Punta Sea Bianca mt. 2721

La Punta Sea Bianca è una montagna delle Alpi Cozie e si trova sulla cresta spartiacque tra valle Po e val Pellice. La cresta principale sale dal Colle della Gianna in direzione nord-est, e raggiunge la vetta, da cui prosegue, piegando leggermente verso sud, in direzione della vicina punta dell’Arpetto. Il nome Sea Bianca significa cresta bianca, e deriva dall’aspetto della montagna che e’formata da rocce calcaree di colore chiaro, che risaltano notevolmente rispetto alle circostanti rocce ofiolitiche.

🏁 Punto di partenza:   Piazzale adiacente la Baita della Polenta al Pian della Regina mt. 1727

⚠️ Difficoltà:            EE

Sviluppo:             7,9 Km

📈 Dislivello:            1000 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 3 ore 20 min. – Ritorno 2 ore 10 min. – Totale 5 ore 30 min.

📅 Data escursione:       19/11/2017

🚥 Periodi consigliati:     Tutto l’anno, ma è un percorso più indicato per una ciaspolata

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona, quindi A6 fino a Fossano. Usciti dall’autostrada procedere su SS28 ,poi ad una rotonda seguire la SP428 fino a superare Genola, quindi la SP20 fino a Savigliano. Qui si seguono le indicazioni per Saluzzo e superata una rotonda si procede su SP662 fino a raggiungere il paese, al termine del quale si svolta su SP117 che a Sanfront si immette nuovamente sulla SP662. Si segue questa fino a Paesana e da questa su SP26 attraversando Ostana e Crissolo. Al termine del paese si seguono le indicazioni per il Pian del Re su strada che diventa man mano sempre più stretta e si inerpica con alcuni tornanti fino al raggiungimento della Baita della Polenta al Pian della Regina ove vi è un ampio parcheggio. Oltre tale punto la strada per il Pian del Re viene in inverno viene chiusa tramite una sbarra.

Itinerario:

Dal parcheggio al Pian della Regina mt. 1727 si procede verso alcuni larici al margine di tale parcheggio dove si intercetta una traccia che punta verso Nord, quindi seguendo i segnavia del Gta si tagliano gli innumerevoli tornanti della carrozzabile su distese prative. Giunti a 1850 mt. circa, poco prima che la carrozzabile pieghi decisamente a sinistra dopo aver attraversato un ponticello, bisogna rimontare un dosso seguendo sempre i segnavia e alcuni paletti d legno introducendoci così nel Cumbal del Rio. Mantenendosi sulla sinistra idrografica del corso d’acqua si risale un primo ripido pendio che, dopo aver superato una recinzione, spiana immettendo in breve in un piccolo ripiano che sovrasta una conca, dopo 1 ora 20 min. dalla partenza. Il sentiero ora punta dritto verso il Colle della Gianna, pertanto bisogna abbandonarlo e piegare decisamente a destra, Nord-Est, risalendo così un ripido pendio con opportune diagonali. Si approda quindi ad un ripiano superiore e da questo, mantenendo sempre la stessa direzione, ma con pendenza leggermente minore, si risale un ulteriore pendio disseminato qua e la da grossi massi. In breve si sovrasta una modesta dolina e si può scorgere sulla sinistra la depressione della cresta che costituisce il Colle della Gianna, dopo altri 55min. e 2 ore 15 min. totali. Con pendenza costante ma non eccessiva si punta ad un rilievo roccioso, raggiunto il quale si può scorgere la meta di giornata, la Sea Bianca, in altri 30 min. circa. Bisogna ora percorrere la dorsale puntando verso Nord in falsopiano andando ad aggirare sulla destra una protuberanza rocciosa sulla cresta proveniente dal Colle della Gianna, quindi si perde moderatamente quota andando a raggiungere un colletto alla base del pendio che permette di raggiungere la Sea Bianca in altri 15 min. circa. Il pendio, non eccessivamente ripido, consente di approdare sul filo di cresta e da questa comodamente risalire verso Nord fino alla cima della Sea Bianca mt. 2721, in 20 min. dal colletto e 3 ore 20 min. totali.

Panorama a Nord Grivola, Gran Paradiso, Cervino e Rosa, a Nord-Est Frioland, a Est Briccas, Punta Razil e Appennino Ligure, a Sud-Est le Alpi Liguri dal Bric Mindino a Punta Marguareis, a Sud le Alpi Marittime dalla Rocca dell’Abisso alla Testa del Malinvern, Cima di Crosa, Punta Rasciassa, Cima delle Lobbie, Viso Mozzo, Monviso, Visolotto, Punta Gastaldi, a Sud-Ovest Punta Roma, Punta Udine, Punta Venezia, Rocche Fourion, a Ovest Meidassa, Rocce Founs, Manzol, gli Ecrins e il Pic de Rochebrune, a Nord-Ovest Grande Casse e Rocciamelone.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata in 2 ore 10 min. e 5 ore 30 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Bella ciaspolata ad una vetta panoramica sullo spartiacque fra la Valle Po e la Val Pellice al cospetto dell’onnipresente Monviso. Percorso senza particolari difficoltà, che si presta pertanto all’utilizzo delle racchette da neve.

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