Alpe di Rittana e Beccas del Mezzodì mt. 1797-1931

L’Alpe di Rittana (spesso in cartografia indicata semplicemente come l’Alpe) è una montagna delle Alpi Cozie situata sullo spartiacque tra Valle Stura di Demonte e valle Grana. L’Alpe rappresenta la maggiore elevazione della breve valle di Rittana, tributaria della Stura di Demonte. Percorso molto frequentato specie in inverno da scialpinisti e ciaspolatori per la sua semplicità. Breve e semplice la deviazione alla vicina Beccas del Mezzodì, qualche centinaio di metri più alta e che permette pertanto di ammirare un panorama leggermente più ampio.

🏁 Punto di partenza:  Gorrè mt. 1090

⚠️ Difficoltà:           E

Sviluppo:            13,5 Km

📈 Dislivello:            900 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 2 ore 50 min. – Ritorno 1 ora 40 min. – Totale 4 ore 30 min.

📅 Data escursione:        12/01/2014

🚥 Periodi consigliati:      Inverno o inizio primavera

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovi’. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino alle porte di Cuneo.  Qui si svolta sulla SP21 che evita la città e lambisce Boves per giungere a Borgo San Dalmazzo. Dopo aver superato un paio di rotatorie si perviene ad un bivio dove bisogna mantenersi a destra seguendo le indicazioni per Demonte su SS20. Usciti da Borgo San Dalmazzo si procede su SS21 che percorre la Valle Stura, superando l’abitato di Beguda e raggiungendo poi Gaiola. Ad inizio paese si svolta a destra seguendo l’indicazione per Rittana. Dopo poco si svolta a sinistra trascurando la deviazione a destra per Roccasparviera. La strada si addentra ora nel vallone raggiungendo il paesino di Rittana che bisogna però superare. Dopo poco si trascura una deviazione a destra, che conduce ad alcune frazioni, e si procede sulla strada principale che raggiunge Gorrè. In corrispondenza della piazzetta ad inizio paese, o in un piccolo spiazzo al tornante precedente, si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Da Gorrè mt. 1090 bisogna seguire la strada che parte dalla piazzetta seguendo l’indicazione per Paraloup. Dopo aver superato un tornante ci si ritrova a sovrastare l’abitato pervenendo ad un primo bivio, dove bisogna seguire la strada che sale a sinistra con pannello in legno indicante “Chiot Rosa”. La strada compie ora qualche ampio tornante per poi puntare verso Nord e raggiungere, dopo 15 min. circa, il Chiot Rosa mt. 1185. Trascurata a destra la deviazione per Paraloup, si svolta ora a sinistra costeggiando le costruzioni e la piccola sorgente, andando ora a seguire il segnavia . La strada compie ora un ampio tornante, che volendo si può tagliare appena passate le costruzioni, per poi raggiungere la piccola Borgata Ghiapera, in corrispondenza della quale si incontra un bivio, in altri 5 min. dal Chiot Rosa. Bisogna procedere dritti, trascurando la deviazione a destra con indicazione per il Pilone dell’Estela, sentiero dal quale arriveremo al ritorno. Superata la borgata si continua su sterrata che, in moderata ma costante salita, punta verso Ovest raggiungendo in breve Teit Grain, per poi entrare in un rado boschetto. Giunti in corrispondenza di un boschetto di abeti ai margini della sterrata si incontra un bivio senza indicazione, dopo 20 min. dal precedente bivio, dove bisogna abbandonare la sterrata appunto e svoltare a destra approdando in una radura. Questa va attraversata tagliandola in diagonale e, una volta terminata, ci si addentra in un grazioso bosco di betulle puntando ora verso Nord-Ovest, arrivando così ad un colletto denominato La Francila mt. 1430, in altri 20 min. ed  1 ora totale. Qui bisogna trascurare la deviazione a destra, che conduce al Chiot Rosa (e che seguiremo al ritorno), quella a sinistra, che conduce al Pilone dell’Estela, e seguire invece una traccia senza indicazione che punta verso Sud-Ovest. Ci si addentra in un rado boschetto ed in breve bisogna superare un piccolo rio con annesso abbeveratoio, quindi si continua nella stessa direzione fino ad arrivare alla base dell’Alpe di Rittana, dove si intercetta la sterrata precedentemente accantonata. Pertanto bisogna compiere un tornante verso destra e risalire il pendio puntando ora verso Nord. Dopo circa 45 min. da La Francila si sbuca su crinale potendo già ammirare un meraviglioso e ampio panorama. In meno di 5 min. in piano giungiamo alla Croce di Rocca Stella mt. 1636 ed in breve ad un colletto denominato Arpiola, alla base del ripido pendio finale. Seguiamo l’indicazione per il Bivacco Rosset e, dopo altri 20 min. e 2 ore 10 min. totali, dopo aver risalito l’erto pendio si raggiunge facilmente la vetta dell’Alpe di Rittana mt. 1797.

Panorama a Nord Cervino, Weisshorn e Rosa, ad Est l’Appennino Ligure oltre la pianura, a Sud-Est le Alpi Liguri (Bisalta, Bric Costa Rossa, Saline, Marguareis e Bertrand), Frisson, Rocca dell’Abisso e Aiera, a Sud Clapier, Gelas, Cima del Lausetto, Oriol, Argentera e Matto, a Sud-Ovest Maladecia e Corborant, ad Ovest la vicina Beccas di Mezzodì, Rocca Radevil, Monte Prapian, Grum e Bram, a Nord-Ovest Tibert, Tempesta, Piovosa, Chersogno ,Pelvo e Monviso.

Oltrepassata la vetta si procede in ripida discesa raggiungendo poi il Col Rochason mt. 1753. Ora in moderata ma costante salita si raggiunge un avvallamento ed in falsopiano si approda al Colle Barmetta mt. 1818, oltre il quale si torna a salire con pendenza piuttosto marcata, rasentando un bosco di abeti a sinistra ed il baratro alla nostra destra. Dopo aver costeggiato uno sperone roccioso si raggiunge agevolmente, in 40 min. dall’Alpe e 2 ore 50 min. totali, la vetta della Beccas di Mezzodì mt. 1931. Panorama pressoché uguale a quello dell’Alpe di Rittana ma con in più la vista ad Ovest sui monti Ischiator, Salè, Savi, Rocca Tipureo e Monte di Vinadio. Ritorno in circa 20 min. all’Alpe di Rittana e da questa si ritorna in fondo al crinale. Ora, volendo, si può optare per effettuare una scorciatoia che permette di evitare il tratto dell’andata fino al colletto La Francila, piegando decisamente verso Est ed addentrandosi in un scosceso bosco di betulle che consente di raggiungere rapidamente la Francila in 30 min. dall’Alpe e 3 ore 40 min. totali. Adesso, invece di ritornare con lo stesso percorso dell’andata, è conveniente seguire il sentiero con segnavia che, attraversando un bosco di betulle, permette di raggiungere, in circa 35 min. da La Francila, il bivio trascurato all’andata nei pressi della Borgata Ghiapera. Da questa come per l’andata al Chiot Rosa e poi a Gorrè in altri 15 min. e 4 ore 30 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Ecco un’escursione semplice e gradevole, adatta quando il rischio valanghe è piuttosto marcato. Certo, data la modesta quota, l’ambiente non è proprio “alpino” ma se si ha la fortuna di incocciare una giornata tersa come questa, il panorama che offrono queste modeste vette è di primordine, che non ha niente da invidiare a quelle più elevate e blasonate. Insomma, chi vuole effettuare una facile ciaspolata senza particolari rischi oppure per una gitarella di inizio primavera, questo percorso direi che è l’ideale.

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