pale di San Martino, accessibile a molti perché non presenta particolari difficoltà. Ovviamente bisogna prestare molta attenzione soprattutto ad inizio stagione e in caso di neve abbondante, in quanto nella Valle dei Cantoni potrebbero formarsi dei crepacci (visibili lungo il percorso alcuni cartelli che indicano appunto questo rischio). Dalla vetta della Cima della Vezzana il panorama è grandioso, infatti oltre ai vari gruppi dolomitici, si ha una meravigliosa vista sul vicino Cimon della Pala, sul sottostante Ghiacciaio del Travignolo e sull’altopiano delle Pale. All’apparenza il dislivello sembra minimo ma a causa dei frequenti sali-scendi risulta molto di più, pertanto risulta consigliabile utilizzare gli impianti. Per chi volesse invece evitarli, può seguire il sentiero 701 che parte da San Martino di Castrozza e raggiunge il Passo Rosetta in circa 2 ore 30 min. con alcuni tratti attrezzati con funi metalliche, ma il dislivello in questo caso diviene di quasi 1900 metri, decisamente tanti.

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