Cima la Gardiola mt. 1889

La Cima Gardiola è una montagna delle Alpi Liguri, meta classica delle salite invernali nel cuneese conosciuta per la discreta facilità del percorso. Qui propongo un percorso ad anello.

🏁 Punto di partenza:  Certosa di Pesio mt. 860 circa

⚠️ Difficoltà:           E

Sviluppo:             13,8 Km

📈 Dislivello:            1050 Mt. circa

⏱️ Tempi:               Andata 3 ore 30 min. – Ritorno 2 ore 20 min. – Totale 5 ore 50 min.

📅 Data escursione:       21/01/2018

🚥 Periodi consigliati:     Tutto l’anno, ma è una vetta più indicata per una ciaspolata. Evitare d’estate

🔎 Valutazione:          ⭐⭐⭐⭐⭐

Accesso:

Da Genova con l’autostrada A10 fino a Savona, poi svoltare a destra seguendo le indicazioni per Torino sulla A6 fino a Mondovì. Usciti dall’autostrada si segue la superstrada e ad una rotonda si segue la SP564 fino a Pianfei, dove si prende a destra per Chiusa Pesio. Passata Chiusa Pesio si continua verso la Certosa, raggiunta la quale in inverno termina la strada e si può lasciare l’auto nell’ampio piazzale antistante.

Itinerario:

Dall’ingresso dell’edificio della Certosa di Pesio mt. 860 si trascura subito la deviazione a destra per i Rifugio Pian delle Gorre e Garelli e si procede dritti seguendo l’indicazione per la Cima la Gardiola andando a rasentare per un breve tratto le cinta esterne del monastero. In breve, dopo un tratto in moderata salita, si raggiunge un ponte sul Rio del Cavallo, dove si trascura la deviazione a destra che attraversa appunto il ponte con indicazione per il Percorso Naturalistico, per procedere ancora dritti. Dopo un tratto all’interno del bosco si giunge ad un bivio indicato con palina, in 10 min. circa, dove bisogna piegare a sinistra seguendo l’indicazione per la Cima Gardiola e Cascina San Michele, trascurando il sentiero che procede dritto per il Vallone del Cavallo (arriveremo da qui al ritorno). Il sentiero con segnavia procede in salita per qualche decina di metri poi, dopo una decisa svolta verso destra, spiana mantenendosi parallelo ad un corso d’acqua fino ad un ponte, che permette di attraversarlo, dopo altri 15 min. circa. Ora si procede parallelamente al rio in ripida salita all’interno di un bosco misto di conifere e faggi per circa 800 metri, quindi lo si guada tornando sulla sponda destra, in altri 20 min. dal ponte. Tornando a ritroso di qualche decina di metri si intercetta, in corrispondenza di un tornante, una carrareccia che ora va seguita in salita. Questa, dopo qualche svolta, tende a puntare decisamente verso Sud, offrendo qualche scorcio fra gli alberi verso la Cima della Fascia e le Rocche del Cross, per poi piegare a destra (Ovest) fino al raggiungimento del Gias Sottano Baus di Lula mt. 1289, in 40 min. dal guado ed 1 ora 25 min. totali, situato all’interno di un grazioso bosco di grossi faggi. Oltre il Gias riprende una carrareccia che va seguita verso sinistra e compie numerose svolte che di tanto in tanto si possono tagliare all’interno del bosco puntando più o meno sempre verso Nord-Est, raggiungendo poi un bivio, in altri 30 min. circa. Qui si abbandona la carrareccia, che procede a destra verso il Gias Soprano del Pari, per procedere dritti, ora su sentiero, seguendo l’indicazione per la Cima Gardiola. Questo sale piuttosto ripido nel bosco di faggi e larici e, seguendo sempre i segnavia , si approda su carrareccia in corrispondenza di un’altra palina, in 25 min. dal bivio. Si attraversa la carrareccia trascurandola e si continua nella stessa direzione finora effettuata, ancora all’interno del bosco che diviene via via più spoglio fino ad uscirne, intorno ai 1600 metri di quota, potendo così ammirare dei bellissimi scorci a ritroso su Bric di Costa Rossa, Bisalta e Monviso. Puntando più o meno sempre verso Est fra gli ultimi radi alberi si approda su un altra carrareccia, che si segue a destra in salita per qualche decina di metri per poi abbandonarla piegando a sinistra sul soprastante pendio, in altri 30 min. circa. Procedendo sul pendio a tratti un po’ ripido si può ammirare sulla destra la Cima Cars, che da qui appare imponente, e in seguito anche la Cima delle Saline alla sua sinistra ed il Marguareis sulla destra, poi, superato un dosso, appare anche sulla sinistra la Cima la Gardiola e, ancora più a sinistra, Cima Pigna. Con ulteriore risalita si raggiunge un ampio ripiano in cresta, dove il panorama si apre ulteriormente verso le vette della Valle Ellero. Qui si piega a sinistra e con modesta risalita si giunge facilmente in vetta alla Cima la Gardiola mt. 1889, in altri 40 min. e 3 ore 30 min. totali.

Panorama a Nord, Cervino e Rosa, a Nord-Est la pianura, a Est Appennino Ligure e Bric Mindino, a Sud-Est Mondolè, Ferlette, Seirasso, a Sud Saline, Biecai, Cars e Marguareis, a Sud-Ovest Testa Ciaudon, Cima della Fascia, Jurin, Rocca dell’Abisso, Frisson e Argentera, a Ovest Bric Costa Rossa, Brec e Aiguilles de Chambeyron, a Nord-Ovest Chersogno, Rocca la Marchisa, Rocca Gialeo, Pelvo d’Elva, Salza e Monviso.

Ritorno sullo stesso percorso dell’andata, anche se io ho fatto una leggera variante, ossia: giunti su carrareccia nel punto in cui ci si allacciava dopo il guado, sono rimasto su di essa, che per un lungo tratto si mantiene in falsopiano parallela al rio e al percorso dell’andata, ma restandovi piuttosto sopraelevato. Dopo circa 750 metri compie una decisa svolta verso sinistra iniziando così una modesta discesa che, dopo altri 250 metri, permette di raggiungere un bivio non indicato nel Vallone del Cavallo. Qui si svolta a destra ed in discesa si raggiunge in breve un successivo bivio nuovamente non segnato, dove bisogna svoltare ancora a destra su ampio sentiero che va a sbucare in corrispondenza del primo bivio incontrato ad inizio percorso (Gardiola/Vallone Cavallo) e da qui come per l’andata in 2 ore 20 min. e 5 ore 50 min. totali.

Galleria fotografica:

Grafici del percorso:

Commenti:

Piacevole ciaspolata che avevo in lista da anni. Non entusiasmante la prima parte all’interno del bosco, mentre decisamente più interessante dopo il Gias. Molto bello il panorama di vetta, specie verso i vicini monti della Valle Ellero, dal Mondolè alla vicina Cima Cars, che da qui appare imponente. Gita indubbiamente piacevole, ma indicata più che altro per ciaspolate invernali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *