Monte Legnà e Monte Cavalmurone mt. 1669-1670

I monti Legnà e Cavalmurone sono due vetta erbose dell’Appennino Ligure, poste sulla dorsale nord del monte Antola che separa la val Borbera (provincia di Alessandria) dalla val Boreca (provincia di Piacenza) ed in prossimità del punto più occidentale dell’Emilia-Romagna. Sul monte Cavalmurone transitava la via del sale lombarda, che partendo da Pavia risaliva la valle Staffora, saliva al monte Bogleglio e percorreva tutto il crinale tra val Boreca e val Borbera; dopo il monte Antola, scendeva a Torriglia e quindi raggiungeva Genova. Questo percorso parte da Capanne di Carrega ma si possono raggiungere con altrettanta facilità anche da Capanne di Cosola.

🏁 Punto di partenza: Capanne di Carrega mt. 1370

⚠️ Difficoltà:          E

Sviluppo:           15,2  Km

📈 Dislivello:           820 Mt. circa

⏱️ Tempi:              Andata 1 ora 40 min. – Ritorno 1 ora 40 min. – Totale 3 ore 20 min.

📅 Data escursione:      25/05/2018

🚥 Periodi consigliati:    Autunno, Inverno e Primavera

🔎 Valutazione:         ⭐⭐

Accesso:

Da Genova seguire la SS45 che procede in direzione di Bargagli, che si supera procedendo su SS45 superando anche la galleria della Scoffera ,quindi ancora qualche km, poi si abbandona la strada principale per svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torriglia. Superate le gallerie si svolta a destra per poi attraversare il paese di Torriglia appunto. Circa duecento metri oltre le ultime case del paese si svolta a sinistra seguendo le indicazioni per il Lago del Brugneto, Donetta, Bavastri, Propata e Casa del Romano su SP 15-1. Si superano Garaventa, Bavastri, Bavastrelli e Propata. Finito quest’ultimo si svolta a sinistra su SP87 ed iniziano una serie di curve che conducono a Casa del Romano. Lo si supera di qualche centinaio di metri poi ad un bivio procedere dritti ora su SP16 ed in breve si giunge a Capanne di Carrega dove, nei pressi di un agriturismo, si può lasciare l’auto.

Itinerario:

Da Capanne di Carrega mt. 1370, all’altezza dell’agriturismo, si segue la strada sterrata indicante i segnavia , e  200 che sale moderatamente all’ interno di un rigoglioso bosco. Dopo poco si supera un cancello metallico e si prosegue sempre all’interno del bosco. Dopo circa 10 min. si incontra il bivio a destra indicato su un masso per il Monte Alfeo, da trascurare. Si procede sempre dritti su sterrata e ai segnavia già seguiti si aggiunge ora il segnavia . Qui il sentiero diviene leggermente più ripido fino ad uscire dal bosco, in altri 10 min. circa. Ora appare il crinale erboso sommitale e lo si percorre seguendo le tracce sul ripido pendio, giungendo così ,in ulteriori 10 min. e 30 min. totali, in vetta al Monte Carmo mt. 1642. Ora si ridiscende sul versante opposto su tracce che costeggiano una staccionata fino ad allacciarsi ad una sterrata, in corrispondenza del bivio per il Monte Alfeo sul 101. Si segue quindi questa sterrata (oppure pochi metri dopo a destra si stacca il sentiero , che si mantiene parallelo alla sterrata e attraversa il bosco, fatto comunque al ritorno), che al termine del pianoro che divide il Carmo dal Poggio Rondino scompare dividendosi in due sentieri: uno che procede dritto risalendo il crinale, ed il sentiero segnato con segnavia a sinistra in piano che si incontrano poi in corrispondenza del bivio (non indicato) per il Monte Poggio Rondino, in 10 min. dal Carmo. Qui si trascura la sterrata che scende all’interno del bosco sulla sinistra e si devia a destra su traccia che risale il pendio erboso e raggiunge la vetta del Monte Poggio Rondino mt. 1630, in circa 10 min. dal bivio e 50 min. totali. Fin qui è lo stesso percorso effettuato un po’ di anni fa . Ora si procede per crinale che in breve si addentra in un intricato boschetto ,dopo in certi punta la traccia si infrasca leggermente, per poi uscirne dopo poco sulla sterrata abbandonata in precedenza. In breve la sterrata ,riportante sempre , si restringe a sentiero che attraversa un bel bosco di faggi dapprima in piano e poi in ripida discesa con qualche tornantino fino a quota 1450 circa, dove spiana nuovamente e si esce in breve dal bosco ritornando a salire per crinale, in 20 min. dal Monte Poggio Rondino. Dopo un primo tratto all’aperto si ritorna all’interno di un boschetto (ma solo per un breve tratto), oltre il quale la salita diviene decisamente più ripida costeggiando una staccionata in legno fino al raggiungimento di un colletto chiamato”pendici del Monte Legnà” a mt. 1648, e da qui deviando a sinistra su traccia che costeggia un’altra staccionata in legno, il 230, si raggiunge in breve la cima del Monte Legnà mt. 1669, in 20 min. dalla base della rampa e 1 ora 30 min. totali.

Panorama a Nord Chiappo, a Nord-Est Cavalmurone e Lesima, a Est Alfeo, Bue e Maggiorasca, a Sud-Est Penna, Aiona, Zatta e Ramaceto, a Sud Poggio Rondino ,Carmo e Antola,  a Sud-Ovest Alpi Liguri, a Ovest Alpi Marittime e Cozie tra le quali spicca il Monviso, a Nord-Ovest Gran Combin, Cervino e Rosa.

Si ritorna al colletto e da questo si discende ,nuovamente su 200, per una ventina di metri circa ,ossia fino ad una selletta dove si trascura una traccia che si stacca a sinistra e procede ancora in discesa, per seguire invece l’ampio sentiero che risale il crinale erboso raggiungendo così, in 10 min. circa dal Legnà e 1 ora 40 min. totali il Monte Cavalmurone mt. 1670 (o quello che dovrebbe esserlo, visto che non vi è segnalazione alcuna…avendo il dubbio di non essere arrivato sul Cavalmurone ho proseguito fino al dosso successivo, constatando però che era circa 10 metri più basso). Per il ritorno ho effettuato pressoché lo stesso percorso, evitando però le vette per escludere ulteriori saliscendi, in circa 1 ora 40 min. e 3 ore 20 min. totali.

Galleria fotografica fioritura narcisi a Casa del Romano:

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Semplice escursione che attraversa un bel crinale a cavallo fra Liguria, Piemonte e Emilia Romagna. Gita nata prevalentemente come scusa per poter andare a vedere la meravigliosa fioritura di narcisi a Casa del Romano, che è proprio lungo la strada per giungere a Capanne di Carrega, punto di partenza dell’escursione. Nel percorso sono frequenti i saliscendi per salire e scendere appunto dalle vette, ma che al ritorno si possono almeno in parte evitare

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